Le risorse idriche di Montedoglio saranno destinate all’approvvigionamento idropotabile nel comune di Chiusi. A darne l’annuncio sono stati i vertici di Nuove Acque Spa e dell’Ente Acque Umbre Toscane (Eaut), al quale è affidata la gestione dell’invaso, nel corso di un incontro online con gli organi di stampa svoltosi ieri mattina. Un intervento, quello per il trasferimento dell’acqua valtiberina in direzione della cittadina in provincia di Siena, che l’attuale gestore del servizio idrico territoriale aveva messo in cantiere da tempo e che, grazie ai fondi del Pnrr, potrà arrivare a compimento entro tempi relativamente brevi rispetto a quanto preventivato.
“Resta solo da terminare la fase procedurale – ha spiegato il presidente di Eaut Domenico Caprini nella sua relazione di apertura – Abbiamo ritrasmesso la documentazione al Ministero che a breve concederà il finanziamento stabilito. A quel punto dovremo attendere la validazione da parte della Soprintendenza. Se ci saranno esiti positivi, entro aprile dovremmo essere in grado di bandire la gara, riuscendo quindi ad appaltare ed avviare i lavori entro il 2022. Le opere prevedono la realizzazione di condutture per 100 chilometri circa, con una vasca di compenso con impianto di depurazione di Nuove Acque. Oltre all’utilizzo idropotabile è previsto anche quello agricolo: le imprese di settore di quel territorio potranno quindi utilizzare l’acqua per scopi irrigui. Con questa struttura sarà pertanto garantito l’approvvigionamento salvaguardando il livello idrico del lago di Chiusi. Stando al cronoprogramma, l’intervento potrebbe concludersi entro il 2023. Il nostro ente esprime soddisfazione rispetto all’approvazione di un progetto dal valore di 3 milioni e 850mila euro. L’inserimento nel Pnrr di questa iniziativa rappresenta se vogliamo una validazione di quanto espresso nel lavoro portato avanti con le due Regioni, l’azienda Nuove Acque e i comuni di Chiusi e Castiglione del Lago.”
Come ribadito da Nuove Acque, l’obiettivo principale è innanzitutto quello di garantire alla locale comunità un apporto di risorse idriche consono anche nei periodi più critici dell’anno, tutelando l’ambiente e le caratteristiche del lago di Chiusi. L’ad dell’azienda Francesca Menabuoni ha infatti evidenziato due tratti peculiari che contraddistinguono il progetto. “Il primo riguarda l’utilizzo plurimo dell’acqua, che sarà impiegata sia in ambito irriguo che potabile. Quest’ultimo aspetto farà sì che la comunità di Chiusi possa usufruire della preziosa risorsa di Montedoglio, migliore anche da un punto di vista qualitativo, permettendo di mettere in sicurezza il lago di Chiusi. Ma il livello consono sarà mantenuto anche e soprattutto grazie alla possibilità di interrompere i prelievi irrigui sul bacino, avendo essi un impatto maggiore. L’altro aspetto che tengo a sottolineare è il lavoro di sinergia con l’Eaut e gli altri enti che ha permesso a questo progetto di essere uno dei primi finanziati dal Pnrr grazie alla progettazione fin qui condotta da tutti noi.”
La conferenza si è chiusa con le considerazioni del sindaco Gianluca Sonnini, che ha spiegato come per il suo Comune si tratti di “un intervento atteso da tempo, che parte da lontano e al quale più amministrazioni hanno lavorato affinché si realizzasse. Per il nostro comune l’adduzione dall’invaso del Montedoglio rappresenta non soltanto la possibilità di poter contare su una migliore risorsa idrica, ma allo stesso tempo permetterà di preservare il benessere del Lago di Chiusi che oggi per noi rappresenta l’unica fonte di approvvigionamento idrico. Aver rintracciato i fondi del PNRR – ha infine concluso – rappresenta il classico valore aggiunto di un progetto che rispondeva ai criteri ambientali di grande valore. Un ringraziamento a Nuove Acque e EAUT e a tutti coloro che nel tempo hanno permesso che tutto ciò si potesse realizzare.”