È Marisa Vagnetti la nuova presidente del Comitato Territoriale Uisp di Arezzo, associazione che coinvolge tante società e migliaia di sportivi in ambito amatoriale, da sempre in prima linea per la promozione dello sport per tutti e delle tematiche ad esso correlate, quali inclusione, antirazzismo e aggregazione. Il cambio al vertice è avvenuto dopo i due mandati consecutivi di Gino Ciofini e, così come sottolineato dalla nuova presidente nella nota ufficiale pubblicata proprio nel sito della Uisp Arezzo, rappresenta “un vero e proprio ponte tra passato e futuro”. Nel congresso, con Marisa Vagnetti. sono stati eletti altri 14 consiglieri, alcuni dei quali alla prima esperienza nel Comitato ed altri riconfermati. Il nuovo Consiglio sarà quindi composto da: Marisa Vagnetti, Gino Ciofini, Giovanni Ezechielli, Giorgio Fucini, Ilaria Ciofini, Romano Grotti, Barbara Taverni, Veronica Caroccia, Annunziata Gentile, Laura Gorini, Daniele Lapi, Paolo Norcini, Federico Fracassi, Daniele Vanni, Andrea Laurenzi. A circa un mese dalla sua elezione abbiamo fatto il punto sulle priorità e sulle linee guida del “nuovo corso” proprio con la presidente Marisa Vagnetti.
Quali prima di tutto le sue sensazioni a livello personale per questo nuovo e prestigioso incarico?
Quando mi è stato chiesto di dare la mia disponibilità per questo importante ruolo, in un primo momento sono rimasta un po’ dubbiosa per vari motivi, soprattutto per il maggior tempo che avrei dovuto concedere all’associazione togliendolo naturalmente alla famiglia, ma poi ho accettato di buon grado. Sono orgogliosa e spero di portare a termine il mio mandato al meglio.
La sua analisi sul complicato momento che a causa della pandemia sta vivendo il mondo dello sport a tutti i livelli, soprattutto in ambito amatoriale?
Il momento è veramente difficile e oggi è ancora più pesante perché questo lungo protrarsi della pandemia ci sta mettendo a dura prova. La nostra attività è legata ai rapporti tra le persone e mantenerli in questo periodo è particolarmente complesso, anche se le persone hanno tanta voglia di ricominciare. Pure noi non aspettiamo altro, quindi guardiamo al futuro con estrema positività e stiamo utilizzando questo tempo per pensare a nuove progettualità e ad organizzare la ripresa.
Difficile fare previsioni, ma secondo lei quando si potrà effettivamente pensare ad una ripartenza dello sport amatoriale e come è necessario agire per farsi trovare pronti a questo momento?
Naturalmente non è possibile fare previsioni. Ci dobbiamo attenere alle disposizioni ministeriali, ma credo che con la primavera inoltrata e l’avvicinarsi dell’estate si possa iniziare a proporre almeno alcune attività che è possibile fare all’aperto, mantenendo le distanze: penso ad esempio alle camminate, alla ginnastica, in parte anche al ciclismo e al podismo. Ci stiamo organizzando proprio per queste attività.
Quali sono i principali obiettivi e le linee guida che cercherà di portare avanti durante il suo mandato in un’associazione che ricordiamo coinvolge quasi 13000 tesserati contando tutte le discipline sportive?
Come ho riferito al Congresso cercheremo di continuare a curare il settore del calcio, del ciclismo e del podismo, che in questi anni si sono particolarmente ampliati, ma il mio proposito è quello di puntare sempre di più anche su altre attività come la pallavolo, la danza, l’equitazione, il pattinaggio. Mi piacerebbe poi sviluppare le camminate, normali o nordiche, che ci permettono di migliorare la nostra salute a tutte le età e di scoprire luoghi o percorsi bellissimi di cui il nostro territorio è ricco.
È un momento complesso anche per le varie associazioni affiliate alla UISP Arezzo. Come stanno vivendo questa delicata situazione le varie realtà?
Le società sono molto preoccupate ed hanno manifestato grosse difficoltà economiche. Il fatto di non poter fare cene o manifestazioni per finanziarsi è stato determinante. Speriamo di non perderle per strada e di ritrovarle tutte alla ripartenza. D’altro canto invece le sentiamo molto interessate e seguono con interesse le nostre comunicazioni riguardo le norme per una prossima ripresa. Le telefonate sono quotidiane. Inoltre ci siamo fatti promotori per divulgare le varie disposizioni che hanno dato la possibilità di richiedere i piccoli contributi di attività. Cerchiamo, nelle nostre possibilità, di stare vicini alle società e di supportarle in tutto.
Quanto è importante la crescita fatta registrare negli ultimi anni dallo sport al femminile?
È un dato particolarmente importante, segno che la parità di genere da tante parti osannata, forse nello sport più che altrove è veramente possibile. Poi il nostro Comitato ne è la dimostrazione dato che l’intera giuda è al femminile.
Sport, ma anche sociale, aggregazione e tanto altro. Quali le attività da voi portate avanti che riguardano questi aspetti?
Enorme è la fetta del sociale che la Uisp Arezzo è stata in grado, grazie ad una grande collaborazione con le Istituzioni Comunali, di portare avanti nel tempo. Ad esempio il servizio di attraversamento pedonale, il pony della solidarietà per aiuto alle persone anziane ed il pre e post scuola in atto nei presidi scolastici di nove scuole del territorio.