L’ingresso della pinacoteca di Città di Castello torna ad essere quello del 1912, in via Oberdan, quando la sede venne inaugurata per la prima volta dopo la donazione fatta al comune da Elia Volpi. Dopo un secolo, l’amministrazione ha deciso di far tornare al suo antico splendore l’originario accesso a palazzo Vitelli alla Cannoniera che si affaccia sulla meravigliosa cornice del giardino all’italiana. Oltre al colpo d’occhio non indifferente per i visitatori, grande attenzione è stata rivolta all’abbattimento delle barriere architettoniche per agevolare l’ingresso all’interno della pinacoteca: sono stati, per questo, eliminati due scalini ed è stata realizzata una rampa circolare di forma e dimensioni simili a quella originaria cinquecentesca. Come spiega l’assessore con delega ai lavori pubblici Luca Secondi, sono stati investiti 130 mila euro finanziati da un bando del Ministero dell’interno, contributi che verranno impiegati anche per la realizzazione di una nuova biglietteria priva di qualsiasi barriera architettonica.
Altro tassello sarà la riqualificazione del perimetro murario che costeggia via Pomerio San Florido, per conferire un aspetto nuovo all’edificio. Ulteriori 200 mila euro, stanziati dalla Regione Umbria, verranno impiegati all’interno di un progetto legato alla fruizione post Covid-19 di musei, teatri storici ed istituti culturali pubblici. Per quanto riguarda la pinacoteca, si punterà sulla digitalizzazione e sull’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche che conferiranno un aspetto più multimediale alle sale; inoltre, l’ex limonaia, conosciuta come “manica lunga”, diventerà una vera e propria sala conferenze con sistema di videoproiezione.
L’inaugurazione si terrà ufficialmente il 18 settembre 2021, in concomitanza con la cerimonia di apertura della mostra “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”. Secondi afferma che c’è stata una riqualificazione dell’area a trecentosessanta gradi: oltre al nuovo ingresso, importanti lavori di miglioramento hanno interessato l’antistante piazza dell’Archeologia, che da scavo ricco di piante infestanti si è trasformata in una bellissima piazza funzionale. Il nome verrà presto modificato in piazza delle Tabacchine: l’idea dell’amministrazione è quella di inaugurare la piazza il primo maggio, per legare il tema del lavoro alla figura delle tabacchine, simbolo di emancipazione femminile tifernate. Alcune associazioni del territorio hanno già manifestato la volontà di sfruttare l’area durante i mesi estivi per spettacoli, eventi e manifestazioni: lo scorso anno, in piazza dell’Archeologia, si è svolto uno dei concerti del Festival delle Nazioni in quanto risulta essere uno spazio che ben si presta a questo tipo di attività ed eventi.