Nuovo capitolo della vicenda legata alla realizzazione del secondo ponte sul Tevere a Sansepolcro. Come molti prevedevano, la sentenza del TAR della Toscana del mese scorso non sarà l’atto conclusivo del lungo iter burocratico per l’avvio dei lavori. A rendere note le ultime novità sono i gruppi di opposizione del Consiglio comunale attraverso un comunicato stampa unitario (il secondo consecutivo dopo quello sulle mascherine con i fondi dell’Unione dei comuni) nel quale si annuncia un nuovo ricorso in merito alla procedura di assegnazione delle opere:
“Dalla delibera di Giunta n. 70 del 16 Aprile – si spiega nella nota – apprendiamo che la società Conscoop ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza, emessa dal TAR della Toscana lo scorso 6 marzo, in cui veniva riassegnata la titolarità dell’esecuzione dei lavori a un altro raggruppamento di imprese.”
Per coloro che non fossero a conoscenza di quanto accaduto nei mesi addietro, la società che aveva vinto la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori era stata esclusa e poi riammessa alcuni mesi dopo. Nel frattempo però il Comune aveva assegnato le opere a Conscoop, che si era classificata seconda. Una situazione intricata e “determinata da una esclusione che, secondo quanto scritto in un parere dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), non aveva fondamento” come si legge nel comunicato.
Ancora una volta, i consiglieri lamentano l’assenza di un qualsivoglia confronto tra il sindaco Cornioli e i gruppi di minoranza in merito a questioni prioritarie per la città: “Nonostante i tanti colloqui via Skype sulle tematiche amministrative più urgenti, chiaramente con priorità alla gestione dell’emergenza sanitaria, abbiamo appreso questa notizia solo accedendo all’Albo Pretorio. Non una sola parola su questa vicenda da parte del Sindaco, forse troppo impegnato sul set di tanti video “emozionali”. In una settimana, non ha mai trovato il tempo di informare le opposizioni di un argomento così importante che riguarda l’opera pubblica dal maggior costo e impatto nella storia di Sansepolcro. Per questo abbiamo presentato in maniera congiunta un’interrogazione per chiedere tutti i chiarimenti necessari.”
L’amministrazione, nei giorni scorsi, aveva parlato di un controricorso quasi certamente in arrivo. Intervistato dal collega Antonello Antonelli durante il programma radiofonico di TeverePost, l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Marzi aveva rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito alla vicenda del nuovo ponte: “Nelle scorse settimane c’è stata una sentenza cristallina che ha riconosciuto il giusto lavoro portato avanti dal nostro Comune. Molto probabile che la vicenda non finirà qui: la ditta quasi sicuramente presenterà il controricorso. Purtroppo c’è tutto un sistema burocratico fatto di cavilli ed esagerata tutela dei tecnicismi che permette a questi processi, tra ricorsi e controricorsi, di andare avanti per molto tempo. Ricordo che al nostro insediamento di tutto questo oneroso progetto c’era solo il finanziamento e stop. Tutta la parte tecnica era da mettere in piedi e ce ne siamo fatti carico noi. Ad ogni modo se tutto andrà bene e se il paese riprenderà il via, verso luglio/agosto contiamo di poter posare la prima pietra.”
Nella mattinata di oggi è arrivato anche un comunicato dello stesso assessore Marzi dove vengono forniti ulteriori chiarimenti in merito alla vicenda: “Le opposizioni non facciano disinformazione: la commissione di gara sta lavorando per affidare i lavori. Ormai è noto che con sentenza del TAR Toscana, Sezione Prima, n. 00288/2020 pubblicata il 06/03/2020 è stato respinto il ricorso proposto dal Consorzio Conscoop. Sono stati quindi ritenuti legittimi gli atti adottati dal Comune di Sansepolcro e dalla Centrale Unica di Committenza. Andiamo quindi avanti sulla base della Sentenza del TAR”.
Nella nota si legge anche che il 30 aprile si riunirà la Commissione di gara per esaminare la documentazione presentata a seguito delle richiesta di Soccorso Istruttorio al Consorzio Castaldo per riformulare la graduatoria e provvedere all’aggiudicazione provvisoria. Subito dopo sarà effettuata la nuova aggiudicazione definitiva e a quel punto dovranno decorrere i 35 giorni previsti dalla legge e necessari per la firma del contratto di appalto. “La Commissione di Gara ha lavorato anche in questi giorni di emergenza e si procede verso l’aggiudicazione dei lavori, nonostante la burocrazia e nonostante il pressappochismo delle opposizioni” aggiunge l’assessore.
Ore 18:30 – L’assessore Marzi ha fornito ulteriori precisazioni con una risposta video pubblicata su Facebook che alleghiamo qui sotto: