I due dipendenti Newlat feriti in un incidente sul lavoro avvenuto nella tarda mattinata di venerdì nello stabilimento di Sansepolcro si trovano in cura uno presso l’ospedale Bufalini di Cesena e l’altro presso il Silvestrini di Perugia, dove è stato trasferito dal nosocomio romagnolo.
Nel frattempo l’azienda ha diramato un comunicato in cui “si precisa che – grazie al tempestivo intervento delle squadre di soccorso ed all’applicazione della best practice dell’azienda, che ha consentito di attivare tutti gli strumenti necessari per la tutela dei lavoratori – contrariamente da quanto diffuso da tutti i media nel primo pomeriggio di ieri, i lavoratori coinvolti nell’accaduto, per quanto al momento noto all’azienda, non hanno subito danni gravi o permanenti e che uno dei due è stato dimesso lo stesso giorno del ricovero dall’ospedale Bufalini, mentre il secondo è stato trattenuto in osservazione. Tale precisazione”, scrive Newlat, “si rende necessaria per sottolineare che l’azienda adotta tutte le migliori procedure per tutelare i propri lavoratori e che l’accaduto è frutto di una casualità imprevedibile, oggetto di analisi e approfondimento”.
In precedenza le segreterie regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil avevano espresso “forte preoccupazione” perché “anche nel 2022 si continua con l’ennesima sciagura”. Le sigle sindacali avevano tra l’altro ricordato di aver posto “già da tempo, nel tentativo di arginare la piaga degli incidenti sul lavoro, il tema delle condizioni di lavoro e della sua qualità al centro della propria iniziativa. Per costruire le condizioni di sicurezza necessarie occorre la partecipazione attiva sia dei datori di lavoro che dei lavoratori e delle loro rappresentanze, oltre a momenti di confronto e di iniziativa con le specifiche istituzioni pubbliche”, avevano aggiunto Flai, Fai e Uila, chiedendo che “una volta per tutte l’obiettivo principale dell’imprenditoria, dei lavoratori, delle istituzioni e del sindacato sia la cultura della sicurezza e non del mero profitto”.
L’incidente ha coinvolto due operai di 22 e 44 anni residenti a Città di Castello e a San Giustino che, mentre stavano effettuando un intervento di manutenzione presso una caldaia del pastificio sono stati investiti da un getto di acqua bollente. I due hanno riportato ustioni di terzo grado in varie parti del corpo e sono stati trasportati a Cesena con l’elisoccorso regionale Pegaso. Presso lo stabilimento per i rilievi e gli approfondimento del caso si sono recati i Carabinieri della compagnia di Sansepolcro e i tecnici del dipartimento di prevenzione e sicurezza sul lavoro della Usl Toscana sud est, oltre alle ambulanze del 118 e ai Vigili del fuoco di Sansepolcro e Arezzo.