Marcia della Pace Perugia-Assisi, tante le adesioni dal nostro territorio

Hanno formalizzato la propria presenza Valtiberina per la Pace, Insieme Possiamo, associazione Cultura della Pace, Anpi e Movimento 5 Stelle

La Marcia della Pace 2016. Foto Amelia Rossi (CC BY-SA 4.0)

Tante le adesioni in Valtiberina alla “Marcia straordinaria della Pace e della Fraternità” Perugia-Assisi in programma domani. Hanno formalizzato pubblicamente il proprio sostegno all’iniziativa la neocostituita associazione Valtiberina per la Pace, nata a margine delle manifestazioni svolte a marzo nel nostro territorio, il gruppo politico Insieme Possiamo, l’associazione Cultura della Pace, l’Anpi di Sansepolcro e il Movimento 5 Stelle di Sansepolcro e Anghiari. Non risultano invece pervenute adesioni da parte di amministrazioni pubbliche del territorio.

Per Insieme Possiamo “la guerra è sempre una follia e tutto deve essere fatto per cercare di fermarla subito. Armare le parti in causa e aumentare la spesa militare sono scelte sbagliate. Insieme Possiamo ha denunciato più volte la spirale iniziata nel 2014 e che ha portato allo scenario attuale. Gli accordi di Minsk, sicuramente migliorabili, dovevano essere la base di partenza per costruire un percorso di convivenza tra due etnie in un’area che ospita quasi sette milioni di abitanti. Oltre a Russia e Ucraina sono responsabili di questo disastro anche le politiche europee che non sono mai state finalizzate ad una concreta applicazione di quegli accordi e neppure in grado di tutelare gli interessi dei propri cittadini vittime, per ora fortunatamente solo sotto l’aspetto economico, della situazione in atto. Da stigmatizzare anche il modo di fare comunicazione nei paesi coinvolti come Russia ed Ucraina, ma anche in quelli europei dove prevale sempre una narrativa che parrebbe destinata a preparare la popolazione al peggio e di fatto facendo accettare le scelte impopolari che i governi stanno attuando verso il proprio costoso riarmo. Il tema del riarmo passa anche dalla nostra Toscana dove è necessario opporsi allo sciagurato progetto della nuova base militare di Coltano all’interno del parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli”.

Secondo il Movimento 5 Stelle è necessario smettere di “piegarsi alla logica della violenza e ragionare in termini amico contro nemico. La complessità dei nostri tempi, che in questo caso riguarda la politica internazionale, va affrontata seguendo i metodi del dialogo e dei negoziati: tutte le strade vanno percorse, per evitare l’esplosione di una crisi sociale e ambientale di dimensioni probabilmente impensabili. Riteniamo che adesso non ci sia obiettivo più importante di questo: come tutte le guerre, anche questa, ogni giorno che passa, sta diventando più disumana, e per questo va fermata subito”. Le compagini Cinquestelle dei due comuni colgono inoltre l’occasione per annunciare che “i nostri gruppi si riuniscono periodicamente nella sede di Anghiari, in Corso Giacomo Matteotti 70, per discutere di politica nazionale e locale, formulare proposte e capire anche come incidere attivamente nelle nostre comunità”.

Per gli organizzatori della marcia “ogni giorno che passa lo scontro s’innalza e la guerra diventa più disumana e cieca, distruggendo ogni residuo spazio di pace. Per questo ripetiamo che va fermata subito. Fermare la guerra vuol dire negoziare subito, con determinazione, su tutto: il cessate il fuoco, i corridoi umanitari, la fine della guerra, la sicurezza per tutti, il disarmo, il rispetto dei diritti umani di tutti, comprese le minoranze. Tutte le strade vanno percorse. Bisogna dialogare con tutti. È urgente l’apertura di un negoziato multilaterale serio, strutturato, concreto, onesto e coraggioso, sotto l’autorità delle Nazioni Unite. Il Segretario generale dell’Onu, i responsabili dell’Unione Europea e della politica internazionale lo devono fare ora! Guardando al presente ma anche al futuro. Per salvare la povera gente che è rimasta sotto le bombe. Per scongiurare la catastrofe atomica. Per impedire l’esplosione di una nuova devastante crisi sociale e ambientale. Non c’è obiettivo più importante!”

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