Prima di venire sostituito dalla chitarra sul finire degli anni 60, lo strumento solista per eccellenza nei brani di musicali incisi su disco e di conseguenza riprodotti anche dalle orchestre da ballo era il sassofono. Strumento passato dai complessi di musica leggera dei 50/60 a quelli di “liscio” romagnolo dei 70, tornato in auge negli anni 80 in tanti brani di solisti e gruppi pop del periodo, sempre comunque, in ogni epoca, apportatore di allegria e coinvolgimento, caratteristiche peculiari di chi si dedica a questo strumento, almeno in abito orchestrale. Non mi è mai capitato di vedere un sassofonista triste. Tantomeno Lido Selvi.
Lido Selvi, per tutti Lido Sax
A Sansepolcro se si dice ‘sax’ la figura che salta subito alla mente è Lido. Non c’è avvenimento che prevede musica che non lo veda presente e protagonista. Col tempo Lido Selvi col suo strumento è diventato la colonna sonora inconfondibile e imprescindibile per il divertimento e l’allegria di ogni manifestazione sia essa conviviale, di piazza, o una serata di ballo. Scherzando lui dice di sentirsi ormai il più anziano fra gli orchestrali della città pierfrancescana. Probabilmente ha ragione perché è in attività da 60 anni ma, avendo iniziato molto giovane è ancora saldamente sulla breccia.
E molto giovane nel 1961 Lido si presentò al maestro Baldelli per suonare nella banda cittadina e sapete com’è in queste organizzazioni!? I più giovani che entrano in banda sono destinati a suonare il clarinetto e questo è quel che accadde a Lido appena mise piede nei locali della filarmonica, ma il giovane fu attirato fin da subito dal sassofono perché nella banda c’era chi suonava quello strumento e a lui quel suono piaceva più di ogni altro . Ce n’era uno di sax, un tenore, vecchio e inutilizzato nella sede e lui ogni volta che poteva provava a soffiarci dentro. Tanto fece che un anno dopo il maestro si convinse ad insegnargli le varie posizioni dello strumento anche se in banda continuò a fargli suonare il clarinetto. In poco tempo riuscì ad eseguire una ventina di brani così si senti in grado di formare il suo primo complesso chiamato “Blues”, composto, oltre che da lui, da fisarmonicista, contrabbassista e batterista. Con solo quella ventina di pezzi in repertorio il gruppo iniziò a tenere serate nei dintorni di Sansepolcro e nelle località vicine:” Facemmo serate a Gricignano, alla Montagna,a San Leo di Anghiari, a Pieve Santo Stefano, a Montalone, a Chiusi della Verna fino a Chitignano”, ricorda oggi Lido con un pizzico di autoironia e al tempo stesso di nostalgia “Di Chitignano ho ricordi meravigliosi” prosegue “A mezzanotte gli organizzatori ci offrirono le lasagne al forno che lassù chiavano pasticcio, roba mai vista da noi, così rinfrancati tirammo avanti il veglione fino alle 4 di mattina. Per raggiungere la località dovemmo noleggiare il furgone per noi e per gli strumenti dal Bastianoni, noi non avevamo neppure la patente”
Una serata cambia la vita
Ben presto, notate le sue capacità Lido fu chiamato da Filippo Corsi di Città di Castello (che in seguito sarà uno dei fondatori del mitico gruppo “Gli Angeli Neri”) che insieme a lui formò un complesso con Mario Bonini, Goffredo Piccinelli, Fabio Manganelli e di un trombettiste di S. Giustino “del quale” dice “purtroppo non ricordo il nome” per accompagnare i cantanti che si esibivano al teatro degli Illuminati della località tifernate. Ricorda che la serata in questione aveva per titolo (di buon auspicio?) “La Ciità Morta”. Si deve considerare che allora non esistevano basi preregistrate. I cantanti più famosi avevano la loro orchestra d’accompagnamento, per esempio Edoardo Vianello aveva i Flippers, con un giovane Lucio Dalla, Celentano i Ribelli e così via. I cantanti meno noti e quelli alle prime armi (allora non c’era centro che non avesse la sua gara canora) dovevano affidarsi al gruppo che nel corso della serata forniva a tutti, canzone dopo canzone, la base musicale dal vivo. Alla fine delle varie esibizioni da loro accompagnate stando in basso, nella buca dell’orchestra, un noto giornalista locale, (e credo tra gli organizzatori della serata) Sergio Pelosi, firma storica del quotidiano La Nazione, abbordò il giovane sassofonista riempiendolo di complimenti e dicendogli che lo avrebbe segnalato a Pinuccio. “Pinuccio chi?” chiese Lido. Pinuccio, al secolo Giuseppe Blasi è stato una figura caratteristica e carismatica della musica leggera umbra, in particolare tifernate, degli anni 60/70. Ai tempi raccontati da Lido il suo gruppo si chiamava “Pinuccio e i Moritat” e quella volta lui e il suo complesso erano l’attrazione della serata. Si presentarono sul palco con una formazione allargata a due voci femminili per i cori. Ricorda Lido: “Sentendoli suonare, mi passò un brivido lungo la schiena per quanto erano bravi”. Prima dell’esibizione di Pinuccio e della sua orchestra spettacolo, il giornalista fece salire il gruppo del sassofonista sul palco e loro eseguirono alcuni brani fra i quali quello che è tutt’oggi uno dei cavalli di battaglia di Lido, cioè “Tequila”, pezzi che ottennero molto successo “Malgrado” continua a raccontare “fossimo saliti sul palco pieni di paura gli applausi convinti del pubblico ci rinfrancarono facendoci sentire ripagati immediatamente. Conservo ancora, oltre al ricordo, la locandina di quella serata come un cimelio”
Al termine della serata Pinuccio invitò Lido ad unirsi al suo gruppo, colpito dalla sua qualità interpretativa e cosciente del fatto di non avere un sassofonista in formazione. La risposta di Lido si fece attendere solo poche ore e da quel momento per sette anni ha fatto parte di questa orchestra chiamata ad esibirsi in ogni zona d’Italia, a volte accompagnando cantanti di grido: da Gianni Morandi a Don Backy, da Little Tony a Rosanna Fratello ed in una occasione a Montepulciano, in occasione della manifestazione “Il Grifo d’Oro”, ha avuto la soddisfazione di suonare per Federico Fellini e Lauretta Masina, presenti in sala..
