Pallavolo, domani al via la Coppa. Celli: “Fase di ricambio generazionale”

Il presidente della New Volley Borgo Sansepolcro parla a TeverePost della nuova stagione, dei protocolli Covid e di un movimento sportivo in difficoltà da prima dell'emergenza

Alessandro Celli, presidente della New Volley Borgo Sansepolcro

Comincia domani la stagione delle due compagini maschili della New Volley Borgo Sansepolcro: sia la prima squadra di mister Andrea Bocciolesi, iscritta al campionato di Serie C, sia la Serie D di Juri Benedetti faranno il loro esordio nella Coppa Umbria intitolata alla memoria di Domenico Guiducci. Alla competizione partecipano le 15 squadre iscritte ai campionati umbri di Serie C (8 squadre) e di Serie D (7 squadre). Esiste quindi anche la possibilità che nel prosieguo della manifestazione le due formazioni biturgensi possano incontrarsi. La formula prevede cinque gironi da tre squadre che si incontreranno in gare di sola andata. Tutte accederanno agli ottavi di finale, dove si incroceranno in base ai piazzamenti ottenuti nei gironi, con quella che avrà ottenuto il punteggio migliore che passerà direttamente ai quarti. Anche questa fase sarà a gara singola, prima della Final Four del 27 e 28 febbraio.

La fase a gironi e gli ottavi di finale si svolgeranno prima dell’inizio dei campionati, che salvo imprevisti dovrebbero prendere il via il 14 novembre. La Serie C sarà divisa in due gironi da 4 squadre (la New Volley è con Iacact Perugia, Sir Safety Mericat e Strike Team Monteluce) che si incontreranno in gare di andata e ritorno per poi iniziare una seconda fase con tutte le squadre in un girone unico e infine i play-off. Formula analoga, ma con una squadra in meno, per la Serie D.

Tornando alla Coppa Guiducci, la prima giornata in programma domani vedrà la New Volley di Serie C di scena a Gubbio alle 21.15, mentre la squadra biturgense di Serie D giocherà alle 18 a Spoleto contro la Sir Safety Monini, che milita nella categoria superiore. Al Palasport di Sansepolcro si giocherà invece la seconda giornata, sabato 17 ottobre: la squadra di Bocciolesi ospiterà alle 21.15 i perugini della Sir Safety Mericat di Serie D, subito dopo che i ragazzi di Benedetti avranno giocato con il Monteluce, di Serie C. Non ci sarà però la possibilità di seguire le partite dal vivo a causa dei protocolli Covid, di cui abbiamo parlato con Alessandro Celli nel corso dell’intervista che pubblichiamo a seguire. Con il presidente della New Volley abbiamo affrontato diversi temi, a cominciare dallo stato di salute del movimento pallavolistico. Un indicatore preoccupante è il numero di squadre iscritte ai campionati regionali umbri, come detto solo 8 in Serie C e 7 in Serie D.

Cosa ci dicono questi numeri?

Mostrano un problema evidente, e cioè che ogni anno in Umbria diminuiscono le squadre. Cinque anni fa in Serie C ce n’erano 13, poi 12, poi sempre meno e quest’anno 8. Lo stesso si verifica nei campionati inferiori, come la D maschile o i vari settori giovanili. Il settore maschile è in calo in Umbria come del resto in tutte le altre regioni.

Si può parlare di un movimento pallavolistico complessivamente in crisi?

Se senti parlare la Federazione a Roma ti dice che i numeri sono in aumento, ma almeno a livello di settori giovanili maschili quest’aumento non c’è, anzi, c’è una diminuzione di tesserati in tutta Italia. Fortunatamente abbiamo delle società che si possono permettere di avere più squadre. In Umbria è la Sir che la fa da padrone, perché riesce ad avere un consistente settore giovanile e a fare più campionati. A differenza nostra, che fatichiamo sempre a trovare giovani per poter fare i campionati.

Come mai?

Ci sono vari motivi, per esempio oggi non è facile tenere i ragazzi in palestra. Ci sono tante altre cose che li interessano, a cominciare dai telefonini. Poi c’è anche una concorrenza molto maggiore rispetto al passato, ci sono molte più società di varie discipline che operano nel territorio.

Un punto di forza può essere la collaborazione con altre società pallavolistiche della zona.

