“Le Radiche di Renato”: Casini torna a Sansepolcro e si racconta

Nella mostra dell'artista biturgense trapiantato a Volterra l’arte orafa valtiberina si unisce alla lavorazione di alabastro e legno implementata nella sua terra d’adozione

Renato Casini

Renato Casini, classe 1943, vive ormai a Volterra dal 1966, ma le sue radici biturgensi, è proprio il caso di dirlo, non se le è dimenticate. “Fino a vent’anni sono rimasto in questa città, che ho sempre nel cuore e dove ho ancora tutti i miei affetti”.

Dopo gli studi presso l’Istituto d’Arte di Sansepolcro, dove si appassiona all’oreficeria, Casini porta questo suo talento prima a Spoleto e successivamente a Volterra, in provincia di Pisa, famosa per la lavorazione dell’alabastro. “Ho fatto una scelta di vita e ho deciso con la famiglia di rimanere in quella città”.

A Volterra Renato si avvicina ai vari artigiani locali, cercando di “rubare con gli occhi quello che loro facevano”, come dice lui. Pian piano, dunque, alla trasformazione dell’oro si aggiunge quella di materiali come l’alabastro, le radiche di legno, i cristalli, il vetro o i sassi di mare, che vanno a delineare definitivamente la sua cifra stilistica. La realizzazione della Torre Pendente in Alabastro, replica 1:25 della celebre Torre di Pisa, e la fondazione dell’associazione ‘Arte in Bottega’ sono soltanto alcuni esempi dell’apporto di Casini all’artigianato e alla cultura volterrani.

“Il motivo che mi spinge è la curiosità. Voglio creare nella persona che visita queste mostre l’interesse e la curiosità di guardare e vedere alcune di queste creazioni e capire cosa gli trasmettono”, spiega Renato. “È difficile, da parte mia, parlare di queste opere, perché io ci vedo delle cose e tu ce ne puoi vedere delle altre. Il fatto che dèstino questa curiosità vuol dire che ho già raggiunto il mio obbiettivo”.

Casini racconta poi le varie fasi del suo processo creativo. “L’ispirazione momentanea è quella che ti emoziona subito, però poi ho bisogno di tempo. Quando ricerco le radiche o un pezzo di alabastro, è la natura che me lo fa vedere. Lì per lì mi danno delle emozioni, ma poi le devo controllare e andare a ricercare in ogni pezzo un qualcosa che possa incuriosire. A volte creo volti che sono già dentro quella materia”.

Parallelamente al suo lavoro di artigiano, Casini ha portato avanti per trent’anni l’attività didattica, prima a Spoleto e poi a Volterra. “Io vivo in una città che, come Sansepolcro, è ricca di storia e cultura. Quando respiri un’aria che parte dagli etruschi, sei invogliato a trovare tutte le possibilità di mettere la tua creatività in movimento. Quando insegnavo, ho cercato di far capire ai miei allievi che quello che stavano facendo non iniziava e finiva lì, ma che ti proiettava poi nel futuro. Molti ragazzi che ho avuto a scuola hanno poi aperto la loro bottega, sono diventati architetti o artisti internazionali”. Con altri suoi allievi, ha inoltre creato un’azienda, Fabula Etrusca, che dal 1979 produce creazioni in oro che vengono poi spedite in tutto il mondo.

Le opere di Renato Casini rimarranno esposte alla Sala Esposizioni di Piazza Garibaldi a Sansepolcro fino al 29 agosto, con orario mattutino dalle 10 alle 13, e pomeridiano dalle 16 alle 19.

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