Intervento dei carabinieri di Sansepolcro, la notte scorsa, a seguito di una richiesta di soccorso urgente pervenuta al 112 alle 2 circa. A ricostruire l’episodio è il Comando provinciale dell’Arma attraverso un bollettino. “Una donna di circa 30 anni estremamente allarmata chiede aiuto ai Carabinieri – scrivono – dice il proprio nome e riferisce che il suo ex compagno si è presentato sotto casa sua con un lungo bastone di legno. Aggiunge inoltre, che vuole che scenda in strada per chiarire alcune questioni del loro rapporto, finito ormai da tempo.”
Dopo essersi recati tempestivamente nel luogo indicato, i militari trovano due uomini nel pieno di una colluttazione furibonda; si frappongono ai due e riescono a disarmare del lungo bastone l’ex compagno della donna. “L’altro partecipante alla zuffa è il suo patrigno – spiegano i carabinieri – convivente della madre della ragazza, che esausto dal comportamento dell’aggressore, è sceso di casa sperando di impedire ben più gravi conseguenze.”
I soggetti coinvolti nella storia sono tutti di nazionalità romena. A causa delle forti tensioni con il suo ex compagno, la donna aveva deciso di trasferirsi in Italia dal paese di origine portando con sé il figlio, sperando di sfuggire alle grinfie del suo aguzzino, un 47enne già noto per i suoi guai con la legge.
Gli uomini del Comando Compagnia Carabinieri scongiurano il peggio e l’uomo viene tratto in arresto. Sul posto intervengono anche i sanitari del 118 per le cure mediche del caso. Oltre al bastone sequestrato, i carabinieri hanno poi rinvenuto addosso all’aggressore anche un manganello estensibile pronto all’uso.
L’operazione si è quindi conclusa con la ricostruzione di anni di malefatte, d’insulti e di atrocità nei confronti della malcapitata. “Chiudono il cerchio di un decennio di maltrattamenti, componendo un quadro delittuoso complesso anche fatto di gravi minacce, come quando l’odierno indagato diceva alla donna di provare il desiderio di menomarla e sfigurarla” concludono i militari.
L’uomo dovrà ora rispondere dei reati di atti persecutori, maltrattamenti nei confronti di familiari e lesioni aggravate dall’uso di oggetti atti offendere; nella giornata di domani si svolgerà il processo per direttissima.