La Federazione Italiana Pallacanestro è stata tra le prime ad annullare definitivamente la stagione in corso a causa dell’emergenza Coronavirus e a dichiarare conclusi tutti i campionati. La decisione è stata tempestiva, ma ha ovviamente provocato un senso di legittima amarezza in quelle squadre che si trovavano in testa alla classifica. Tra queste anche la Dukes Basket Sansepolcro che, al momento dell’interruzione, occupava il 1° posto nel campionato di Promozione Toscana Girone A. Ne abbiamo parlato con Marco Cirignoni, dirigente della società biturgense che prima di tutto è un grande appassionato di basket. “Sono stato giocatore nelle giovanili dell’allora Endas Sansepolcro a cavallo degli anni ’70 ed ’80 e negli anni passati lontano dal mondo della palla a spicchi la passione è rimasta intatta, tanto che convinsi mio figlio Niccolò a scegliere il basket e che nel giro di due anni sono diventato dirigente. Faccio parte del Direttivo della Pallacanestro Sansepolcro dal 2007 anno in cui, assieme ad un gruppo di amici tra cui Michele Allegrini, decidemmo di prendere le redini del basket biturgense. Iniziammo cambiando il nome, dando vita alla Dukes Basket Sansepolcro (con il riferimento al Duca di Montefeltro di Piero della Francesca) e sostituendo i colori “storici” giallo-verde con il bianco-nero, per legarci in modo inequivocabile alla nostra città e ai colori presenti nel Gonfalone. In tutti questi anni il basket è rimasto soprattutto per me passione e divertimento”.
Come valuta la situazione attuale e cosa pensa della “fase 2”, quella di convivenza con il Coronavirus?
“C’è stata un po’ di confusione o perlomeno ci sono state troppe informazioni che hanno generato solo grandi pasticci: riaperture promesse o rimandate, ogni giorno informazioni più o meno corrette, più o meno di parte, hanno soltanto accresciuto il senso di incertezza che ci siamo trovati a vivere. Venivamo da una “fase 1” molto restrittiva, un’esperienza mai vissuta prima e quando i dati sono migliorati in tutti noi è nata la convinzione del “ce l’abbiamo fatta, ne siamo fuori”, quando invece la realtà dimostra ogni giorno che non è così”.
Come giudica la decisione della Federazione Italiana Pallacanestro di annullare la stagione in corso?
“La FIP si è mossa subito annullando tutti i campionati come se nulla fosse successo da ottobre a marzo. Se al momento sembrava una decisione affrettata, presa d’impeto sull’onda della prima reazione a caldo (che spesso risulta poi essere sbagliata), onestamente, dopo un paio di mesi e vedendo come le cose si stanno evolvendo, posso affermare che pare essere stata davvero la decisione giusta. Tanto è vero che anche altre Federazioni hanno seguito l’insegnamento e le decisioni del Presidente Petrucci annullando i campionati”.
La decisione ha penalizzato la Dukes Basket Sansepolcro, dato che occupavate al momento dello stop il 1° posto nel campionato di Promozione. Cosa pensa possa accadere con promozioni e retrocessioni?
“Appresa la decisione della Fip abbiamo gridato alla malasorte perché dopo diversi anni comunque buoni (in cui abbiamo perso un paio di semifinali play off), stavamo dominando il campionato con 16 gare vinte e 1 sola persa. La Serie D era alla portata e questo grazie a uno staff tecnico di valore “capitanato” da coach Mameli, una vera e propria certezza cui abbiamo affidato una squadra competitiva e di qualità. La speranza è riuscire a salire comunque di categoria tramite un ripescaggio. Non sarà come festeggiare sul parquet, ma siamo certi di essercelo meritato sul campo dove, fino al lockdown, avevamo davvero dominato”.
Parliamo un po’ della Dukes Basket Sansepolcro, realtà importante del territorio che conta al suo interno tanti tesserati accumunati dalla passione per la pallacanestro.
“Tre anni fa abbiamo festeggiato i primi sessanta di vita. Si tratta di una realtà ormai consolidata non solo per Sansepolcro ma, e lo dicono i numeri, una vera guida cestistica per l’intera Valtiberina. Abbiamo circa 220 iscritti dai pulcini (5-6 anni) fino al doppio gruppo amatoriale, contiamo 13 gruppi tra giovanili e senior con 12 squadre iscritte a campionati tra Toscana (dove è presente il 90% della nostra attività) ed Umbria. Abbiamo creato qualche anno fa un gruppo minibasket a Pieve Santo Stefano con bambini e bambine che stanno dimostrando attaccamento e passione verso il nostro sport”.
