Il Campionato del mondo FIA dedicato alle auto ad energia alternativa riparte da dove si è concluso, e cioè dall’Eco Rallye de la Comunitat Valenciana, ultima gara della difficile scorsa stagione (quando tra Covid e alluvioni il calendario fu ridotto a soli tre eventi). Quest’anno la corsa con base nella città di Castellón de la Plana sarà invece l’appuntamento d’apertura del campionato, in programma dal 16 al 18 aprile. Seguiranno Repubblica Ceca, Portogallo, Islanda, Slovenia, ancora Spagna (ma nei Paesi Baschi), Monaco e infine Italia: il GT Dolomites, a cavallo delle province di Trento e Bolzano, sarà la gara conclusiva, dall’11 al 13 novembre. L’appuntamento alpino, già in calendario l’anno scorso ma saltato per la pandemia, riporterà in Italia le auto del circuito ecologico iridato dopo oltre tre anni: era infatti l’aprile del 2018 quando si disputò l’Ecorally di Sanremo, vinto dai francesi Frédéric Mlynarczyk e Christophe Marques.
Naturalmente su questo campionato, come su tutti gli eventi in programma quest’anno, resta l’incognita della situazione che si verrà a creare nei prossimi mesi in relazione alla pandemia. Tra organizzatori e partecipanti prevale tuttavia la fiducia sul fatto che le procedure di sicurezza messe a punto, che hanno permesso di disputare senza particolari problemi le poche gare andate in scena lo scorso anno, possano essere replicate quest’anno per garantire il regolare svolgimento dell’intera stagione.
Ancora poche le indiscrezioni su scuderie e piloti al via. Sappiamo però quasi per certo che la Valtiberina, da oltre 10 anni protagonista della disciplina con i ragazzi formati nel team “Torino-Pechino” , sarà rappresentata anche quest’anno, dopo la piazza d’onore in classifica generale conquistata nel 2020 da Guido Guerrini e Francesca Olivoni dietro ai campioni del mondo Artur Prusak e Thierry Benchetrit. Proprio il pilota di Sansepolcro e la co-pilota di Pieve Santo Stefano hanno commentato in queste ore i preparativi della nuova stagione sottolineando che “c’è la volontà lanciare un messaggio di speranza e di normalità e di raccontare i nostri territori in giro per l’Europa, anche per contribuire a far ripartire l’economia locale, il turismo, l’ottimismo e la voglia di vivere in generale”.