a cura di Meri Torelli
Prime giornate primaverili, voglia di uscire e di natura. Le nostre ricette non sempre sono elaborate o richiedono tempo sopra i fornelli, ci sono piatti che rispettano la tradizione ma con ingredienti semplici, spesso anche a chilometro zero. Forse siamo un po’ in anticipo sulle colture locali, ed i nostri orti non sono ancora in grado di fornirci tutto quel ben di Dio che troveremo nei mesi a seguire. L’amica Anna Maria Santinelli, ci ha inviato un’altra ricetta del suo Blog di cucina seguitissimo, ed è forse un pensiero positivo, la proposta di un piatto che si può gustare al fresco in un bel prato o sotto l’ombrellone.
Ingredienti
- fagiolini freschi gialli e verdi
- patate
- tonno sott’olio
- limone
- olio evo
- pomodori ciliegini
- basilico qb.
- capperi qb.
- sale qb
- pepe qb.
Preparazione
Mondare e lavare i fagiolini.
Lessare sia le patate con la buccia ben lavate, che i fagiolini bianchi e gialli.
(le patate devono rimanere ben compatte)
Quando si sono raffreddati ambedue; pelare le patate e farle a cubetti poi tagliare i
fagiolini a piccoli pezzetti
In una ciotola cupa mettere: il tonno sgocciolato schiacciandolo con una forchetta, una spruzzata di limone e un filo di olio, i pomodori ciliegini fatti a pezzetti, il basilico tritato fino, una manciata di capperi ben strizzati.
Condire con olio, un pizzico di sale e di pepe mescolando molto bene.
Prima di presentare il piatto in tavola lo decorate con uova sode fatte a spicchio.
Chi preferisce un gusto più deciso può aggiungere dei pezzetti d’acciuga sott’olio e olive dimezzate.
Potete usare pomodori di qualsiasi genere; l’importante che siano rossi.
Potete aggiungere anche l’insalata tagliata finemente.
Se non gradite il basilico usare il prezzemolo.
Ais Delegazione di Arezzo – Gruppo operativo Valtiberina Toscana consigliano
a cura di Antonella Greco
Finalmente arriva il sole, dopo un lungo inverno che ha messo a dura prova i nostri nervi. Si sente nell’aria il profumo dell’erba tagliata, dei fiori di pesco e passeggiando nei boschi, “il Maggio” ci ricorda come ogni anno, di cominciare a pensare al cambio di stagione degli armadi. Un tavolo all’aperto, una tovaglia a quadri colorati. Bambini che corrono spensierati e adulti che si accapigliano per la politica o la squadra di calcio del cuore. Ecco lo scenario giusto per tirare fuori la zuppiera dell’insalatona che già a guardarla fa venire l’acquolina in bocca. E quale vino ci porta via i pensieri facendoci sognare l’estate, il sole, il caldo? Il vino che vi consigliamo di abbinare alla ricetta di oggi, è proprio un Etna Bianco Doc, con il suo spiccato profumo di salsedine e lava che eredita dai terreni da cui proviene, e cioè dalle zone che circondano il vulcano più alto d’Europa. Ottenuto con l’assemblaggio di Carricante, Catarratto e altri vitigni a bacca bianca nn aromatici ( Inzolia, Minnella,Trebbiano), ha un colore giallo paglierino talvolta con riflessi dorati, è fresco, sapido ed armonico. Profuma di gelsomino e di frutta a pasta bianca come la pesca, con note agrumate di limone e cedro.
Se cenate in cortile, tenetelo in un secchiello con del ghiaccio. Se nn lo avete, va bene anche la pentola che usate per cuocere la pasta, purchè sia abbastanza alta per contenere tutta la bottiglia. Aggiungete un po’ di acqua ai cubetti di ghiaccio e una manciatina di sale. L’acqua occorre per distribuire il fresco sull’intera superficie della bottiglia in modo uniforme e nn solo dove tocca il cubetto, il sale occorre per aiutare il ghiaccio a sciogliersi un pochino.
“Nunc est bibendum!”
I consigli di Augusto Tocci
Fagiolini – Sono i baccelletti del fagiolo, che vengono raccolti prima della maturazione, con i semi ancora molto piccoli. Ne esistono di tre varietà. La più diffusa è quella verde, ma ce ne sono anche gialle e, meno comune, violacee.
Scegliamo bene – Innanzitutto, bisogna controllare che il baccello sia integro e rigido, e il colore intenso. Se lo spezziamo, deve rompersi di netto e produrre uno scrocchio. È bene tenere presente che i migliori, e più teneri, sono quelli senza filamenti laterali .
Pulizia e conservazione – Basta spuntarne le estremità con un coltello, o anche usando le mani, ed eliminare i filamenti. Un passaggio sotto l’acqua e poi possiamo conservarli in frigo per due o tre giorni, in un sacchetto di plastica. Da cotti, sono buoni per 48 ore, riponendoli coperti nel frigorifero. Se vogliamo surgelarli, diamogli prima una sbollentata di un paio di minuti.
Le proprietà – Contengono tanta vitamina A e C e sono anche ricchi di fibre e Sali minerali, specialmente il potassio.