Linda Hayford: “Processing”, la costante trasformazione dell’individuo

Per Kilowatt festival è andata in scena la prima nazionale domenica 18 luglio al teatro alla misericordia. L’energia della danza e dell’improvvisazione raccontano le metamorfosi del corpo

Linda Hayford è conosciuta nel mondo come l’ambasciatrice del popping, stile di danza di strada nato negli anni ’70 in California, un linguaggio artistico che si è sviluppato nel tempo grazie alla contaminazione di stili e generi diversi. La sua ricerca si concentra sulla metamorfosi del corpo e dell’anima, spiegati e raccontati da movimenti versatili, improvvisati e sinuosi. La sua danza è energica e poliedrica, è continua ricerca e sperimentazione, si concentra sui temi ricorrenti della trasformazione e  del cambiamento instabile e brutale.  Per ogni singolo individuo, la metamorfosi rappresenta vita e complessità, rinascita e distacco da una forma ormai perduta, ma che nel tempo lascia segni indelebili sulla pelle e sullo spirito.

Ogni singola fase della vita, ogni era, ogni istante rappresenta un’epoca a sé stante, unica e irripetibile, degna di essere raccontata nei minimi dettagli attraverso movimenti capaci di far vivere l’essenza della vita, anche quella più cruda e vacillante. Improvvisazione ed estro sono nucleo centrale dell’arte e delle performance di Linda che, assieme a Marina De Remedios, con Processing  è riuscita a descrivere alla perfezione le difficoltà di cambiamenti costanti nei processi vitali di ogni uomo. Le movenze delle due artiste conquistano l’intero spazio scenico, privo di qualsiasi oggetto che possa distogliere l’attenzione dello spettatore dalla bellezza e dall’energia dei loro corpi forti, ma allo stesso tempo morbidi. I loro movimenti accompagnano la trasformazione di un corpo che abbandona la forma originale, agevolando il transito verso una nuova configurazione, un ulteriore step dell’esistenza umana.

Processing non è la performance finale, ma è un “work in progress” di Recovering, concepito come elaborazione e recupero del corpo da un dramma mentale, fisico ed emotivo. Processing vuole raccontare i vari step della vita e dell’animo umano rispetto alle emozioni, esplorando le diverse fasi della loro costate evoluzione. Performance complessa, ma ipnotica. Il racconto eccellente della metamorfosi dell’esistenza e dell’animo umano che, passo dopo passo, abbandona il vecchio per accogliere un nuovo processo vitale.

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