Memorabili in quel periodo (ma anche nei successivi) sono stati i veglioni rionali a Città di Castello, al teatro degli Illuminati. In quelle occasioni gli orchestrali iniziavano a suonare presto, verso le nove di sera il teatro era già pieno, con le famiglie sistemate nei vari palchi che spesso si portavano le vettovaglie da casa e terminavano all’alba del giorno successivo. Lido ricorda che sia all’inizio di ogni blocco di brani, che alla fine, prima del cosiddetto “riposino”, l’orchestra doveva intonare l’inno del rione, un autentico “marchio di fabbrica” della serata.
L’esperienza di Lido con i Moritat terminò nel 1970 ma negli anni 80 l’orchestra, anche con nuovi componenti, si ricostituì a volte proprio in occasione di quei veglioni rionali per i quali erano molto richiesti. Purtroppo in una di queste interminabili serate Pinuccio,si presentò completamente afono e, ricorda Lido “al canto fu sostituito dal compianto Mario “Mariolino” Guidobaldi, trombettista, presente pure lui quella sera in orchestra che però conosceva solo una decina di canzoni così quasi tutto il peso della lunghissima serata cadde su di noi strumentisti, una faticaccia ma che bei ricordi”.
All’interno della formazione dei Moritat Lido ha fatto coppia, nella sezione fiati, col maestro Galliano Cerrini, trombettista di Umbertide, direttore della locale filarmonica, una collaborazione continuata poi in altre formazioni successive che li ha visti suonare insieme per 40 anni.
Nuova formazione, nuovo locale
“Nel settembre del 1970”, continua a ricordare il sassofonista,” insieme a Galliano Cerrini e con nuovi compagni, Alberto Tavernelli alla batteria, Gualtiero “Zipi” Zanchi chitarrista, Domenico Lozzi alle tastiere, Enzo Galvani al basso e Loris Montalti voce solista formammo i “Soul Men” e fummo ingaggiati con contratto continuato da ottobre 70 a maggio 71 dallo Scorpione a Sansepolcro. Fummo noi ad inaugurare il locale e 40 anni dopo, il 10 novembre 2010, ricreammo il gruppo per una indimenticabile reunion di festeggiamenti nello stesso locale”.
In estate i Soul Men erano in giro per locali tra il Valdarno e Firenze. Purtroppo non durò molto perché solo due anni dopo il gruppo si sciolse e Lido,sempre in compagnia di Galliano, senza perdersi d’animo, formo subito un nuovo complesso: “La Vibrocementi” che oltre loro due comprendeva Franco Verini alla voce, Maurizio Montanari alle tastiere, Mario Brazzini al basso di cui successivamente prese il posto Aramis Carlini, Giovanni “Brigo” Bregolisse alla batteria poi sostituito da Paolo Trombi, formazione con la quale si esibì in tutta la Toscana e in Umbria per 7 anni. Di quel periodo fra le curiosità ricorda la difficoltà per portare sul posto dove si svolgeva la serata l’organo Hammond di Maurizio Montanari (scomparso da poco così come Paolo Trombi) strumento ingombrante e pesantissimo che metteva a dura prova i muscoli degli orchestrali sia prima che al termine della loro esibizione.
Live integrale, che nostalgia!
Ricordando quei tempi Lido sottolinea come allora fosse tutto in diretta, live, senza supporto di basi preregistrate. “Quando c’era il Festiva di Sanremo ai tempi dei Moritat” racconta ancora ”noi ci trovavamo la mattina appresso per impostare i brani più significativi, in genere la canzone vincitrice e le altre meglio classificate, così alla sera eravamo in grado di proporle immediatamente”. Come abbia fatto per tanti anni a conciliare questi autentici tour de force con il suo lavoro d’ufficio resta un mistero ma il fatto è che è sempre riuscito a fare bene entrambe le cose.
Dopo un’ apparente pausa è entrato nell’orchestra “Eterna Leggenda”dove è rimasto dal 1983 al 2001 e subito dopo altro lungo set dal 2002 al 2014 con l’Orchestra “Giancarlo Angelini” di Gubbio. Da quest’ultima data a tutt’oggi Lido fa parte dell’orchestra “Luca e gli Amici” che tiene serate fra Toscana ed Umbria. Una delle attività musicali che più lo interessano è la registrazione di cd con le sue interpretazioni al sax di brani di ogni genere. Finora ne ha realizzati otto e, dice: “tengo moltissimo al numero sette perché è quello che ho inciso per festeggiare i miei 50 anni di attività”
A parte i suoi impegni con l’orchestra, Lido è presente, a richiesta (ed è molto richiesto) a manifestazioni di ogni tipo. Ha così avuto modo di presenziare col suo strumento a momenti conviviali con personaggi della Tv: Valeria Marini, Gigi e Andrea; Daniela Poggi fra gli altri. Il modo che ha di suonare lo strumento, coinvolgente e rilassato, riflette il suo carattere sempre pronto a dare una mano a chi chiede il suo aiuto e a sdrammatizzare ogni situazione. Nella musica come nella vita una autentica colonna, sonora e umana.