Luca Secondi: “Il mio programma punterà sui giovani, vero motore per il futuro”

Il candidato sindaco di Città di Castello presenta gli obiettivi del suo progetto amministrativo. “Bisogna essere concreti e operativi: è arrivato il momento di innovarsi e aprirsi verso la città”

Si candida a primo cittadino di Città di Castello l’attuale vicesindaco Luca Secondi, appoggiato da PD, PSI, Sinistra per Castello, Italia Viva e Azione. Dopo anni trascorsi in amministrazione Secondi si dice pronto a mettersi in gioco per il bene della città, con entusiasmo e voglia di fare. Fra i temi centrali del suo programma, sviluppo economico a favore delle nuove generazioni, cultura e vitalità dei territori con obiettivo puntato alla partecipazione attiva dei cittadini.

Da dove nasce la decisione di candidarsi a sindaco?

È un’idea che nasce dal mio percorso fatto all’interno dell’amministrazione comunale. Poter lavorare per la città è un aspetto che mi entusiasma, voglio mettermi a disposizione della cittadinanza. La mia candidatura ha trovato il consenso delle forze politiche del centrosinistra appartenenti all’attuale maggioranza che, ovviamente, ringrazio. Devo anche dire che ho sempre dato il mio benestare per un eventuale confronto tramite le primarie di coalizione perché ritengo importante che la legittimazione della figura del sindaco parta dagli stessi cittadini che votano. L’dea delle primarie, però, non è stata accolta dall’intero mondo del centrosinistra tanto che una parte ha deciso fare un percorso diverso. Io ho voluto mantenere con coerenza i miei ideali, ho portato avanti un percorso politico chiaro e trasparente e metto a disposizione della città un progetto di rinnovamento.

Quali sono le priorità per Città di Castello?

Mi piace sempre parlare di cose pratiche e concretamente realizzabili. I grandi temi di cui si sente spesso parlare come Recovery Fund o transizione ecologica vanno coniugati, con esempi chiari e specifici, alle esigenze e ai bisogni di Città di Castello. Scommetto molto sulle nuove generazioni, tanto che parlando di sviluppo economico voglio che questo passi attraverso i giovani. La mia proposta è offrire spazi gratuiti a ragazzi che abbiano idea di costruire qualcosa di innovativo tramite startup, con il piccolo vincolo di diventare poi società benefit, cioè società che mette a disposizione parte del proprio profitto per la comunità. Fra gli altri temi che mi stanno a cuore, sicuramente la cultura: la biblioteca comunale è un bellissimo edificio riqualificato dall’attuale amministrazione, ma l’ultimo piano deve essere ancora rimesso a posto. Ho intenzione di dar vita ad un caffè letterario per creare un nuovo spazio di aggregazione, espressione artistica e vita sociale. Vorrei, inoltre, affidare ad associazioni di giovani la gestione di alcuni spazi importanti della città, per esempio aree verdi, perché la collaborazione con i cittadini non deve esistere soltanto il giorno delle elezioni. Nel mio programma voglio anche inserire un altro progetto importante: come comune investire una quota per permettere alle famiglie meno abbienti di poter mandare il figlio a studiare all’estero.

C’è stata una rottura all’interno del centrosinistra, diviso in due coalizioni. Come mai questa separazione?

Le forze politiche di centrosinistra che attualmente si oppongono alla nostra coalizione sono state all’opposizione anche nella precedente amministrazione, tipo Castello cambia e Movimento 5 stelle. Io ho sempre sostenuto che le primarie potevano essere una soluzione e in caso di sconfitta io stesso sarei stato il primo a lavorare con il vincitore per supportare il progetto. Il mio programma punta molto sui giovani e sul ricambio generazionale, non so se questo è stato un elemento che ha messo un po’ di perplessità. Il mio unico interesse è parlare direttamente ai cittadini, spero che anche gli altri facciano lo stesso.

In vista di un possibile ballottaggio, esistono contatti con l’altra coalizione di centrosinistra per eventuali accordi?

Ovviamente punto alla vittoria, ma se ci sarà ballottaggio il mio invito è sempre quello di puntare allo spirito di unitarietà, non ho interesse nel denigrare i miei competitors.

In merito al lavoro dell’amministrazione uscente, secondo lei cosa ha funzionato e cosa meno?

Da un punto di vista amministrativo, abbiamo ottenuto ottimi risultati. Ad esempio, abbiamo riqualificato bellissimi spazi come la biblioteca comunale e piazza delle Tabacchine, area abbandonata da anni. I fondi che abbiamo ottenuto per l’edilizia scolastica permetteranno di portare avanti il più grande investimento in questo settore dal dopoguerra ad oggi, anche questo è stato un aspetto molto importante. Fra le cose sicuramente da migliorare, maggior coinvolgimento della popolazione sulle varie scelte e decisioni. La condivisione è principio fondamentale e ineludibile.

Pensando ad una possibile vittoria, ha già in mente la sua squadra di governo?

La mia squadra sarà un collettivo. Nel caso in cui vincessi, tutti saranno la squadra. Ho colto nelle liste rappresentanti di numerosi settori, dallo sport alla cultura alle imprese e grazie a loro avrò un quadro completo sulle diverse realtà e le loro esigenze. L’esecutivo sarà una questione legata al peso delle forze politiche della coalizione che avranno riscontro elettorale, dovrò essere rispettoso delle volontà degli elettori.

Manterrà le deleghe che ha ricoperto fino ad oggi o ha in mente un altro progetto?

Sarò una figura che delegherà molto, credo nella condivisione. Sarò più che altro una figura di coordinamento e di sintesi, accentrare tutto il lavoro in me sarebbe contraddittorio con il mio spirito e la mia idea.

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