Massimo Ricci rappresenta il Movimento 5 Stelle nel Consiglio Comunale di Anghiari, dove ha preso il posto di Paolo Gaggiottini, candidato sindaco nelle elezioni del 2016 che aveva lasciato l’incarico a causa di motivi personali. Dai banchi dell’opposizione Ricci ha commentato per TeverePost l’attuale emergenza dovuta al Coronavirus (e le misure adottate in questo periodo) e analizzato i primi quattro anni dell’Amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Polcri.
Cosa pensa di questo periodo di emergenza e come lo vive a livello emotivo?
“Sono trascorsi solo due mesi dall’inizio dell’emergenza COVID-19 e questo poco tempo è bastato per condizionare molte delle nostre abitudini. Credo che ad Anghiari dobbiamo sentirci tutti fortunati poiché viviamo in una realtà in cui le restrizioni che il Decreto Ministeriale ci ha imposto abbiano creato un disagio minore rispetto a chi vive nelle grandi città. Mi auguro che questo periodo passi velocemente per permetterci di tornare alla normalità, senza però evitare di soffermarci a riflettere sui nostri stili di vita e sulle nostre abitudini, che sicuramente dovremo rivalutare”.
Come valuta le scelte fatte dal Governo per fronteggiare l’emergenza?
“Fronteggiare questa imprevedibile emergenza avrebbe sicuramente creato difficoltà a qualsiasi Governo, come dimostrano le differenti scelte che i paesi europei hanno adottato. Sono soddisfatto della gestione che il Governo Conte ha intrapreso, tanto che a livello continentale siamo stati un modello per tutti. Sono convinto che in questo momento la politica non poteva trovare un rappresentante migliore”.
Come sta gestendo la situazione la Regione Toscana?
“Nonostante in Toscana si siano registrati diversi casi di Covid-19, credo che la gestione dell’emergenza sia stata affrontata con razionalità e senza creare quelle inutili polemiche verso il Governo nazionale che invece hanno animato il dibattito politico in altre regioni. Va detto anche che la Toscana ha avuto alcuni giorni di vantaggio per prepararsi all’emergenza rispetto alle regioni in cui è il contagio è iniziato prima. La scelta della Regione Toscana di separare fin da subito i presidi ospedalieri tra Covid-19 e No Covid-19 ha evitato un elevato tasso di contagiati, questo però non ci sottrae dal denunciare la politica regionale degli ultimi decenni che ha di fatto effettuato tagli drastici al sistema sanitario, compromettendo ancor di più le esigenze locali accorpando i distretti sanitari”.
Come valuta la situazione di Anghiari e cosa pensa delle decisioni prese dall’Amministrazione Comunale?
“A livello comunale diciamo che siamo stati fortunati, perché non avrei voluto dover verificare le qualità della nostra amministrazione e le scelte che avrebbe fatto. L’unica scelta sulla quale posso dare un parere positivo è stata destinare il contributo di 33.000 euro ricevuti dal Governo per gli aiuti alimentari sotto forma di buoni spesa da poter utilizzare presso le attività commerciali del paese. Per il resto l’Amministrazione ha eseguito le direttive dei decreti ministeriali, senza dover mai prendere decisioni in autonomia”.
Come giudica l’operato dell’Amministrazione nei primi quattro anni di mandato?
“Ci sarebbe da fare una lunga analisi. All’inizio del mandato sembrava ci fossero i presupposti per portare ad Anghiari un reale cambiamento, dove anche le opposizioni sarebbero state coinvolte attivamente nelle scelte e nel dibattito politico. Sono bastati pochi mesi per capire che le nostre speranze sarebbero state vane e i mesi a seguire ne soni stati la riprova. Le minoranze (così le chiama il sindaco Polcri) non sono mai state rese partecipi di nessuna iniziativa. Alcune nostre proposte sono state accettate, come la mozione sull’istituzione di un registro del verde pubblico, la mozione sul plastic-free e pochi mesi fa quella sulla ludopatia. Siamo rammaricati invece per la bocciatura della nostra proposta del febbraio 2017 riguardante l’applicazione di un regolamento sull’uso dei fitosanitari in agricoltura e per la bocciatura della modifica del regolamento IUC-TARI dove chiedevamo di riconoscere uno sconto in bolletta per chi avesse intrapreso il compostaggio domestico dell’umido. Siamo infine rimasti perplessi quando ci è stato negato lo streaming dei Consigli Comunali. La delusione si è amplificata quando abbiamo riscontrato che Polcri non avrebbe assegnato assessorati mettendo così il paese in una situazione di stallo: un paese vocato al turismo senza un assessore dedicato, un sindaco part-time e un bilancio finanziario da sviscerare tenuto nascosto e gestito alla vecchia maniera”.
Qual è il provvedimento più importante che è a suo avviso mancato in questo quadriennio e che se lei fosse stato alla guida del paese avrebbe messo tra le priorità?
“Un piano di riqualificazione della mobilità sarebbe stato per noi uno dei primi provvedimenti necessari per Anghiari. Un paese turistico non può permettersi di lasciare che le auto prendano il sopravvento sulle bellezze che il paese ci fornisce. Le nostre ambizioni però erano molte di più. In primis rendere il Comune veramente trasparente, portando i cittadini a conoscenza della reale situazione finanziaria delle casse comunali ed un territorio sano e controllato, che è più apprezzato e che rende migliore la vita dei suoi abitanti. Il punto di partenza per ottenere questo risultato sarebbe stata l’applicazione di un regolamento sui fitosanitari. Non dimentichiamoci poi della gestione dei rifiuti dove a nostro avviso si poteva e si può ancora fare molto”.
Il prossimo anno Anghiari tornerà alle urne per le amministrative. State già lavorando in questa ottica come Movimento 5 Stelle?
“L’esperienza da Consigliere Comunale è stata fin qui interessante e mi ha permesso di capire le dinamiche della macchina amministrativa. Ho affrontato questo periodo con curiosità ed entusiasmo cercando grazie all’aiuto di tutto il gruppo di portare un contributo positivo. Mi sono avvicinato alla politica grazie al Movimento 5 Stelle, in particolare per i suoi valori di onestà e trasparenza. Ho percepito dai cittadini che partecipavano e che partecipano che il solo interesse è il bene della comunità. Per questo se in futuro si creassero i presupposti per partecipare alla nuova tornata elettorale, certamente non mi tirerei indietro”.