La collaborazione con le società limitrofe è molto importante. È già il secondo anno che collaboriamo con Città di Castello, con il presidente Cancellieri e il direttore sportivo Cardellini abbiamo trovato una buona sintonia. L’anno scorso avevamo mandato a fare la Serie B a Castello lo schiacciatore Patrik Valenti, quest’anno anche il palleggiatore Nicola Mattei. Come contropartita sono arrivati sei ragazzi, due già dalla stagione passata e quattro nuovi. Negli ultimi anni abbiamo collaborato anche con la Pallavolo San Giustino: da due anni per esempio, per problemi di spazi che non abbiamo per poter fare attività, abbiamo di fatto appoggiato su di loro dei ragazzi che l’anno scorso hanno fatto under 14 e under 16. Si tratta di un gruppetto di 10-12 ragazzi di circa 15 anni che anche quest’anno sono rimasti a San Giustino per fare l’under 15.

Qui a Sansepolcro invece a livello giovanile quali squadre ci sono?

Nel maschile abbiamo soltanto la Serie C e la Serie D, mentre nel femminile abbiamo S3, cioè il vecchio minivolley, under 12, under 13, due under 15, due under 17, under 19 e Prima divisione. A livello femminile insomma c’è tutto il possibile.

Quest’anno bisogna fare i conti anche con il Covid. Come sta incidendo sulla vostra attività?

Sta creando una marea di problemi a livello organizzativo, negli spogliatoi, nelle palestre, nel ricevere gli atleti. Noi cerchiamo di rispettare le regole che vengono imposte dalla Federazione, però in confronto alla Serie A siamo proprio terra terra, in Serie A di fatto tutto è permesso, si fanno subito i tamponi, e soprattutto hanno un numero di giocatori che permette di poterne tenere eventualmente fermi uno o due. Al nostro livello, regionale o provinciale, le cose sono molto differenti.

Per esempio, quali sono le pratiche che dovete seguire?

Per esempio vanno igienizzate le palestre e gli spogliatoi. Per farlo alcuni hanno acquistato degli ionizzatori, oppure è sufficiente tenere pulita la seduta, di fatto c’è la possibilità di fare un intervento a ogni cambio di gruppo: 15 minuti per poter igienizzare le parti che sono state toccate, quindi le porte, i bagni, gli spogliatoi. Tutto questo ci crea un po’ di apprensione, anche perché sappiamo benissimo che all’interno di uno spogliatoio puoi prendere tutte le precauzioni possibili ma è molto difficile che ci possa davvero essere il distanziamento di un metro.

E per le gare?

L’ultimo comunicato da parte della Federazione umbra parla di porte chiuse. C’è un limite di 80 addetti che possono accedere all’impianto in occasione della partita, comprese le due squadre, allenatori, dirigenti, Covid manager. Fino a pochi giorni fa era previsto l’accesso di 200 persone oltre alle squadre, ora invece siamo passati a 80 comprese le squadre. Molto complesso è poi il protocollo per ricevere la squadra avversaria: tutti devono firmare il giorno stesso della partita un’autocertificazione da consegnare all’arbitro insieme alla consueta lista dei giocatori, poi ci deve essere un’altra lista con i dati di giocatori, allenatori, dirigenti con tutti i numeri di telefono. Quella viene consegnata alla squadra che ospita, con un’ulteriore certificazione sottoscritta stavolta dal presidente della formazione in trasferta, che garantisce che la squadra è in regola con il Covid.

Se un giocatore risulta positivo?

Vanno tutti in quarantena, finché non sappiamo l’esito dei tamponi. Questo è un grosso problema.

In mezzo a tutte queste difficoltà, quali sono le ambizioni della New Volley per questa stagione?

La nostra ambizione è riuscire a ritemprare una squadra, perché dopo un certo numero di anni ci dev’essere per forza un cambio generazionale. La Serie C del Sansepolcro alla fine esiste da 20 anni, tra Pallavolo Sansepolcro e New Volley, che come ricordiamo è nata sulle ceneri della Pallavolo Selci. Noi siamo già al secondo anno in cui cerchiamo di fare questo necessario ricambio, creando giocatori giovani da poter inserire piano piano in prima squadra e fargli fare esperienza per essere magari titolari fra qualche anno.

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