Per il secondo anno consecutivo Sansepolcro farà parte dei luoghi che ospiteranno la Transitalia Marathon, suggestiva avventura su due ruote su asfalto secondario e strade dimenticate che solca l’Italia più segreta, in programma dal 28 settembre al 3 ottobre.
L’itinerario 2020 vedrà nuovamente la partenza da Rimini in direzione della città Piero, dove il 30 settembre i motociclisti sosteranno per la notte prima di ripartire per le successive tappe di Todi, Cascia e L’Aquila. La manifestazione, non agonistica, ha un carattere puramente storico-culturale per dare modo ai circa 350 centauri che quest’anno prenderanno parte alla corsa di conoscere i luoghi, le tradizioni e l’arte del nostro Paese.
Ancora una volta le bellezze paesaggistiche e culturali di Sansepolcro saranno dunque teatro di questa kermesse dall’importante valore turistico che porterà tanti motociclisti nei luoghi più suggestivi della Valtiberina. “Siamo contenti che gli organizzatori abbiano scelto nuovamente la nostra città – commenta alla vigilia il vicesindaco ed assessore al turismo Luca Galli – Come amministrazione, stiamo cercando di dare stabilità a un evento che inizialmente sembrava dovesse svolgersi una tantum. Saremo l’unica tappa confermata di quella che è la principale iniziativa di mototurismo in Italia.”
Galli pone quindi l’accento sull’accoglienza dei cittadini che “sicuramente ha giocato un ruolo fondamentale nella riconferma. I motociclisti lo scorso anno si sono sentiti ben voluti dalla comunità. Questa è certamente un’occasione da non perdere per le nostre strutture ricettive, che anche se per una sola notte potranno contare su tanti pernottamenti. Ci troviamo in una giornata in mezzo alla settimana fuori stagione con gli alberghi pieni, e questo evento è certamente una boccata di ossigeno importante per il turismo.”
L’assessore pone infine l’accento sugli aspetti promozionali della manifestazione: “I benefici non si esauriscono col pernottamento, poiché la nostra città sarà protagonista in tante riviste e siti web di settore. Non ci sono dati effettivi che lo possano dimostrare, ma la personale sensazione è che già dopo la prima edizione i motociclisti in visita al Borgo siano un po’ aumentati.”