Il consiglio comunale di Pieve Santo Stefano che si è riunito venerdì sera ha dato il via libera alla partecipazione a due importanti bandi che stanziano risorse milionarie. L’assessore Luca Gradi ne ha parlato al nostro giornale sottolineando in primo luogo la soddisfazione per il voto unanime dell’assise consiliare.
Uno dei due bandi è quello che destina 2 milioni e 80mila euro di fondi del pnrr alla rigenerazione dei borghi, puntando, come evidenzia Gradi “al rilancio di attività ed esperienze già presenti nel territorio anche nell’ottica di creare posti di lavoro”. Pieve Santo Stefano partecipa insieme a Badia Tedalda con un progetto chiamato La repubblica delle foreste – I custodi dell’Alpe della Luna, che “utilizzerà l’esperienza e la volontà di tante associazioni locali che faranno squadra tra loro”. Un progetto, puntualizza ancora Gradi, che “è stato redatto con la collaborazione e la supervisione di CasermArcheologica, dove ci sono persone veramente splendide”.
Tra le tante linee di intervento, Gradi ricorda nell’ambito sportivo-naturalistico la realizzazione di uno spazio destinato a scuola di mountain bike, un servizio di noleggio di biciclette elettriche e non, la segnalazione di percorsi ciclopedonali e di enduro, la realizzazione di aree fitness all’aperto; ancora, progetti culturali con un ampliamento dell’offerta museale e dell’archivio diaristico; la collaborazione con la pro loco per l’apertura di un ufficio locale di informazioni turistiche e per la registrazione del marchio del tortello di Pieve, prodotto che vedrebbe inoltre l’arrivo di risorse per la sua produzione e commercializzazione: “Si parte anche da queste tradizioni per rilanciare il territorio”, commenta l’assessore, che pone poi l’attenzione su una app che oltre a riportare sentieristica e proposte culturali conterrebbe una cartina dedicata agli smart workers: “Saranno indicate tutte le abitazioni sfitte, con la loro capacità di essere in rete in base alla copertura delle frazioni”, spiega Gradi. “Questo ad uso di chi, anche grazie alla diffusione dello smart working, vuole cambiare la propria prospettiva di vita e venire a stare qui, scoprendo un territorio dove ancora dal punto di vista economico si può vivere con poco, a differenza delle città”.
L’altro bando, promosso dal Ministero dell’Interno, punta invece a valorizzare le aree svantaggiate ed è rivolto a comuni di meno di 15.000 abitanti, che devono tuttavia partecipare insieme ad altri comuni in modo che insieme superino la stessa cifra di popolazione. “In Valtiberina senza Sansepolcro non raggiungiamo i 15.000 abitanti – spiega Gradi – quindi con Caprese, Badia e Sestino ci siamo uniti a comuni romagnoli e marchigiani per partecipare a un bando che stanzia in totale oltre 5 milioni di euro da dividere in parti uguali per progetti di riqualificazione del territorio. Ci sarà chi sistemerà strade dissestate, chi realizzerà impianti di illuminazione o aree camper. Noi a Pieve Santo Stefano intendiamo puntare sulla risistemazione del corso nella parte nord del paese, che richiede un grosso investimento”. Pieve Santo Stefano, con i suoi 3.000 abitanti, è il più grande tra i comuni di questa cordata interregionale ed è pertanto il capofila del progetto: “Ci siamo presi l’onere di riunire tutti i progetti dei comuni partecipanti, che hanno come trait d’union la montagna, la foresta e anche il tartufo, che è stato individuato come segnale unificante”.
“Stiamo lavorando ad entrambi i bandi con il cuore, con grande impegno e con grande qualità – ha commentato infine Gradi – quindi se ci diranno di no saremo dispiaciuti. Ma ho la presunzione di credere che se chi dovrà valutarli li leggerà per intero sarà difficile dirci di no”.