Riceviamo e pubblichiamo il resoconto della coalizione “La Città di Tutti” sull’incontro sul tema del welfare che ha visto Andrea Laurenzi confrontarsi con l’assessore regionale Serena Spinelli e rappresentanti di realtà associazionistiche e del terziario:
Ieri sera, nella Sala del Consiglio Comunale di Sansepolcro, si è tenuto l’evento “Coprogettazione: percorsi di inclusione e innovazione sociale.” Il periodo storico che stiamo attraversando ci ha fatto capire per l’ennesima volta che la collaborazione, il sostegno dei soggetti più fragili e il senso di comunanza che ci deve unire sono capisaldi su cui poter costruire il nostro vivere collettivo. In questo senso, la sinergia tra l’amministrazione comunale, il mondo delle cooperative e il terzo settore in generale rappresenta un cardine fondamentale attorno al quale organizzare una città in grado di vivere, pensare e agire come una comunità unita, sia nelle sue dinamiche interne che nei rapporti col resto della Valtiberina e oltre.
Andrea Laurenzi ha discusso del tema con Serena Spinelli, Assessore Regionale alle politiche sociali, all’edilizia residenziale pubblica e alla cooperazione internazionale; e con Alberto Grilli e Francesco Fragola, di Confcooperative-Federsolidarietà Toscana. All’incontro hanno inoltre presenziato molti rappresentanti di associazioni e realtà che ogni giorno lavorano nell’ambito del sociale, della salute e della tutela dei più deboli, i quali hanno potuto raccontare le proprie esperienze e proporre le loro idee per creare una comunità più coesa e migliorare le condizioni di vita di tutti.
“Questo è un tema centrale nel nostro percorso.” Ha detto in apertura Andrea Laurenzi. “Un percorso presentato attraverso dieci argomenti poi articolati in azioni concrete, che toccano la vita del cittadino nel quotidiano, ma anche nella prospettiva del lungo termine. La nostra idea di diventare “città” potrebbe sembrare una provocazione, ma così non è. La città è fatta di apertura, di connessioni e di dialogo. Dobbiamo farlo tra noi cittadini, ma anche aprirci a esperienze diverse che possano contribuire farci crescere. Il sociale va pensato in termini diversi: non una gestione fatta a canne d’organo, ma una realtà dove il terzo settore e il mondo dell’associazionismo lavorano e progettano insieme. La nostra valle in questo senso è ancora in rincorsa.” Bisognerà quindi decidere se iniziare a scommettere davvero in una realtà come l’Unione dei Comuni, realtà che è andata ormai a spegnersi, o se invece fare un passo indietro e scegliere altre vie. Un discorso similare può essere fatto anche in rapporto con la ASL. Negli ultimi anni il territorio è stato fortemente depotenziato: il numero degli assistenti sociali ha subito un crollo, manca un neuropsichiatra infantile stabile e un logopedista, il personale infermieristico è in sofferenza. Con la Regione dovremo quindi lavorare perché le zone come Sansepolcro, divenute marginali, tornino ad essere centrali.
Il candidato sindaco ha quindi lasciato la parola agli ospiti. La prima a parlare è stata l’Assessore Serena Spinelli. “Dobbiamo avere la capacità di stabilire qual è il nostro piano di salute, in quell’accezione in cui la salute non è solo la sanità, ma una realtà in cui si pensa a completo benessere fisico, psichico e sociale. Per far questo dobbiamo dare alle persone la possibilità di vivere in comunità coese e inclusive. Questo lo si fa capendo i bisogni anche al di sopra del proprio Comune. Solo partendo dal Comune e mettendo in condivisione quella visione complessiva si può capire quali sono le risposte e come darle. Solo i sindaci, insieme alle aziende, possono mettere in campo questa capacità, che significa avere una visione del proprio territorio, saperne analizzare i bisogni e saper organizzare le risposte. La sfida è prendere in carico le persone a 360°, dandogli modo di rispondere al loro disagio. Tutto questo non si può fare però se nel territorio non ci sono figure professionali adeguate. L’inclusione sociale è un concetto grande e noi dobbiamo riuscire a non frammentare le risposte e i percorsi alle persone.”
È quindi intervenuto Alberto Grilli. “Progettare vuol dire dare risposte ai bisogni che ogni comunità porta. Gli ambiti in cui possiamo utilizzare lo strumento della progettazione sono molteplici: welfare, istruzione, ambiente, cultura, turismo, sviluppo locale. Gli strumenti normativi per dare risposte semplici a problemi complessi ci sono. Bisogna però poi saperli utilizzare pienamente. Se da una parte ci deve essere uno sforzo delle amministrazioni, ce ne deve essere uno anche da parte nostra. Il terzo settore deve essere maturo per poter cogliere le opportunità che gli si presentano. La realtà cooperativa ben radicata può essere una sentinella che un sindaco potrebbe non avere, aiutando quest’ultimo a calibrare le risposte a bisogni specifici di cui va a beneficiare tutta la comunità. Non vogliamo essere semplici gestori.”
“Abbiamo delle regole e dobbiamo solo farle applicare” ha dichiarato infine Francesco Fragola. “Non si era ancora visto un candidato sindaco che nel suo programma si spingesse a parlare di temi così ostici. Bisogna avere il coraggio di prendere scelte fondamentali per mantenere la coesione nelle nostre comunità e per riuscire a rispondere ai bisogni dei cittadini. Dobbiamo smettere di essere succubi di chi semplifica, ma avere invece il coraggio di farci carico di scelte forti.”