Come è noto, il 31 dicembre è cessata dopo 13 anni la concessione del marchio Buitoni da Nestlé a Newlat, mentre restano per ora senza esito le ipotesi di un eventuale acquisto dello stesso marchio da parte dell’azienda di Angelo Mastrolia.
L’argomento è stato trattato ieri in un articolo del Sole 24 Ore a firma Silvia Marzialetti, che ricorda come fin dal 2019, con l’approdo in Borsa, Newlat si era detta pronta a rinunciare al brand, che ad oggi ha determinato il 16% del fatturato totale: “Nella documentazione per la quotazione – si legge nel quotidiano finanziario – il gruppo dichiarava nero su bianco di non voler rinnovare il contratto con il colosso svizzero”.
Nel fare il punto della situazione, Il Sole 24 Ore ricorda che la scelta di abbandonare il marchio Buitoni è connessa alla volontà di puntare su linee di proprietà con un posizionamento più alto, come Delverde, ma anche al costo delle royalties pagate a Nestlé, pari a circa 1,7 milioni di euro all’anno. Risparmiando quella cifra, secondo la ricostruzione del giornale Mastrolia avrebbe stimato un impatto neutro sulla reddività aziendale anche prendendo in considerazione l’eventuale scenario peggiore (perdite dell’80% nella pasta e del 20% nel forno).
La cessazione della concessione si riferisce al mercato europeo, mentre per quello extra-Ue il contratto era già scaduto un anno fa. Resta una temporanea eccezione per la Germania, dove si continuerà ad esportare pasta affiancando nella confezione il marchio Buitoni a quello Delverde.
Lo stabilimento di Sansepolcro, erede del pastificio fondato nel centro storico nel 1827, era stato ceduto da Nestlé a Newlat (allora Tmt) nel 2008. Attualmente lavora sia in conto terzi che con marchi di proprietà Newlat. Oltre alla pasta Delverde vi si producono altri marchi di proprietà come Corticella e Pezzullo, nonché i prodotti da forno firmati Granfetta e Crostino. Questi ultimi due brand, così come Delverde, sono affiancati nelle confezioni dal nuovo marchio “Sansepolcro Toscana”.
Intanto in una nota odierna Nestlé Italiana ha ritenuto opportuno precisare che il marchio Buitoni non scompare ma (a parte la citata soluzione temporanea per il mercato tedesco) continuerà ad essere presente in pizze surgelate, paste fresche, salse ed altri prodotti realizzati in stabilimenti diversi da quello di Sansepolcro. La multinazionale ha ribadito inoltre l’impegno a non cedere il marchio a terzi per 18 mesi.