Un settore che rischia seriamente il collasso a causa del coronavirus è quello del pubblico spettacolo, delle discoteche, dei locali notturni e dei grandi eventi. Secondo i dati diffusi da Confcommercio, si tratta di un mondo che coinvolge a vario titolo dai 15 ai 20 milioni di persone, che in totale crea circa 1,5 milioni di posti di lavoro, 400 mila solo nelle discoteche. Un giro di affari che va dai 5 ai 7 miliardi l’anno, di cui 1,1 dai locali notturni.
Nella puntata di ieri sera della nostra trasmissione su Errevutì, abbiamo parlato di questa difficile situazione con Giuseppe Muscinelli, tra più importanti imprenditori dell’intrattenimento notturno del centro Italia. “Essendo vietati gli assembramenti, il nostro settore è stato particolarmente colpito. Siamo stati i primi chiudere e siamo consapevoli che saremo anche gli ultimi a ripartire. Ora dovremo vedere cosa deciderà la politica, ma in ogni caso dobbiamo già entrare nell’ottica che dovremo mettere in atto nuovi stratagemmi e idee.”
Storico titolare delle discoteche Formula e Lo Scorpione, Muscinelli fornisce maggiori dettagli su come le manovre restrittive verso il suo settore di competenza vadano ad impattare sull’economia locale: “Molti ragazzi lavoravano con noi per arrotondare durante gli studi. Per determinate altre persone, come i deejay, gli addetti alle pulizie, gli stessi ospiti delle serate, gli introiti sono di fatto interrotti. Consideriamo inoltre che il nostro servizio è parte integrante nell’attrattività di un luogo: chi viene a ballare da noi, molto spesso prima ha fatto l’aperitivo o è andato a cena nelle strutture della zona. L’intero meccanismo si blocca. La nostra non sarà forse la voce più importante dell’economia locale, ma anche qua ha la sua rilevanza. Ho il timore che senza un rimedio davvero concreto come un vaccino, l’anno possa dirsi già concluso.”
In attesa che la situazioni si ristabilizzi, Muscinelli ha già individuato nella riviera romagnola il punto di riferimento sul quale impostare il proprio futuro: “Per capire bene il nostro futuro dovremo osservare attentamente quello che succederà in riviera quest’estate: lì i vari bar, locali, ristoranti ed alberghi faranno quadrato e la loro forza di contrattazione sarà certamente più forte della nostra. Tra l’altro mi permetto di dire che la romagna è molto gettonata non tanto per la bellezza del mare, quanto per i servizi di intrattenimento eccellenti che è in grado di offrire. Ciò che verrà fuori da loro dovrà costituire un importante input per il governo.”