Questa mattina a Sansepolcro si è tenuta la cerimonia inaugurale del nuovo circolo locale di Fratelli d’Italia. La sede del partito è ubicata in Via Aggiunti 33, nel centro storico della città di Piero. All’evento, svoltosi all’aperto nel rispetto dei protocolli Covid, hanno preso parte i vertici provinciali, regionali e nazionali di FdI. Tra gli ospiti di spicco il senatore Patrizio La Pietra e il dirigente nazionale Francesco Macrì. Assieme a loro, in rappresentanza della sezione aretina, il responsabile provinciale Francesco Lucacci, il neo consigliere regionale Gabriele Veneri e Michela Senesi, candidata alle ultime elezioni e oggi responsabile del settore scuola.
“Una sfida importante per il territorio, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali – è stato il commento di Lucacci – il nostro obiettivo deve essere quello di portare a Sansepolcro un sindaco di centrodestra in linea con tutti quei comuni che ad Arezzo e provincia hanno scelto di cambiare bandiera. Siamo sempre di più, nel capoluogo ci siamo appena confermati, perciò dobbiamo continuare a lavorare bene e a crescere per ottenere risultati importanti in tutto il territorio.”
“Un ringraziamento alla classe dirigente del partito aretino che sta facendo un ottimo lavoro – ha invece dichiarato il senatore La Pietra – Abbiamo rafforzato la nostra presenza nel capoluogo e anche il risultato delle regionali è stato davvero importante. Stiamo crescendo molto e ora ci sarà da lavorare molto su tutti i fronti.”
A coordinare le attività del circolo biturgense saranno il presidente Salvio Zoi, ristoratore e personaggio conosciuto in città anche per la sua lunga esperienza nelle file di Alleanza Nazionale, e il suo giovane vice Giuseppe Carbonaro, 21enne appassionato di politica alla sua prima esperienza come militante di partito.
Quali sono state le dinamiche che hanno portato alla nascita del circolo? Quali saranno i progetti prioritari per la città? Di questo e di molto altro abbiamo parlato assieme ai due responsabili nell’intervista che riportiamo di seguito:
Com’è nato Fratelli d’Italia Sansepolcro?
Carbonaro: “Una sera dopo il lavoro sono stato chiamato da Salvio al suo ristorante e mi ha proposto di aderire a questo progetto che stava mettendo in piedi. La politica mi piace molto e avevo voglia di mettermi in gioco, soprattutto in un partito come questo nel quale rivedo le mie ideologie. La prima considerazione che è stata fatta è che una forza politica come FdI, soprattutto con il seguito che ha oggi, non poteva non essere rappresentata in modo radicato a livello locale. Da giugno ad oggi ci siamo messi al lavoro per iniziare a strutturare il tutto ed oggi siamo felici di aver aperto la nostra sede alla quale invitiamo tutti coloro che siano interessati a proporre idee e progetti, e che abbiano il desiderio di cambiare il Borgo.”
Quali saranno le tematiche forti del vostro programma politico?
Zoi: “Dentro alla nostra sede c’è affisso lo statuto di Fratelli d’Italia e invito tutti a leggerlo, anche su internet, perché è di una bellezza straordinaria. Le nostre battaglie prioritarie saranno senza ombra di dubbio quelle che vediamo in ambito nazionale con Giorgia Meloni, sulle quali ognuno di noi si riconosce in modo inequivocabile. Detto questo, in ambito locale cosa potremo fare? Una delle prime cose di cui abbiamo parlato con Giuseppe è quella di dare vita a vari gruppi di lavoro ai quali possa partecipare chiunque voglia a seconda degli argomenti trattati. Se riusciremo a dare vita ad almeno 7-8 gruppi di lavoro con tematiche molto diverse che riguardano il nostro paese, a quel punto sarà possibile mettere insieme delle indicazioni di programma importanti da presentare a chi ci rappresenterà alle elezioni.”
Avete avviato un dialogo con il centrodestra locale?
Zoi: “Per il momento ci siamo visti un po’ con tutti quanti gli esponenti delle diverse realtà presenti, ma in modo del tutto informale e senza nessuna presa di posizione, anche perché Sansepolcro è un contesto abbastanza complesso nel quale posso dire con certezza soltanto dove andremo noi, attraverso i nostri accordi con i vertici provinciali e regionali. Non posso sapere dove andranno gli altri perché non ne conosco le dinamiche. Abbiamo appena cominciato a parlare e certamente ci rivedremo a stretto giro per cercare di capire se quello che è lo schema proposto a livello nazionale possa essere applicabile anche qui o meno. Noi lo riteniamo un format valido e credo che con qualche forza politica non ci saranno grossi problemi a trovare la quadra nell’elaborazione di un progetto di buona amministrazione. Se le altre forze politiche con cui ci dovremo confrontare hanno autonomia decisionale nel territorio credo che non ci saranno problemi a comporre una grande squadra.”
Come valutate l’operato dell’attuale amministrazione comunale di Sansepolcro?
Carbonaro: “Una premessa importante. Fin dal primo incontro abbiamo subito detto che noi non faremo politica esclusivamente per criticare gli altri, ma anzi per proporre soluzioni e portare avanti le nostre idee che riteniamo vincenti. Non vogliamo perdere tempo a screditare gli altri e andare sempre contro per partito preso. Se dobbiamo criticare qualcosa, lo faremo sempre proponendo alternative concrete o spunti per modifiche o cambiamenti. Come tutte le amministrazioni, anche questa ha fatto delle cose buone ed altre meno buone. Riteniamo tuttavia che l’appoggio di un partito sia fondamentale perché molto spesso i progetti civici lasciano il tempo che trovano. È un sistema che funziona nel periodo preelettorale e nelle primissime fasi. Dopodiché, una volta eletto il sindaco e la maggioranza, la lista perde gran parte delle sue funzioni e gli eletti agiscono un po’ come gli pare senza che debbano rispondere a nessuno. Insomma, ci sono dei pro, ma ci sono anche tanti contro. In caso di elezione di nostri rappresentanti, che sia maggioranza o minoranza, quello che porteremo in Consiglio sarà sempre prima affrontato in sede attraverso un confronto tra tante teste pensanti.”
Quale scenario auspicate in vista delle amministrative 2021?
Zoi: “Spero che ci siano tanti candidati a sindaco, perché la pluralità è democrazia. Più c’è offerta e più c’è pensiero, più c’è pensiero e più ci sono proposte. Detto questo, prevedo che ci sarà una coalizione di centrosinistra più forte rispetto a quella del 2016, ho la sensazione che gli attuali leader saranno bravi a ricompattare attorno a sé una parte di questa maggioranza e credo anche qualche esponente dell’ala estrema. Anche il sindaco ho la sensazione che dovrebbe ricandidarsi, anche se nell’ambito civico non è semplice capire con chi potrà farlo, dipenderà molto dalle scelte che verranno prese nella coalizione attuale. Qua da noi, nel percepito comune, c’è ancora un grande legame soprattutto con la figura del sindaco. Gestire un comune, in realtà, deve essere un sunto di tantissime persone. Un sindaco, ma anche un singolo assessore o consigliere, non può ottenere risultati importanti da solo.”