Il mondo dello sport dice addio ad uno dei suoi più acclamati campioni. La prematura scomparsa di Diego Armando Maradona, morto a soli 60 anni a causa di un arresto cardiorespiratorio, ha letteralmente sconvolto il movimento calcistico e non solo.
In queste ore si sprecano i tributi in memoria del fuoriclasse argentino provenienti dalla sua amata Napoli, dove si sta già valutando la possibilità di intitolargli lo stadio, ma anche da tutti gli altri posti del pianeta dove il “Dio del calcio” ha saputo lasciare un segno indelebile sia dentro che fuori il rettangolo di gioco.
L’incontro con gli Sbandieratori a Buenos Aires
Tra gli omaggi provenienti dalla Valtiberina, spicca senza dubbio quello degli Sbandieratori di Sansepolcro, che con Maradona hanno avuto il piacere di trascorrere una serata di festa nel 2007. “Ci trovavamo in Argentina per una tournée nelle città di Buenos Aires, Rosario e Cordoba – ci racconta il presidente del gruppo Giuseppe Del Barna – una sera, durante la nostra permanenza nella capitale, abbiamo preso parte alla festa di un club calcistico alla quale eravamo stati invitati. Qui abbiamo avuto il grande piacere di conoscere Diego, persona molto disponibile ed espansiva, con il quale ci siamo intrattenuti raccontando le nostre attività.”
Del Barna spiega come il campione “ricordasse bene gli sbandieratori, poiché aveva assistito alle esibizioni di alcuni gruppi storici durante i suoi anni in Italia, paragonando scherzosamente alcuni movimenti con la bandiera al palleggio con il pallone”. Un incontro informale, condito da un clima di grande allegria e spensieratezza, che si concluse con una foto ricordo e l’immancabile coro “Oh mama mama mama, Oh mama mama mama…”.
Un pezzo di Borgo nella maglia del D10S
Il legame tra Maradona e la Valtiberina è scritto anche nella maglia da gioco che più di tutte fa pensare al Pibe de Oro, quella del Napoli del primo scudetto, con in bella vista il logo Buitoni.
Una maglia, quella azzurra con il 10 di Maradona e il marchio dell’azienda di Sansepolcro, che a fine anni 80 avevano tantissimi bambini, in particolare nella nostra valle. Era infatti uno dei premi che si potevano ottenere raccogliendo i punti nei prodotti Buitoni, insieme al “pallone firmato Careca” e numerosi altri gadget dedicati al glorioso Napoli di quei tempi.
Proprio quest’anno, tra l’altro, la maglia del Napoli con lo sponsor Buitoni ha ottenuto il secondo posto nella graduatoria stilata dall’emittente internazionale Espn a proposito delle 101 maglie da calcio più belle di sempre.