a cura di Meri Torelli
La ricetta di questa settimana è un classico della cucina Italiana, il polpo con le patate. Da nord a sud, dalla Liguria alla Sicilia, nei paesi che si affacciano sul nostro splendido mare troviamo tantissime versioni di questo piatto. Quello che vi proponiamo questa settimana ce lo presenta la nostra amica e socia Cristiana Chinali, che ringraziamo per la collaborazione.
Ingredienti
Ricetta per 4 persone:
- due polpi abbastanza grossi
- 1 kg di patate
- mezzo limone
- 250 g di olio evo o girasole
- 2 pomodori cuore di bue
- 6 pomodori ciliegini
- semi di papavero
- farina
Preparazione
Mettere abbondante acqua in una pentola e accendere il fuoco. Mentre l’acqua bolle, pulire i polpi togliendo i becchi e svuotando la testa. Appena l’acqua arriva ad ebollizione, prendere ciascun polpo per la testa e bagnare nell’acqua solo i tentacoli (che si arricceranno). Ripetere per tre volte e poi immergere l’intero polpo. Lasciare cuocere per 20/25 minuti, spegnere il gas e lasciare freddare nella pentola (ci impiegherà qualche ora).
Pulire dalla buccia, lavare e tagliare le patate con la mandolina a rotelle sottili, mettendole nell’acqua fredda per togliere quanto più amido possibile. Asciugarle bene con un foglio di carta. Oliare la teglia e disporre le patate con i ciliegini tagliati a metà. Salare quanto necessario. Se piace, aggiungere qualche oliva taggiasca sott’olio. Far cuocere in forno per 35 minuti a 180°.
Quando le patate sono a metà cottura, scolare il polpo mettendolo dentro un colapasta per farlo asciugare bene. Tagliarlo a pezzi e friggerlo dopo averlo passato nella farina. Mettere l’olio e il limone nel contenitore del braccio ad immersione e iniziare a montare finché non diventa cremoso e chiaro. Si fa anche con la classica forchetta, come se si sbattessero le uova.
Preparare i piatti mettendo al centro qualche fetta del pomodoro cuore di bue con un po’ di sale e olio. Il pomodoro fa da base di appoggio al polpo fritto; aggiungere un po’ di salsa di limone. Mettere intorno le patate arrostite e decorare con i semi di papavero.
Buon appetito!
AIS Delegazione di Arezzo – Gruppo operativo Valtiberina Toscana consigliano:
a cura di Antonella Greco
Certe volte la tradizione cede lo spazio all’innovazione, perché è anche giusto che il mondo vada avanti e si arricchisca di nuove esperienze. E la ricetta di oggi, lontana da essere fortemente innovativa, introduce una materia prima che non è propriamente della tradizione aretina e valtiberina: il polpo.
Per accompagnare questo piatto dove possiamo riconoscere la tendenza dolce della patata e del polpo, una tendenza acida del pomodoro e del limone oltre alla grassezza della frittura, consigliamo un metodo classico (bollicina), che viene prodotto nell’Oltrepò Pavese (da cui prende anche il nome). Oltrepò pavese, insieme a Trento doc e Franciacorta, identificano il “metodo classico” italiano per eccellenza.
Nella zona del Pavese infatti il Pinot Nero, che proviene dalla lontana Borgogna, trova da molti secoli un habitat quasi naturale, pur essendo un vitigno molto difficile da coltivare. Il Metodo classico viene prodotto con una base di Pinot nero almeno al 70%, con lo Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot grigio che non devono superare il 30%.
Fa un affinamento sui lieviti di almeno 15 mesi e il risultato è un vino molto elegante e raffinato.
“Nunc est bibendum!”