Nel totale silenzio della valle, dagli oltre 1500 metri delle cime del Monte Nerone, si alza maestosa un’aquila reale… poi un’aquila di mare dalla testa bianca ed ancora una delle steppe…
“In volo con le aquile” è il nome della manifestazione che ha avuto luogo sabato 5 settembre presso Monte Nerone, con la partecipazione di numerosi aquilieri accompagnati dai loro meravigliosi rapaci. L’iniziativa, che ha visto la presenza di un nutrito numero di appassionati e spettatori, è stata realizzata grazie al patrocinio del comune di Apecchio, in collaborazione con il circolo di falconeria “Lo Strozziere”.
Nata quattro anni fa da un’idea del falconiere Davide Fratini, negli anni è diventata un vero e proprio piccolo “Festival delle Aquile”. Giunti da tutta Italia, gli aquilieri hanno lasciato volare in completa libertà i propri animali, aquile di numerose specie diverse che sfruttando le correnti ascensionali hanno dato vita ad uno spettacolo suggestivo incorniciato dal paesaggio mozzafiato della valle.
L’antica arte della falconeria, riconosciuta come Patrimonio culturale immateriale dall’Unesco, rappresenta uno dei pochi legami ancora esistenti con le antiche tradizioni locali e con l’ambiente naturale. Le sue origini sono millenarie ed in Italia viene praticata come metodo di caccia sin dal medioevo. La falconeria si è sviluppata nel tempo acquisendo nuove connotazioni legate al rapporto tra uomo, ambiente e natura. Basti pensare all’utilizzo dei rapaci per il controllo di volatili nelle città o negli aeroporti, oltre alla valenza educativa, di protezione e conservazione ambientale a cui i falconieri sono apertamente legati.
La manifestazione “In volo con le Aquile” infatti, è stata l’occasione per ammirare, oltre ai voli liberi di aquile di grande bellezza e possanza, il legame speciale che lega gliaquilieri ai propri animali, la cura, la sensibilità e l’attenzione nel rinnovarsi di un rapporto antico tra uomo e natura, che è il fondamento dell’arte della falconeria.