L’avventura di Thomas Kroeckertskothen a Sansepolcro, così come la sua vita e la sua espressione artistica, è legata a doppio filo alla forte fede cristiana che lo anima. Arrivato in Italia nel 2004 come missionario evangelico, da ormai sei anni si è stabilito in Valtiberina. “Io e mia moglie Rebecca siamo qui a Sansepolcro grazie alla chiamata di Dio”, spiega Thomas: “Dopo aver studiato teologia, il Signore ci ha fatto capire che dovevamo andare all’estero. Per noi questo non è un lavoro, ma più uno stile di vita. All’inizio siamo arrivati a Perugia conoscendo solo parole come ‘cappuccino’ o ‘buongiorno’, così abbiamo fatto un tirocinio in una chiesa evangelica e studiato la lingua. Poi abbiamo collaborato per otto anni con una chiesa di Umbertide, insieme a una di Città di Castello. Alla fine nel 2015 era arrivato il momento di cambiare e la chiesa di Anghiari ci ha chiesto di collaborare con loro per dare una testimonianza della nostra fede qui al Borgo”.
A dire il vero, però. il primo impatto di Thomas con Sansepolcro non è stato dei migliori: “Quando siamo arrivati con la macchina pioveva, era freddo e c’era la nebbia. Abbiamo pensato che il posto non fosse un granché, ma chiedendo al Signore quale fosse la sua volontà e parlando con i nostri amici in Germania ci siamo convinti, e devo dire che abbiamo ormai stretto tanti nuovi rapporti e ci piace davvero tanto vivere qui”. Ormai, visitando il centro storico biturgense, è possibile ammirare i lavori di Thomas all’interno di negozi e locali: “La macchina me la porto sempre dietro, perché a volte capitano delle situazioni dove vale veramente la pena di fare una foto. Capita anche che qualcuno mi fermi e mi chieda di fotografarlo. C’è gente del Borgo che sui social ha immagini del profilo scattate da me”.
È proprio grazie al suo particolare occhio su Sansepolcro che Thomas è riuscito ad aggiudicarsi il terzo posto nell’edizione 2021 di Wiki Loves Monuments: “Il concorso richiede immagini di monumenti da tutto il mondo. Io ho mandato soprattutto foto della zona: Anghiari, Sansepolcro. Avevo questa foto del chiostro del Comune, inquadrato in maniera inusuale dal basso verso l’alto, e ho deciso di inviarla. Poi non ho più seguito la cosa, finché qualche settimana fa mi è arrivata una mail dagli organizzatori, dove era scritto che ero arrivato al terzo posto”, ricorda divertito Thomas. “Una sorpresa e una bella soddisfazione. Sansepolcro è la nostra seconda casa e mi faceva piacere farla conoscere di più nel mondo”.
La fotografia Kroeckertskothen l’ha imparata ad amare già in tenera età: “Mio padre faceva le foto e aveva una macchina. Sono sempre stato affascinato da questa tecnica, che permette di immortalare un momento e di poterlo rivivere. Ho iniziato a fotografare da bambino, quando ancora si usavano i rullini e lo spazio per l’attrezzatura non era mai abbastanza. Ora con il digitale è tutto più comodo e ci si può esprimere di più anche con la postproduzione”. La passione di Thomas per la fotografia è però esplosa al suo arrivo in Italia, e in particolar modo quando si è trasferito a Sansepolcro: “Per me è anche un modo ulteriore di esprimere la mia fede. Fotografare vuol dire scrivere con la luce. Senza luce è impossibile fare foto, così come senza luce la vita è impossibile. Nella sua parola Dio dice di essere la luce. A modo mio provo a incuriosire la gente, in modo che riesca a scoprire questa luce e non rimanga al buio”.
Contemplando il cielo nuvoloso, Thomas afferma scherzando: “Alcuni direbbero: quando piove, Thomas è felice perché fa le foto alle pozzanghere”. È infatti questo particolare tipo di soggetto che lo ha reso maggiormente conosciuto a Sansepolcro: “Quando l’acqua è ferma è come uno specchio e restituisce riflessi unici e sempre diversi. A volte mi devo contenere un pochino, perché troppe foto di pozzanghere potrebbero annoiare. Fotografo anche tante altre cose, ovviamente: soprattutto paesaggi e natura. Voglio sempre sperimentare e scoprire nuove tecniche. È bello vedere la realtà attraverso l’obbiettivo”.
Nel prossimo futuro Thomas ha in programma di replicare il successo che la sua mostra personale, Tesori nascosti del Borgo, ha riscosso quest’estate. Durante il periodo del lockdown, il fotografo si è dedicato a immortalare gli anfratti meno conosciuti di Sansepolcro, spesso ignoti anche agli stessi biturgensi. Da quell’esperienza è nata un’esposizione, visitata da oltre mille persone, e Kroeckertskothen è già al lavoro per realizzarne una seconda edizione.