Senza nulla togliere alle altre realtà è giusto dire che il vero fiore all’occhiello a livello sociale prima che sportivo sono gli atleti della Dukes Basket Special Olympics?
“Certamente. Un progetto nato 5 anni fa tra la titubanza di molti, lo scetticismo generale ed i risolini dei tanti “tuttologi” che ambiscono a veder naufragare sempre tutto e che invece in questo primo lustro di vita si è dimostrato vincente fuori e dentro dal campo. Un team Dukes gestito dalla famiglia Magrini segue i nostri “Ragazzi Speciali” organizzando per loro, con l’aiuto delle famiglie e della Cooperativa Sean, molti eventi, sportivi e ludici. I nostri Ragazzi sono Campioni d’Italia in carica (titolo vinto a Montecatini nel 2018). Valenza sportiva ma anche umana, sociale, integrativa in cui tutti, a partire dai genitori, riconoscono un valore terapeutico enorme ed assolutamente tangibile. In un periodo in cui molti si riempiono la bocca con integrazione, uguaglianza, accettazione del “diverso”, la Squadra Special Dukes è la dimostrazione più vera che certi paletti si possono abbattere con volontà e passione anche attraverso lo sport”.
Siete stati protagonisti di varie iniziative di solidarietà e non solo. Ce le può brevemente raccontare?
“Siamo da sempre attenti al sociale e ci è sembrato naturale volgere la nostra esperienza verso qualcosa di utile organizzando una raccolta fondi per l’acquisto di uno ionizzatore che “pulirà” l’aria della Buonarroti, in cui ci alleniamo e dove fanno attività le scuole. Una raccolta fondi basata sulla distribuzione di mascherine “griffate” Dukes, donateci dalla ditta Ingram che ringraziamo, sul sostegno di Innerwheel di Sansepolcro e sull’aiuto di tanti amici. Abbiamo anche studiato un progetto denominato “Per ripartire Insieme” elaborato da coach Biggio con il contributo di G&P Cosmetics di Sansepolcro che da anni sostiene la nostra attività S.O. Lo abbiamo presentato al Comune per una ripartenza rapida che, appena avremo il via libera, sfocerà nel camp “DUKESTATE 2020”.
Già ufficiale la decisione di annullare il 12° Memorial Barbagli, immagino con tanto dispiacere…
“È stata una pugnalata al cuore perché è un appuntamento fisso per tante società anche straniere. Le ormai “solite” 60 squadre iscritte ci hanno fatto divenire uno dei 3 Tornei più belli d’Italia (fonte FIP) con presenze fisse in vallata di circa 1.500 unità tra chi pernotta e chi fa il pendolare. È certamente l’evento sportivo di maggior impatto per Sansepolcro con strutture ricettive e gastronomiche sold-out per tutto il weekend. Dover rinunciare all’incredibile allegria che si crea è davvero durissima. Speriamo di riuscire, con il solito indispensabile aiuto di uno staff favoloso, ad organizzare un mini-Barbagli in autunno in attesa dell’edizione 2021, nel centenario dalla nascita del prof. Pellico Barbagli”.
Quali conseguenze sportive e economiche lascerà l’emergenza nel basket e come si ripartirà secondo lei?
“Le conseguenze del Covid 19 si ripercuoteranno in tutti i campi del vivere quotidiano, sport compreso. Per ciò che ci riguarda avremo a budget spese “nuove” (per la sicurezza di tutti) e minori introiti, visto che tante attività che ci sostengono saranno in difficoltà. Dovremo ripensare l’attività mantenendo l’elevatissima qualità offerta, continuando a partecipare e organizzare eventi. Cercheremo di far divertire a prescindere da mascherine e distanze perché il basket deve essere gioia e amicizia, elementi fondamentali per la nostra società. Ai nostri atleti dico che stiamo lavorando intensamente per farci trovare pronti alla ripartenza e per essere, obiettivo principe, più preparati, più attenti e più forti di prima”.