Nella fase iniziale del consiglio comunale di Sansepolcro, svoltosi ieri sera in modalità online, è stato affrontato il tema del marchio Buitoni, sollevato dalla consigliera Simona Bartolo. L’esponente del Gruppo misto ha chiesto di fare il punto riguardo alle prospettive del rapporto tra il marchio e il locale stabilimento produttivo. Come è noto, infatti, scade quest’anno la concessione da Nestlè a Newlat, proprietaria dello stabilimento. “Ho ricevuto sollecitazioni – ha detto Bartolo presentando l’interrogazione – da alcune persone che si sono rivolte a me perché purtroppo fino ad oggi non hanno trovato grande attenzione da parte delle altre forze politiche. C’è stata infatti l’impressione che più volte sia stato evitato di affrontare questo tema così delicato nei luoghi istituzionali preposti. L’atto che ho presentato non è un attacco a nessuno, ma serve a sapere come si sta evolvendo la situazione”, ha precisato, ringraziando al tempo stesso l’azienda “che continua a produrre e a mantenere posti di lavoro in Valtiberina”.
Il sindaco Mauro Cornioli, che riveste anche il ruolo di assessore alle attività produttive, ha premesso la richiesta “a tutti di avere un dialogo attento, perché stiamo parlando di una società quotata in borsa che in questo momento ha dinamiche in divenire e situazioni che, nella riservatezza di quelli che sono i contatti dell’amministrazione, non possono essere divulgate. Per non avere fraintendimenti – ha precisato Cornioli – ho scritto la risposta”. Ha quindi letto un testo che parte dal 1985, quando “si apre la storia recente dell’azienda, dello stabilimento e del marchio Buitoni”. Quando cioè “dopo anni di crisi la proprietà passa dalla famiglia al gruppo Cirio di Carlo De Benedetti. Successivamente, nel 1988 l’azienda viene acquistata da Nestlé. Dopo 20 anni di gestione diretta, Nestlé nel 2008 cede lo stabilimento al gruppo TMT di Angelo Mastrolia, oggi Newlat Food Spa. Quello fu il momento in cui le strade del marchio Buitoni e dello stabilimento di Sansepolcro si divisero e l’unico legame rimase quello della concessione del marchio per la produzione e la commercializzazione della pasta e dei prodotti da forno. Il contratto di concessione aveva una durata di 10 anni, fino al 31 dicembre 2018”, ha ricordato il sindaco, che è passato poi a ripercorrere i passaggi verificatisi durante la legislatura in corso: “Nel giugno 2016, all’inizio di questo mandato, vennero ripresi i rapporti con il gruppo Newlat, improntati al massimo rispetto e al dialogo – ha continuato a leggere il primo cittadino – Inoltre da parte dell’amministrazione comunale iniziò una serie di contatti riservati con Nestlé Group di Vevey, Nestlé italiana, Ministero dello sviluppo economico e Regione Toscana con l’obiettivo di prorogare la concessione del marchio al gruppo Newlat. Da parte sua – ha proseguito Cornioli – Newlat con proposte commerciali importanti concludeva l’accordo di proroga per tre anni fino al 31 dicembre 2021. Come amministrazione possiamo confermare che da parte del gruppo Newlat c’è stata e c’è la massima determinazione per trovare soluzioni positive per mantenere il marchio Buitoni legato allo stabilimento di Sansepolcro. Il rapporto identitario del marchio con Sansepolcro è stato affiancato negli ultimi mesi da un nuovo brand, Sansepolcro Factory, che lega fortemente alla nostra città la storia dello stabilimento. La società Newlat Food Spa dopo la quotazione in borsa ha proceduto a delle acquisizioni che la portano ad essere una delle più importanti società alimentari italiane. Nello stabilimento, il più grande del gruppo, e nel mercato sono stati effettuati investimenti significativi, a conferma dell’importanza e dell’interesse che la società ha per Sansepolcro”.
A seguire, il primo cittadino ha descritto la situazione occupazionale, spiegando che “lo stabilimento di Sansepolcro conta oggi circa 350 addetti, oltre che un indotto indiretto significativo”, e ha ricordato che “nel 2020 tutto il comparto alimentare ha mantenuto i livelli di fatturato e lo stabilimento di Sansepolcro ha incrementato le proprie produzioni. In questo momento – ha aggiunto – possiamo dire che fino ad oggi Newlat e l’amministrazione comunale hanno fatto tutto quello che era nelle proprie possibilità alla ricerca della soluzione migliore per la città. Ciò può essere confermato reciprocamente. Da parte dell’amministrazione comunale sono in corso contatti riservati a livello istituzionale”.
Nella successiva replica, Simona Bartolo ha spiegato che “era fondamentale effettuare questo passaggio ufficiale e sentire dalla voce del sindaco un’informativa al consiglio comunale. Mi chiedo – ha detto ancora – se sia il caso di poter allargare il dibattito alla città e se può essere presa in considerazione l’idea di una commissione attività produttive che si possa aprire anche ad interventi esterni e che possa dare spazio a tutti coloro che vogliono portare un contributo sull’argomento. Non si tratta infatti di un argomento qualsiasi, ma è la rappresentazione di quasi 200 anni di storia per Sansepolcro. Credo quindi – ha concluso la consigliera del Gruppo misto – che debba essere fatto il possibile per mantenere viva la speranza di continuare ad avere questo legame, anche per evitare in futuro il giudizio severo di chi ci chiederà se tutto quello che era possibile è stato fatto”.
Il sindaco ha quindi ripreso brevemente la parola per precisare che “più di questo non è possibile dire perché dovrei riferire temi di incontri riservati. Mi assumo delle responsabilità come sindaco, questo lo so, e quello che succederà lo diranno i posteri”. Sul tema della commissione attività produttive Cornioli ha specificato che “può essere fatta, ma rispetto a quello che ho detto non c’è altro da comunicare. La richiesta a tutti – ha infine ribadito – è quella di mantenere un dibattito che non arrechi problematiche al percorso”.