L’Unione dei Comuni approva il preventivo, Romanelli: “Incrementare i servizi associati”

L'assessore: “Servono assunzioni per ragionare in ottica comprensoriale”. Il bilancio passa con l'astensione di Giunti e PD, Laurenzi apprezza il “cambio di passo metodologico”

Franco Dori e Alfredo Romanelli durante il consiglio dell'Unione di ieri sera

Il consiglio dell’Unione dei Comuni della Valtiberina si è riunito ieri sera in modalità mista: in presenza nella sede di via San Giuseppe a Sansepolcro i sindaci di Sestino e Monterchi Franco Dori e Alfredo Romanelli, rispettivamente presidente e assessore al bilancio dell’ente comprensoriale, mentre gli altri membri dell’assemblea erano collegati in videoconferenza.

Romanelli ha illustrato il bilancio preventivo dell’Unione, riassumendo le principali voci di entrata e soffermandosi in particolare sul Fondo unico, un contributo regionale che attualmente ammonta a 840.000 euro: “Questa è una partita molto importante – ha sottolineato il primo cittadino monterchiese – perché serve a mantenere l’ossatura dell’organizzazione dell’ente, quindi stipendi, costi generali e quant’altro. Sappiamo già che nel 2022 ci sarà una riduzione di circa 100.000 euro – ha detto – pertanto dovremo andare in Regione a perorare la causa del mantenimento del fondo agli stessi livelli attuali”.

L’assessore al bilancio ha poi evidenziato che “tutto quello che entra per il sociale viene speso totalmente per il sociale, un capitolo che molto spesso assorbe per esigenze impellenti anche contributi regionali che dovrebbero servire allo sviluppo di altri servizi associati. Tuttavia – ha detto ancora Romanelli – noi sindaci siamo tutti d’accordo sul fatto che questo ente debba non solo gestire quello che abbiamo, ma guardare in avanti e pensare di poter incrementare i servizi associati. Così avremmo la possibilità di distribuire meglio le risorse e di ottenerne di ulteriori”, ha spiegato.

“Già in questo bilancio abbiamo dato alcuni segnali in questo senso – ha proseguito Romanelli – come prevedere nelle spese correnti maggiori spese per il personale dipendente. Molti sono andati in pensione, c’è bisogno di creare personale nuovo per gestire al meglio le attività e di professionalità che ci permettano di ragionare in ottica comprensoriale. Nel bilancio abbiamo quindi già previsto 160.000 euro di maggiori impegni che ci dovrebbero consentire nel 2021 di incrementare il personale all’interno dell’ente. È una spesa di prospettiva, perché senza personale qualificato è oggettivamente difficile mandare avanti una macchina così complessa”.

“Ogni Comune – ha ammesso – ha le sue peculiarità e le sue difficoltà anche interne: nel momento in cui si parla di unione di servizi il personale dipendente dei vari Comuni si chiude a riccio, facendo qualche ostruzione che dal suo punto di vista è giustificabile, ma se pensiamo che questa sia la strada bisogna andare in fondo. Io credo che alternative non ce ne siano”, ha detto Romanelli: “Il mio Comune c’è, come credo molti altri – ha aggiunto – però non possiamo pensare di farlo più avanti, perché il tempo alla fine potrebbe non essere sufficiente. Bisogna cominciare domattina, a piccoli passi, e fare un programma che nel giro di un anno o due porti concretamente a trasferire altri servizi all’Unione”.

A seguire ha preso la parola Andrea Laurenzi del Partito Democratico, che ha aperto il proprio intervento ringraziando il presidente Dori: “Negli ultimi consigli eravamo stati costretti a una polemica aspra mentre con la nuova presidenza si nota un cambio di passo a livello metodologico”, ha detto, mostrando apprezzamento per il maggiore coinvolgimento riservato ai membri dell’assemblea. Il capogruppo del PD di Sansepolcro ha colto l’occasione per rilanciare una proposta di regolamento del consiglio dell’Unione che il gruppo democratico aveva presentato nei mesi scorsi: “In quel testo – ha ricordato Laurenzi – sono previste anche le commissioni, organismi che attualmente non abbiamo e che garantirebbero maggiore partecipazione e confronto”.

