Le zucchine alla parmigiana

Una nuova ricetta a cura dell'associazione Le Centopelli con i contributi di AIS e Augusto Tocci

di Meri Torelli

Con i primi freddi si torna volentieri ad accendere il forno. Cosa c’è di meglio che un piatto a base di verdure, ma che può essere sia un  piatto unico che un gustoso contorno? La nostra amica Angela Nocentini torna con una variante alla classica Parmigiana di Melanzane, utilizzando in questo caso le zucchine, prodotto dai mille impieghi e sempre con risultati ottimi.

Ingredienti

Procedimento

Il Ragù:  fare appassire gli odori nell’olio , aggiungere la salsiccia e quando è rosolata aggiungere il pomodoro, il sale, il pepe e terminare la cottura.

Besciamella: sciogliere il burro in un pentolino, aggiungere la farina ed amalgamare. Versiamo poi il latte tiepido, il sale , il pepe e la noce moscata. Girare di continuo fino al termine della cottura.

Mettere nel fondo di una pirofila un po’ di besciamella e ragù e fare uno strato con le fette di zucchine.

Condire con il ragù e la besciamella, fare più strati fino all’esaurimento degli ingredienti.

Infornare a 180°  per circa 20 minuti  fin quando non si sarà formata una bella crosticina in superfice.

Ais Delegazione di Arezzo – Gruppo operativo Valtiberina Toscana consigliano

a cura di Antonella Greco

Il vitigno di cui parleremo oggi ha una storia particolare. Ha origini senz’altro greche e si racconta che Annibale usasse il vino prodotto, per rinvigorire il suo esercito (cavalli compresi), durante l’assedio a Roma. Ma la vicenda che lo riguarda maggiormente, è legata al suo nome. Tutto cominciò quando i Medici portarono in territorio abruzzese un clone del Sangiovese grosso (quello utilizzato per produrre il Brunello), per applicare le tecniche di coltura toscana in quel territorio. Da quel momento è nata una diatriba sull’utilizzo del nome Montepulciano, conteso dai senesi abitanti nel comune omonimo e dagli abruzzesi stessi, che così hanno chiamato quel vitigno.

Tra i due vitigni la differenza sostanziale è che il Montepulciano d’Abruzzo, a differenza del Prugnolo Gentile senese, ha una maturazione tardiva e così dà vita a vini ricchi di antociani, longevi e strutturati. La zona più vocata, viene considerato il Teramano.

Il colore del Montepulciano d’Abruzzo è un rosso rubino con una tendenza al viola, si caratterizza per un bouquet di fiori e frutti. Tra i frutti si riconosce la prugna matura, la marasca, i frutti rossi, la ciliegia anch’essa matura. Ha una nota pepata sul finale.

“Nunc est bibendum!”

I consigli di Augusto Tocci

Zucchine Gialle: Si tratta di una varietà di zucca proveniente dal centro-sud dell’America, molto ricercata per il sapore delicato e l’eccezionale digeribilità. Le zucchine gialle hanno origine da una pianta ispida, con foglie pungenti, che produce veramente poco, per cui si possono considerare un prodotto di nicchia. Come nel caso di quelle tradizionali, si prestano a ogni tipo di utilizzo. Si distinguono per il colore deciso, di un giallo acceso somigliante a quello delle banane. Lo stesso colore si riscontra anche nella polpa, che risulta morbida ed è adatta a tantis­sime preparazioni.

Conservazione: Rimangono fresche per pochi giorni a temperatura ambiente, periodo che si può leggermente allungare se si conservano nella parte bassa del frigorifero.

Proprietà: Sono ricche di   betacarotene, sostanza efficace nella prevenzione dell’invecchiamento. Hanno delle fibre che stimolano il lavoro dell’intestino e sono quindi indicate per anziani, bambini e convalescenti. Forniscono un buon apporto di vitamina E e sali minerali(calcio, fosforo e potassio). Un bicchiere del succo di questo ortaggio al mattino, a digiuno, può funzionare bene contro la stipsi.

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