Il campionato FIA dedicato alle energie alternative (ENEC-ERRC) va in archivio dopo lo svolgimento di tre sole gare contro le nove inizialmente messe a calendario. A chiudere la stagione l’Eco Rallye de la Comunitat Valenciana, che si è disputato da venerdì a domenica facendo base nella città spagnola di Castellón de la Plana. Il titolo era già assegnato al duo polacco-francese formato da Artur Prusak e Thierry Benchetrit, al terzo iride dopo quelli conquistati nel 2016 e nel 2017. Per Guido Guerrini e Francesca Olivoni, assenti nella seconda gara in Portogallo per la positività al Covid del pilota, l’appuntamento spagnolo significava però giocarsi un posto sul podio. E la missione è stata centrata in pieno: disputando una gara che si è rivelata assolutamente perfetta, la coppia valtiberina ha vinto la classifica di regolarità e ha ottenuto il terzo posto finale nella combinata tra regolarità e minori consumi. Questo ha permesso a Guerrini e Olivoni di sopravanzare il duo islandese Pálsdóttir-Pálsdóttir al secondo posto della classifica mondiale e di allungare su coloro che seguivano, in particolare i forti baschi Txema Foronda e Pilar Rodas, finiti sesti.
Testa a testa fra team di altissimo livello
Proprio Foronda e Rodas erano primi dopo la manche iniziale di venerdì (una lunghissima speciale di 72 km con 53 controlli segreti!) davanti a Prusak-Benchetrit e Guerrini-Olivoni. Tutti e tre gli equipaggi avevano disputato una prova impeccabile facendo registrare una media di penalità sui controlli segreti di soli 3 decimi di secondo e distanziando tutti gli altri. Nella seconda giornata, la più lunga, i baschi hanno perso terreno, mentre Prusak e Guerrini hanno proseguito il testa a testa sugli stessi straordinari ritmi. Alla fine, il polacco era avanti di soli due decimi quando restava un’unica speciale, quella della domenica mattina, sul circuito di kart di Benicásim. Prova breve e con poco margine di recupero, ma il percorso netto fatto registrare dagli italiani ha permesso loro di conquistare la vetta. Alla fine, dopo 173 controlli segreti, Guerrini e Olivoni hanno battuto Prusak e Benchetrit per soli 3 decimi di secondo. Sommando tutte le penalità dei tre giorni entrambi gli equipaggi sono rimasti sotto i 60”. Questo testimonia una gara davvero perfetta da parte di due team di livello altissimo e anche l’ottimo lavoro svolto dall’organizzazione: perché i concorrenti possano realizzare questi risultati è infatti necessario che anche tutte le misurazioni effettuate da chi redige il road book e fissa i controlli segreti siano precisissime.
Qualche nota solo parzialmente dolente
Se la gara si fosse svolta con il regolamento in vigore fino all’anno scorso tutto sarebbe finito qui, ma da quest’anno lo scenario è diverso. Il regolamento FIA 2020 ha infatti reintrodotto la combinata che unisce il risultato sportivo, cioè la classifica di regolarità, con la graduatoria dei minori consumi, calcolati rapportando il consumo effettivo in gara al dato di consumo teorico indicato dal costruttore di ciascun veicolo (WLTP). Questo elemento, che spesso porta a stravolgere il risultato sportivo, è stato ed è tuttora oggetto di feroci critiche sia per la scarsa oggettività del dato, sia perché spinge i concorrenti a percorrere le tappe di trasferimento a velocità risibili per risparmiare energia. Alla fine la vittoria è andata agli spagnoli Óscar García Blánquez e Sergio Marco Lucas, terzi in regolarità e quarti nei consumi, davanti a Prusak-Benchetrit (secondi e quinti) e a Guerrini-Olivoni (primi e ottavi). A penalizzare i due toscani anche l’impossibilità, per problemi legati alle restrizioni Covid, di portare in Spagna l’auto con cui avrebbero dovuto gareggiare, la nuovissima Volkswagen ID.3, e la necessità di far ricorso ad un veicolo messo a disposizione dall’organizzazione. Come detto il terzo posto in Spagna vale comunque il titolo di vicecampioni mondiali per Guido Guerrini (già quattro volte secondo tra i piloti dal 2011 al 2014) e per Francesca Olivoni che, fresca del titolo italiano conquistato a ottobre, bissa la piazza d’onore già centrata nel mondiale 2013.