Maturità 2020: anche a Sansepolcro al via i colloqui. Cosa cambia

Studenti chiamati alla sola prova orale in presenza con nuove modalità di verifica. Il punto con il professor Claudio Tomoli, dirigente scolastico del Liceo "Città di Piero"

La sede del Liceo Scientifico di Sansepolcro

Anche per i maturandi biturgensi il fatidico giorno è arrivato: oggi, mercoledì 17 giugno, iniziano gli esami di maturità 2020, quest’anno completamente stravolti a causa dell’emergenza coronavirus. Chiuse da quasi cento giorni, lunedì mattina le scuole hanno riaperto i portoni per accogliere le commissioni. Le verifiche, che si svolgeranno in presenza, prenderanno il via da questa mattina con i primi colloqui orali.

Studenti, docenti e personale dei diversi istituti si apprestano dunque ad affrontare un momento chiave di questo anno scolastico così travagliato che ha portato tanti cambiamenti e un clima di assoluta incertezza, anche per quella che sarà la ripresa di settembre.

A poche ore dall’inizio delle prove, abbiamo fatto un breve resoconto della situazione assieme al professor Claudio Tomoli, dirigente scolastico del IIS Liceo Città di Piero. “Quest’anno abbiamo circa 130 studenti che sosterranno la maturità, suddivisi in nove classi di cui cinque del liceo e quattro del tecnico economico – ha spiegato Tomoli – In questo anno scolastico così particolare, l’esame consisterà in un colloquio orale in presenza suddiviso in cinque parti.”

Il dirigente ha quindi elencato i diversi momenti della prova, soffermandosi soprattutto sulla prima parte, che vedrà la discussione di un elaborato realizzato dai ragazzi in base alle indicazioni che fornitegli dal consiglio di classe: “È un qualcosa di simile alla classica seconda prova, con le tematiche che variano in base all’indirizzo di riferimento. Per lo scientifico sarà un argomento legato a matematica e alla fisica, per il linguistico relativo alle lingue. Anche per il tecnico economico la prova cambierà a seconda dei diversi indirizzi scelti dagli studenti, ad esempio per relazioni internazionali sarà di carattere linguistico mentre per sistemi informativi aziendali è prevista una parte di informatica e un’altra di economia aziendale.”

“La seconda parte dell’esame andrà invece a sostituirsi alla prima prova – prosegue il dirigente – Il docente di italiano proporrà un testo del quale lo studente dovrà svolgere un’analisi e fornire un’interpretazione basandosi su quanto è stato fatto nel corso dell’anno scolastico. Seguirà quindi un argomento scelto dalla commissione, di carattere trasversale, che andrà a completare le altre discipline coinvolte nell’esame di Stato.”

Le due parti finali del colloquio vedranno i maturandi parlare di educazione civica e alternanza scuola-lavoro: “I ragazzi presenteranno verbalmente o attraverso delle slides quella che è stata la loro esperienza nei luoghi di lavoro durante il triennio. Lo step conclusivo dell’esame sarà dedicato all’educazione civica e alla Costituzione.”

Assieme al professor Tomoli abbiamo parlato anche dei nuovi regolamenti che si dovranno osservare durante lo svolgimento delle prove al fine di rispettare le disposizioni anti Covid: “Lunedì è stata comunicata ai ragazzi l’ora esatta in cui faranno il proprio colloquio. Loro si devono presentare a scuola con un quarto d’ora di anticipo rispetto all’orario indicato e l’accesso sarà consentito solamente ai ragazzi che sono esaminati o al massimo ad un accompagnatore. L’ingresso è disciplinato anche per le tre commissioni, per le quali è stato predisposto un ingresso e un’uscita differente per ciascuna di loro.”

La nostra conversazione col dirigente scolastico si è conclusa infine con alcune considerazioni sull’anno scolastico che verrà: “Gli scenari sono in questo momento sono i più disparati. Potremmo iniziare l’anno con la sola didattica a distanza, o con metà classe in presenza e gli altri in modalità telematica. In questo momento stiamo attendendo le indicazioni che ci arriveranno dal Comitato tecnico-scientifico e dal Ministero per cercare di capire come pianificare il lavoro di tutti. In questo momento ci sono tante ipotesi, ma nessuna di queste in fase di attuazione definitiva. Alla luce di tutte queste incertezze è facile intuire come dover organizzare tutta la macchina scolastica per settembre sia un grosso problema.”

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