L’impresa dell’Italia agli Europei raccontata da chi l’ha vissuta dal vivo. Tra i circa 6.000 tifosi azzurri che secondo le stime erano presenti ieri sera sugli spalti di Wembley c’era anche Martina Giulietti, 30enne di Sansepolcro che da sei anni vive in Inghilterra per lavoro. Attualmente infermiera presso il Guy’s Hospital di Londra, Martina ha seguito la finale al tempio del calcio assieme ad un’amica di Città di Castello e ai rispettivi fidanzati. Grazie ad alcune inquadrature sul pubblico da parte della regia di Sky Sport durante le fasi finali del match, molti amici e conoscenti del Borgo hanno riconosciuto la propria concittadina, con la quale di lì a pochi minuti avrebbero condiviso l’immensa gioia della vittoria ai calci di rigore.
“Dopo sei anni trascorsi qui a Londra era d’obbligo andare a supportare l’Italia – racconta – Col mio ragazzo Stefano avevamo già preso parte alla semifinale contro la Spagna ed era stata un’esperienza straordinaria. Oggi siamo felicissimi per questo trionfo che ci ha visto lottare e sudare fino alla fine. Due volte siamo stati a Wembley e due volte la Nazionale ha vinto ai rigori: una gioia che non dimenticheremo mai.”
Riguardo alle modalità con cui sia lei che i suoi amici sono entrati in possesso dei biglietti, Martina spiega che “era stata attivata una speciale categoria di biglietti ‘fan first’ appositamente indirizzati agli italiani residenti a Londra. Questo ci permetteva di poter accedere alla finale ad una cifra piuttosto ragionavole di 95 pounds. I biglietti sono esauriti nel giro di breve tempo e siamo stati oggettivamente molto fortunati.”
Sulle tensioni tra le tifoserie nel pre e post partita, infine, la nostra concittadina ci spiega che “A quanto ci risulta c’è stato qualche scontro a breve distanza dal fischio finale, con alcuni tifosi inglesi che avrebbero atteso gli italiani fuori dallo stadio. Noi ce ne siamo andati un po’ dopo, anche perché volevamo seguire tutta la cerimonia finale con la consegna della coppa e i giocatori della Nazionale che sono venuti a salutarci sotto la nostra curva. Quando siamo usciti noi la situazione era tutto sommato sotto controllo. Per quanto riguarda la mia personale esperienza, durante la serata ho incontrato persone molto gentili: ho fatto tantissime foto con fan inglesi, anche scambiandoci le bandiere.”