Sono stati annunciati questo pomeriggio durante una conferenza stampa svolta a Palazzo delle Laudi i nomi dei cinque finalisti dell’edizione 2020 del Premio Nazionale Cultura – Città di Sansepolcro. A selezionarli è stato il Comitato scientifico composto dai soci onorari dell’Associazione Cultura della Pace David Sassoli, Luigina Di Liegro, Mao Valpiana e don Achille Rossi. Tra i candidati verrà scelto il successore di Cecilia Sarti Strada, premiata nel 2018 con il riconoscimento che dal 1992, quando venne assegnato a Hedi Vaccaro Frehner, è conferito ogni due anni con l’intento di “far riflettere una comunità ed una cittadinanza su tematiche quali la nonviolenza, la solidarietà, l’attenzione ai più deboli, la pace”. La selezione del vincitore avverrà nel mese di gennaio ad opera del Comitato tecnico, di cui fanno parte due rappresentanti dell’associazione, tre dei soci onorari e tre rappresentanti dell’amministrazione comunale. Come ha spiegato il presidente dell’Associazione Cultura della Pace Leonardo Magnani, a guidare la scelta dei candidati un filo conduttore che lega le modalità dell’informazione televisiva, la ricerca della verità, la legalità, l’impegno sociale e il recupero delle persone. Su questa base, il Comitato scientifico ha individuato come finalisti:
- la trasmissione televisiva Blob, che in oltre 30 anni di attività e più di 9.000 puntate “è riuscita a mettere insieme immagini e significati, significanti e messaggi attraverso ciò che fa vedere la televisione, tra finzione e realtà, raccontando in modo unico e quindi autentico la realtà e con particolare attenzione la guerra e la violenza della vita quotidiana”;
- Daria Bonfietti – sorella di Alberto Bonfietti, una delle vittime della strage di Ustica del 1980 – cofondatrice e presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime;
- Ilaria Cucchi e Pietro Schirone, ovvero la sorella di Stefano Cucchi e il carabiniere scelto che “dall’inizio della vicenda, e più volte, ha sempre testimoniato la sua certezza delle angherie sofferte” dal giovane ucciso in caserma;
- Vito Alfieri Fontana, che dopo un incontro con don Tonino Bello ha ceduto la propria azienda produttrice di armi e si è dedicato alla bonifica delle aree del mondo con cui aveva in precedenza commerciato;
- don Gino Rigoldi, parroco del carcere minorile Beccaria di Milano, da molti anni attivo nell’ambito del disagio giovanile, della tossicodipendenza e dell’aiuto ai bambini a rischio di abbandono, anche attraverso associazioni operanti in Romania.
Nelle scorse settimane erano stati invece annunciati i vincitori del parallelo Premio Nazionale Nonviolenza, assegnato a Rondine Cittadella della Pace ex aequo con Sergio Bassoli e Francesco Vignarca. Gli ultimi due sono i presidenti della Rete della Pace e della Rete italiana per il disarmo, che si uniranno ufficialmente in un’unica organizzazione proprio a Sansepolcro in occasione del conferimento del premio, che avverrà in una data ancora da individuare.
Dopo l’annuncio dei finalisti del Premio è stato presentato il tradizionale calendario dell’Associazione Cultura della Pace, dedicato quest’anno alle arti ai mestieri della città. Il calendario, che ha per titolo Un posto fisso – Sansepolcro 2021, è stato realizzato con foto di Riccardo Lorenzi in collaborazione con gli studenti del Liceo Città di Piero e dell’Istituto Professionale Buitoni. Il lavoro svolto è simboleggiato anche da una vecchia sedia che ha raccolto le firme dei ragazzi e degli artigiani del Borgo ritratti, a cui sono state aggiunte durante la conferenza stampa anche quelle del sindaco Mauro Cornioli e dell’assessore alla cultura Gabriele Marconcini. L’iniziativa si lega a due cene – date le circostanze da asporto – che saranno curate l’11 e 18 dicembre dal ristorante Il Fiorentino, il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza a famiglie bisognose.