Dopo un anno di stop forzato causato dalla pandemia, Città di Castello è tornata ad accogliere Only Wine festival, manifestazione enoica dedicata ai giovani produttori e alle piccole cantine sotto i sette ettari, un appuntamento fisso nel panorama tifernate da ormai sette anni. Nuova location, interamente outdoor, per l’edizione speciale 2021 che si è svolta all’interno del suggestivo parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Cambiano gli spazi, ma non il format della fiera che da sempre punta alla valorizzazione della qualità e dell’eccellenza dei prodotti italiani, promuovendo il lavoro e la passione dei piccoli produttori. Soddisfatto Andrea Castellani, ideatore della manifestazione: “devo dire che il bilancio di questa edizione 2021 è estremamente positivo.
Abbiamo deciso di organizzare Only Wine solo cinquanta giorni fa, un tempo ristrettissimo, non è stato semplice, soprattutto pensare ad una fiera del vino in un periodo come giugno. Siamo stati, però, costantemente sollecitati dai nostri produttori, giovani che hanno spirito propositivo e grande coraggio. Per loro Città di Castello ormai è diventato un luogo di ritrovo, un momento per stare insieme e scambiarsi idee. Devo anche dire che, quando si organizzano eventi, si devono riportare a casa alcuni risultati, questo è fondamentale; quest’anno abbiamo avuto circa il 30% in meno di pubblico rispetto agli scorsi anni, ma per noi è un gran risultato facendo tutte le considerazioni del caso”.
Only Wine festival, per le sue caratteristiche e prerogative, negli anni è riuscito a guadagnarsi un posto importante fra le grandi manifestazioni nazionali dedicate al vino. Il suo focus, puntato sulle piccole produzioni, permette di dare risalto e luce ai giovani produttori che, altrimenti, faticherebbero a farsi spazio fra i grandi nomi italiani. “Organizzare manifestazioni fieristiche in tema food e beverage è difficilissimo” dichiara Castellani “perché sono settori con tantissima offerta. All’inizio, così, abbiamo pensato di dare rilievo ai giovani produttori di vino, coloro che hanno una piccola produzione e spesso non hanno quella forza necessaria per partecipare a eventi nazionali impegnativi e costosi, con competitors molto conosciuti e famosi.
La nostra scelta, però, è stata vincente: spesso ci sono ristoratori che conoscono solo 3 o 4 produttori dei 100 presenti, ma vengono in fiera proprio per conoscere gli altri. Posso dire che, a livello nazionale, siamo una delle fiere che ha più successo. Quest’anno abbiamo ospitato 80 cantine, meno degli scorsi anni, ma solo perché non era possibile inserirne più a parco Vitelli. I produttori sono entusiasti, tornerebbero anche questo fine settimana a Città di Castello a far fiera. La fidelizzazione degli espositori è una cosa molto complessa da ottenere e noi devo dire che sotto questo punto di vista siamo fortunati”.
Quest’anno, per ragioni legate alla sicurezza, il centro storico non ha potuto accogliere la manifestazione. Il parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, però, ha sostituito degnamente la storica location, permettendo di organizzare un festival totalmente all’aperto e nel rispetto del contingentamento di ospiti e addetti del settore. Sulla possibilità di sfruttare il nuovo spazio anche per le prossime edizioni, Castellani ci dice che “quest’anno abbiamo scelto il parco di Palazzo Vitelli perché siamo stati obbligati ad organizzare la fiera all’aperto. La location è bellissima e le persone sono state molto bene, al di là del tempo che, essendo giugno, sapevamo già dall’inizio che sarebbe stato molto caldo. Immaginarla a fine aprile, come la organizziamo solitamente, potrebbe essere un’idea da valutare perché effettivamente siamo stati benissimo. Sicuramente, molto dipenderà dalla situazione pandemica, anche se devo dire che per me il centro storico rimane sempre la prima scelta perché Only Wine nasce proprio li”.
Fra gli aspetti più significativi di questa edizione speciale della ripartenza, Castellani ricorda con piacere due momenti: “Mi piace sempre molto quando, al termine della fiera, ci ritroviamo insieme ai produttori per goderci il dopo festival in serenità, chiacchierando e rilassandoci. Quello per me è un momento bellissimo, con alcuni di loro sono diventato amico. Un’altra cosa che mi piace ricordare è che domenica mattina, passeggiando per Città di Castello, ho ricevuto i complimenti di una signora che mi ringraziava per aver organizzato questa bella manifestazione in città. Mi ha fatto davvero piacere ricevere tanto affetto, sono complimenti che non hanno finalità e che, soprattutto, non ti aspetti”.