È stato presentato stamani presso la piazzetta della Fonte il “Patto civico per Anghiari”, lista che appoggia la candidatura a sindaco di Danilo Bianchi. “Un progetto – ha spiegato l’ex sindaco – al di fuori e al di là dei partiti, che mette insieme donne e uomini che hanno idee, competenza e passione per cercare di rilanciare Anghiari, riportarlo ai livelli di qualche anno fa e migliorare ancora. Siamo un gruppo di persone – ha detto – che dà vita a un’operazione politico-amministrativa in costruzione, aperta a tutti quelli che vogliono dare una mano, senza steccati politici”.
Bianchi: “Voltare pagina rispetto ai partiti”
Danilo Bianchi ha voluto evidenziare la differenza rispetto alla lista messa in campo dal centrosinistra: “A livello locale i partiti sono scatole vuote e presentarsi come coalizione di partiti significa prendere ordini da Arezzo e dai notabili di Firenze. Bisogna voltare pagina – ha aggiunto – dare risposte sui servizi, su come si mantengono le strade, le scuole, i cimiteri”. Risposte che, secondo il candidato del Patto civico, non è stata in grado di dare l’amministrazione in carica: “Usciamo da anni difficili in cui abbiamo visto poco o nulla. Non ho ricordo di opere pubbliche o progetti qualificanti, vedo una macchina comunale distrutta che ha perso 10-15 dipendenti e che va ricostruita”.
“Buco di bilancio una novella che non esiste”
Sempre riferito alla giunta Polcri, Danilo Bianchi, oltre a sottolineare che “un aumento della tariffa dei rifiuti viene spacciata per una diminuzione”, ha detto che “questa novella del buco di bilancio trovato deve finire, è una stupidaggine che non esiste e che serve solo a coprire l’incapacità di chi amministra”. E ancora: “Vantarsi di chiudere con un milione e 200mila euro di avanzo di amministrazione è un peccato mortale, vuol dire che non sai spendere i soldi dei cittadini e non sai dare i servizi”.
“Mettere in campo idee e progettualità per i prossimi 15-20 anni”
L’ex sindaco è passato poi ad illustrare gli obiettivi: “Vogliamo costruire insieme il programma volando alto, mettendo in campo idee e progettualità per il prossimi 15-20 anni, perché i soldi che arriveranno a seguito della pandemia saranno tanti e con quelli bisognerà costruire il futuro di Anghiari e della Valtiberina”. Tra i temi toccati da Bianchi l’idea di “uno sviluppo sostenibile e articolato, in cui accanto al turismo e alla cultura siano importanti la piccola e media impresa, il commercio, l’artigianato e l’agricoltura”. A proposito di quest’ultima, “senza penalizzare nessuno faremo il regolamento dei fitofarmaci – ha detto il candidato del Patto civico – perché la salute delle persone e degli operatori del settore è prioritaria”. Spazio poi al tema dei rifiuti: “I cassonetti sono stracolmi e nel 2021 è inaccettabile. Dieci anni fa avevamo rimesso a posto il centro di raccolta che è stato abbandonato, e bisogna pensare a un porta a porta non spinto ma che risolva il problema”. Inoltre “non ci si può lamentare se ci sono aumenti del 16%: il sindaco è andato alle assemblee dell’Ato? Ha votato contro? – si è chiesto Bianchi – Noi ci andremo come abbiamo sempre fatto”. Dai rifiuti al servizio idrico: “L’acqua pubblica è un tema completamente dimenticato in questi anni, ora si parla di una teorica ripubblicizzazione, ma vogliono fare una nuova spa di diritto privato: non ci vogliono più cittadini ma consumatori”.
Danilo Bianchi ha parlato ancora dell’Istituto d’arte: “È chiaro che c’è un problema di iscrizioni, ma si devono mettere in campo progettualità, ci sono competenze e ci sono associazioni pubbliche e private, possiamo tornare a portare grandi corsi di formazione professionale”. L’intervento ha toccato anche la questione del “borgo digitale: bisogna sviluppare le competenze digitali e per questo ci vogliono le infrastrutture”, ha detto Bianchi, che in conclusione ha aggiunto che “faremo di tutto per essere vicini a chi produce, a chi crea lavoro nel territorio. Tanta gente ha sofferto e metteremo in campo risorse per aiutare la ripresa economica”.
Dini: “Scelte coraggiose per dare servizi ai cittadini e attirare i turisti”
L’argomento è stato poi ripreso da Sandro Dini, che insieme a Cinzia Talozzi sedeva a fianco di Bianchi ed è intervenuto dopo di lui: “Dobbiamo sostenere tutte le attività produttive che hanno bisogno, perché se svuotiamo Anghiari delle sue attività il paese muore – ha detto – Le persone vanno sempre più a lavorare fuori, abbiamo visto paesi vicino a noi crescere a dismisura e paesi, come Anghiari, che hanno visto una diminuzione della popolazione e delle attività. Questa è una spirale che diventa irreversibile se non riusciamo immediatamente a bloccarla”.
Per Dini “bisogna mettere in campo idee nuove per ravvivare il centro risolvendo problemi storici come quelli del parcheggio. Vanno messe in campo progettualità per cui nessuno ha avuto la capacità di reperire fondi, facendo scelte coraggiose che valorizzino il paese senza distruggerne le caratteristiche uniche. Abbiamo un borgo che non è equiparabile a nessun altro nella zona – ha aggiunto – servono azioni per farlo conoscere e renderlo appetibile ai turisti, e al tempo stesso dare servizi ai cittadini. Bisogna creare una sinergia che dia una svolta, fare progetti organici da portare avanti con un lavoro di squadra”.
Talozzi: “Bianchi sa come affrontare i problemi e parlare con i cittadini”
I vari temi affrontati erano stati anticipati anche da un altro ex sindaco di Anghiari, Franco Talozzi, che aveva aperto l’appuntamento di stamani sottolineando tra l’altro la “crisi totale dei partiti, che sono indispensabili e dovrebbero essere al centro, ma così non è, e ad Anghiari sono riapparsi all’ultimo momento per presentare liste. È inutile attardarsi su ideologie che oggi non ci sono più – aveva detto inoltre – e non è una cosa bella, perché idee ben fondate sono necessarie. Ma i tempi che viviamo sono questi”, e allora quella del Patto civico “è una proposta validissima per Anghiari”, che dopo aver “perso molto negli ultimi dieci anni, in cui si è campato nel quotidiano”, potrà “contare su una figura, quella di Danilo Bianchi, che ha grande esperienza, conosce la strada della Regione e sa come fare una lotta, come affrontare i problemi e come parlare con i cittadini”.
Bianchi: “Dimissioni del 2011? Battaglia politica per un progetto di vallata”
Nella parte finale dell’incontro, nella fase delle domande dei giornalisti, Bianchi ha avuto modo di tornare sulla questione delle dimissioni del 2011 per candidarsi a sindaco di Sansepolcro: “Gli anghiaresi sono molto campanilisti ma anche molto intelligenti – ha detto – e sanno comprendere che dieci anni fa ci siamo dimessi qualche mese prima per un progetto di vallata. Se la Valtiberina non fa squadra non conta nulla. Ho fatto una battaglia politica, cercando di cogliere un’occasione nell’interesse della comunità, e non me ne faccio una colpa. Chi usa questi argomenti – ha concluso – dimostra di avere poche cose da poterci criticare”.