Mirko Guerra: “Non penso che il 24 novembre si possa ripartire”

L’allenatore della Sulpizia ha espresso la sua opinione sullo stop al calcio dei dilettanti e sulla possibile data di ripartenza sottolineando che “in questo momento la cosa più importante è la tutela della salute”

Mirko Guerra (immagine FB Sulpizia)

Una gara ufficiale disputata prima che l’ultimo DPCM ratificasse il nuovo stop per il calcio dei dilettanti. Per la Sulpizia la stagione 2020-2021, quella che ha decretato il passaggio dalla Seconda Categoria Toscana alla Seconda Categoria Umbria, si è interrotta appena dopo essere iniziata. La società di Pieve Santo Stefano ha sospeso momentaneamente ogni attività, compresi quindi gli allenamenti. Lo ha confermato il tecnico della prima squadra Mirko Guerra: “Abbiamo deciso di comune accordo di fermarci perché l’ipotesi di allenarci in modo individuale per almeno un mese per una realtà come la nostra avrebbe avuto poco senso. Perché non è il caso di correre rischi ulteriori dato il momento difficile che stiamo vivendo e perché senza fare partitelle sarebbe stato complicato portare i ragazzi al campo e tenere la giusta concentrazione. La tutela della salute è in ogni caso la priorità e così abbiamo deciso che ci ritroveremo al campo solamente quando la situazione sarà più tranquilla, sperando che questo accada presto”. Lo stesso vale anche per tutte le attività giovanili e Mirko Guerra indica le motivazioni: “Lo sport è un diritto per tutti ed a maggior ragione lo è per i più piccoli, quindi interrompere gli allenamenti del settore giovanile provoca in ognuno di noi tanto dispiacere. Lo dico da genitore oltre che da uomo di calcio. La salute però è al primo posto ed è il momento di stringere i denti, sperando che questi sacrifici e queste rinunce portino a un sostanziale miglioramento della situazione. Vero come molti dicono che lo sport non è il problema, che rispettando rigidamente il protocollo si poteva anche andare avanti e che alla Sulpizia non abbiamo avuto episodi di positività, ma se fermarci serve ad abbassare i rischi di trasmissione del virus giusto e doveroso farlo”. Il tecnico della Sulpizia ha poi espresso i suoi dubbi sulla possibile ripartenza del calcio indicata al momento per il prossimo 24 novembre: “Difficile secondo me che si possa ripartire alla data ipotizzata. Sarebbe bello, ma non penso sia realistico, perché la situazione ad oggi è molto complicata e perché in un mese non credo si riesca a superare tutto. Se la ripartenza deve poi essere caratterizzata da incertezze e da altri possibili stop, meglio rimandare ancora. Mi auguro che si possa ricominciare a inizio 2021 sperando che il peggio sia alle spalle. Per quanto ci riguarda aspetteremo di poter tornare in campo sapendo che alla ripartenza avremo la possibilità di lottare per un obiettivo importante. Il match di Coppa, pareggiato 3-3 sul campo del Ramazzano, ci ha dato ancora più convinzione”.

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