La serie di interviste dedicate all’analisi della situazione politica locale ha oggi per protagonista Egildo Magrini. Il coordinatore di Articolo Uno, convalescente dopo una dura esperienza con il Covid, ha risposto telefonicamente alle domande di TeverePost sul tema dei preparativi in vista delle prossime elezioni amministrative.
Cosa è cambiato nel centrosinistra locale dopo la crisi di governo a livello nazionale?
Con la segretaria del Partito Democratico Chiara Andreini stiamo lavorando per organizzare un incontro e continuare a lavorare alla bozza di programma che avevamo messo in campo prima della crisi di governo. Purtroppo le uscite che ci sono state da parte di Italia Viva locale sono state molto brutte, ma per il resto c’è la volontà – ancora parliamo di volontà perché cose concrete non ci sono – di andare verso un progetto unitario delle forze del centrosinistra della città.
Con il Movimento 5 Stelle quali sono i rapporti?
Con il Movimento 5 Stelle aveva fatto un primo incontro il Partito Democratico, anche questo prima della crisi di governo, e si erano dichiarati disponibili a un percorso comune. Questa è una posizione che abbiamo anche a livello nazionale, dove riteniamo di dover mantenere unite le tre gambe del centrosinistra, che sono PD, Articolo Uno e Movimento 5 Stelle. Questo per andare verso una coalizione di centrosinistra che ha la porta aperta anche a Italia Viva, ma che non vogliamo allargare a forze e movimenti che non si riconoscono dentro un concetto di centrosinistra.
Da parte vostra ci sarebbe la disponibilità anche a recuperare forze dell’attuale maggioranza come Democratici per Cambiare e Insieme Possiamo?
Certo, al cento per cento. C’è la disponibilità a cercare tutti coloro che si richiamano alla sinistra, e in questo senso abbiamo contatti e abbiamo in cantiere incontri. C’è anzi la volontà di andare a stringere su questo aspetto prima di incontrare movimenti che non hanno caratteristiche partitiche.
Il capogruppo del PD Laurenzi ha lanciato l’idea delle primarie di coalizione, respinte però nettamente da Movimento 5 Stelle e Italia Viva. Articolo Uno che ne pensa?
Riuscire a trovare un candidato condiviso da tutti sarebbe l’ideale. Delle primarie ne faremmo volentieri a meno e quindi lavoreremo per cercare una soluzione univoca. Se poi dentro un progetto unitario il problema sarà quello di avere due o tre candidati, allora le primarie non saranno la fine del mondo.
Come valutare i movimenti nelle altre aree politiche, sempre in vista delle elezioni?
Il centrodestra viaggia con un vento in poppa che arriva da oltre le dinamiche locali, ma qui non vedo né grandi movimenti e neanche grandi personaggi che si stiano impegnando, perciò credo che dipenda da noi: se riusciamo a mettere insieme un centrosinistra unitario non partiamo battuti, anzi partiamo avvantaggiati. Riguardo all’area dell’attuale amministrazione, mi sembra un gruppo in smobilitazione, in cui alcuni stanno cercando soluzioni diverse e altri intendono ritirarsi a vita privata. Questo era prevedibile perché non c’è un vero progetto che li leghi assieme. All’interno ci sono persone che possono rientrare anche nel percorso del centrosinistra, mentre un progetto civico non lo vedo più possibile. Anzi, per il bene di Sansepolcro sarebbe bene che un progetto civico non si realizzasse mai più.
Quali saranno i principali temi della campagna elettorale?
Un esempio è il recupero dell’area ex Boninsegni, rispetto a cui ci sono paletti ben precisi che poi sono quelli inseriti dalla giunta Frullani, che individuò la previsione di un 20% di commerciale. Come Articolo Uno ribadiamo che va bene che il progetto vada avanti, ma chi ci mette le mani deve sapere che commerciale e produttivo devono essere realizzati contemporaneamente. Non facciamo in modo che vada avanti il commerciale e la parte produttiva resti un’area degradata, perché nel nostro piccolo territorio non possiamo più permetterci aree abbandonate e degradate. A questo proposito vorrei sottolineare che ci sono altre aree di proprietà privata in stato di abbandono, come frazione Giardino sotto la E45 o la zona dei Sassi Rossi: sono parti del territorio del nostro comune che non possiamo lasciare al degrado, e la prossima amministrazione dovrà concentrare la propria attenzione su questi aspetti.
Come Articolo Uno vi state occupando anche delle elezioni ad Anghiari?
Su invito del regionale abbiamo già preso contatti anche con Anghiari, dove però il progetto del Partito Democratico mi sembra un po’ più arretrato rispetto a Sansepolcro. Ad ogni modo ci siamo, abbiamo l’input a seguire le dinamiche, trovare nomi da inserire in lista e lavorare al programma.
Per concludere un commento sul nascente governo Draghi e sulla posizione di Articolo Uno.
La posizione che ha preso Articolo Uno è quella di mantenere insieme prima di tutto le forze che erano al centro del governo Conte, quindi Movimento 5 Stelle, PD e noi, poi vediamo. Abbiamo bisogno di un governo e dovremo dargli convintamente il via, ma non può trattarsi di una fiducia senza confini: se Draghi riuscirà ad essere una persona di equilibrio allora ben venga, se non garantirà questo troveremo il modo per prendere le dovute distanze.