Dopo una lunga chiusura forzata, da ieri mattina anche le palestre hanno potuto finalmente riaprire i battenti. Come noto, la ripartenza del settore fitness è stata anticipata di una settimana rispetto alla data inizialmente prevista del 1° giugno.
Una riapertura molto attesa anche in Valtiberina, sede di numerose palestre e centri fitness sia sul versante toscano che umbro, dove i tanti operatori del settore non si sono ovviamente fatti trovare impreparati nell’accogliere i vari clienti ed avventori: “A metà giornata contiamo già una settantina di accessi, con molti utenti che già di prima mattina erano pronti a fare il loro ingresso in sala – racconta Stefania Gavelli della Alter Ego di Sansepolcro, contattata dalla nostra redazione lunedì pomeriggio – c’è sicuramente soddisfazione per questo clima di rinnovato entusiasmo, con le persone che hanno voglia di tornare a socializzare ed allenarsi.”
Allo stesso tempo, non manca il rammarico per una serie di decisioni e provvedimento che non hanno saputo tutelare i lavoratori di questo settore, uno tra i più penalizzati nel corso di questa nuova fase dell’emergenza. Come sottolinea Stefania stessa, infatti, “la riapertura arriva dopo una lunga fase a zero incassi e in un periodo, quello estivo, notoriamente caratterizzato da una minore frequenza delle palestre rispetto ad altri momenti dell’anno. Fortunatamente abbiamo una base di frequentatori assidui che fanno della palestra uno stile di vita, ma molti aspetteranno la fine dell’estate settembre per tornare”.
Era il 25 ottobre del 2020 quando le palestre hanno dovuto richiudere per l’emergenza Covid: “Sette mesi davvero difficili – prosegue Stefania – un periodo davvero lungo per una struttura delle nostre dimensioni, con costi di manutenzione davvero importanti. Uno su tutti la piscina, che ancora oggi non può essere utilizzata. Nel frattempo, tranne la prima tranche, di ristori non se ne sono visti molti, anzi, nel 2021 non abbiamo ancora ottenuto nulla. La speranza è che arrivino presto, perché la nostra attività ha comunque dei costi fissi a cui dover provvedere”.
Per quanto riguarda le regole per personale e clienti, le disposizioni sono pressoché le stesse che erano state decise già nel giugno dello scorso anno, dopo la fine del lockdown. “Un’altra nota lieta è che questa volta non ci sono state particolari difficoltà ad adattarsi – conclude Stefania – Già l’altra volta avevamo dato vita ad un meccanismo rodato ed efficiente, tra prenotazioni, ingressi contingentati, mascherine e igienizzanti. I locali sono molto ampi e le attrezzature sono disposte in modo da garantire il corretto distanziamento tra i fruitori. L’impianto di areazione nelle sale, inoltre, permette un costante ricambio dell’aria. Nella breve parentesi di riapertura nel 2020 non abbiamo riscontrato contagi o particolari problematiche legate al virus. Rispettando tutti gli opportuni protocolli, le palestre sono dei luoghi assolutamente sicuri.”