Nicolò Canicchi, già dirigente del Partito Democratico biturgense, è con Camilla Calzone uno dei due coordinatori provinciali di Italia Viva, il partito politico fondato da Matteo Renzi dopo l’abbandono al PD. Nella conversazione con TeverePost ha fatto il punto sull’attuale emergenza e sullo scenario politico in Valtiberina, con particolare attenzione ai comuni attesi l’anno prossimo dall’appuntamento elettorale.
Dal tuo punto di vista, come stanno affrontando l’emergenza coronavirus le amministrazioni della Valtiberina?
Siamo di fronte a una emergenza sanitaria, a una pandemia, che sta colpendo il mondo intero. Diventa riduttivo dare un giudizio sul piano locale; sicuramente sono state recepite in modo rapido le disposizioni prese dal Governo e dalla Regione, sia dagli enti locali ma anche dai singoli cittadini. Fortunatamente abbiamo avuto casi prontamente isolati, come vallata andiamo da una situazione critica del Comune di Badia, al momento sotto controllo, a nessun caso del comune di Monterchi. In momenti come questi dobbiamo dare massimo sostegno alle Istituzioni. Forse alcune scelte, come quella relativa alla gestione dei pacchi alimentari, potevano essere prese in maniera differente, ma non è questo il momento di creare polemiche o distinguo.
Riguardo all’operato del Governo nazionale cosa pensi?
Ripeto, ci troviamo in una situazione di emergenza mai immaginata, la peggiore dal dopoguerra. Siamo stati i primi in Europa ad essere colpiti, quindi i primi a dover prendere provvedimenti. Il sistema sanitario è stato messo a dura prova ma ha retto, un ringraziamento doveroso è per tutti gli operatori sanitari che hanno lavorato senza sosta: la foto dell’infermiera stremata a fine turno ha fatto il giro del mondo, ma ha fatto capire la tenacia del nostro Paese di fronte all’emergenza! Altri Paesi colpiti successivamente hanno cercato di seguire il nostro percorso, ma con maggiori criticità come la Spagna; altri che inizialmente optavano per un modello differente hanno dovuto fare retromarcia con i risultati che oggi vediamo. Certamente alcune situazioni potevano essere gestite meglio, soprattutto a livello di forma e comunicazione, e dovevano essere evitati i ritardi degli aiuti economici.
Quali misure sono necessarie in questo momento?
Siamo nella cosiddetta fase 2, anche se non dobbiamo mai perdere di vista la priorità che è quella della salute. Dobbiamo iniziare a programmare il futuro dato che quello che è successo muterà in modo significativo le nostre abitudini, dovremo imparare a convivere con il virus. Dal 4 maggio alcune aziende hanno ripreso la loro attività, speriamo che quanto prima chi è rimasto escluso possa riaprire, certo in sicurezza, ma dobbiamo riaprire. Per noi è fondamentale sbloccare i cantieri con il piano «Italia Shock» anche per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e quanto prima poter riaprire le scuole. Certamente le aziende soprattutto medio piccole, cuore pulsante del nostro sistema produttivo, devono essere aiutate. Le risposte dovranno essere semplici, concrete, ma soprattutto rapide, principalmente sul fronte della liquidità, non frenate dalla burocrazia. Le risposte maggiori dovranno essere date del Governo nazionale, ma anche le amministrazioni locali possono e devono dare il loro contributo, ricordando che stanno operando con vincoli di bilancio inferiori rispetto al passato. Sono da discutere già nei prossimi Consigli comunali misure come l’esenzione dalle tassazioni per le aziende rimaste chiuse nel periodo del lockdown, o come la concessione gratuita del suolo pubblico per bar e ristoranti, con la possibilità di ampliarla ove possibile per far lavorare in sicurezza rispettando le distanze, sacrificando se necessario anche qualche posto auto, o modificando alcuni sensi di marcia (soprattutto a Sansepolcro dove siamo in una fase sperimentale del nuovo piano del traffico, di fatto mai iniziata a causa dell’emergenza). Ricordiamoci che siamo una vallata che gode di numerose strutture ricettive come agriturismi e non solo, e un territorio che risponde all’esigenza di vivere sano e praticare sport all’aria aperta. Potremmo essere la risposta per chi nelle vacanze estive vuole evitare classiche mete di massa.
Come si prepara Italia Viva alle prossime elezioni regionali?
Siamo una forza politica giovane che si sta ancora strutturando ma certamente darà il proprio contributo alle prossime elezioni Regionali sostenendo Giani come candidato.
Secondo te come hanno operato durante l’intera legislatura le amministrazioni locali da più tempo insediate, cioè quelle di Sansepolcro e Anghiari?
Parliamo di due amministrazioni nella fase finale del loro mandato premiate alle elezioni per la forte discontinuità con il passato. Dovevano rappresentare un vento di innovazione che probabilmente ha smesso di soffiare dopo la campagna elettorale. In realtà si sono distinte molto di più per l’immobilismo: è il rischio che si corre nel creare coalizioni a fini elettorali dove si raggiungono numeri vincenti ma senza un vero progetto per la città. Diventa difficile amministrare, quindi gestisci l’ordinario senza una visione del futuro.
Che rapporti ha Italia Viva con le altre forze politiche a livello locale, in particolare con il PD da cui si è distaccata?
Certamente siamo un partito aperto al dialogo con tutte quelle forze politiche che riflettono i nostri valori. A partire dal piano provinciale il dialogo con gli altri partiti di centro-sinistra è positivo, qui devo fare un distinguo: sul piano personale ho un ottimo rapporto con la segreteria PD di Sansepolcro, di cui ho molta stima e di cui ho fatto parte fino a poco tempo fa. Lasciare non è stata una scelta facile ma frutto della passione che questo nuovo progetto ha saputo darmi. La politica è anche tanta passione.
Che ruolo intende avere Italia Viva in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno a Sansepolcro e ad Anghiari?
Le amministrative nei comuni di Sansepolcro ed Anghiari sono due appuntamenti importanti, visto che sono i principali comuni della vallata. Il nostro impegno sarà massimo con chi vuole un rilancio del nostro territorio nel solco dei nostri valori.