Nel merito del bilancio, Laurenzi ha annunciato l’astensione del gruppo del PD: “Vediamo delle note positive – ha detto – La relazione dell’assessore ci è piaciuta perché ha toccato tasti importanti e ha puntato sulla necessità di investire sull’Unione e di crederci un po’ di più. D’altra parte – ha detto – un avanzo presunto di un milione di euro, che in questi anni è sempre aumentato, fa venire dubbi sulla capacità che abbiamo di programmare. Il lato positivo è che ci sono risorse che dovrebbero portare almeno all’invarianza delle tariffe, invece sull’acqua a uso irriguo non è stato così”. In merito al sociale, Laurenzi ha sottolineato che “quest’anno tanti servizi sono stati fermati con il Covid, quindi sicuramente c’è stato un risparmio notevole. Non siamo però a conoscenza di servizi innovativi – ha detto – e questo ci fa pensare che sarebbe utile essere convocati proprio per ripensare l’offerta in questo senso”. Analogo invito al coinvolgimento è stato rivolto dall’esponente del PD per quanto riguarda il piano delle assunzioni.

Il commento di Laurenzi sulle tariffe dell’acqua ad uso irriguo si riferiva ad un punto votato dall’assemblea in apertura di seduta con la contrarietà del PD. Ad illustrare l’argomento era stata la dirigente Marida Brogialdi: “Per la prima volta è previsto un canone fisso di 38,20 euro a ettaro irrigato – aveva detto Brogialdi – la stessa cifra che l’Eaut preleva dall’Unione di Comuni. La tariffa oraria rimane invariata – aveva aggiunto – tranne quella per l’irrigazione dei giardini che ha un aumento di 4 centesimi”. Per questa ragione il bilancio non ha incassato il voto favorevole di Tonino Giunti. L’esponente biturgense di Forza Italia si è astenuto sostenendo che “il segno conta molto, anche un centesimo in questo momento è importante per la gente. Noi abbiamo i disagi della diga – ha affermato – e in più aumentiamo le tariffe perché lo vuole l’Eaut. Non scherziamo, su queste cose bisogna fare fronte comune”.

Tra gli altri punti all’ordine del giorno anche un’interrogazione presentata dallo stesso Giunti sul rapporto tra Unione e Consorzio di bonifica. Sul tema (che TeverePost aveva illustrato in questo articolo dello scorso luglio) il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri ha ribadito che la legge regionale affida al Consorzio la delega per il piano irriguo: “Circa due anni fa con un accordo con la Regione siamo riusciti a strappare una sorta di proroga per la gestione manutentiva fino al 2022. Io sono in scadenza di mandato – ha precisato Polcri – ma sta al presidente e agli altri assessori creare le condizioni per un accordo che permetta di lasciare l’attività ordinaria in capo all’Unione dei Comuni con una sorta di subdelega. Occorre fare un passaggio con l’assessore regionale Ciuoffo – ha aggiunto il primo cittadino di Anghiari – dopo che io lo avevo fatto con il suo predecessore Remaschi trovando terreno fertile”.

Nel corso della seduta il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli ha inoltre aggiornato sullo stato della proposta votata dai consigli comunali di Valtiberina e Casentino per il ripristino di distretti socio-sanitari autonomi (attualmente le due vallate sono accorpate tra loro e con il capoluogo Arezzo): “Tornare ai tre vecchi distretti è un’ipotesi che politicamente regge – ha detto – Da parte della Regione c’è disponibilità al dialogo e il presidente Giani si è espresso dicendo che potrebbe esserci la possibilità di farlo ancor prima degli Stati generali, quest’idea di ricognizione della sanità che dovrebbe avvenire nell’estate. Le date però sono tutte da verificare”, ha precisato Cornioli.

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