Le panchine rosse inaugurate stamani a Sansepolcro

Cerimonie senza pubblico ma cariche di significato. Catia Del Furia: «Garantire alle donne gli strumenti per denunciare, cammino difficile ma necessario». Il comitato della classe 1960: «Ricordo di tre ragazze che vogliamo sentire ancora in mezzo a noi». Consegnate a sorpresa quattro rose

Meri Torelli e Catia Del Furia con la panchina rossa di Viale Osimo

Sansepolcro ha ospitato questa mattina una serie di iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In particolare sono state inaugurate quattro panchine rosse, installate in Viale Osimo e in Piazza Torre di Berta. La prima negli anni scorsi veniva esposta nella settimana del 25 novembre sotto i portici di Palazzo delle Laudi. Con l’occasione della sua collocazione stabile nei giardini “Giuliana Falasconi”, è stata preparata una pergamena per Enzo Mazzoni, ex capo squadra degli operai del Comune che avevano realizzato la panchina.

Le altre tre panchine sono state invece posizionate, per ora in forma provvisoria, nella piazza centrale della città, e sono dedicate a Silvia, Katia e Alexandra, vittime di femminicidio. A donarle il comitato Le ragazze e i ragazzi del ’60, formato da un gruppo di cittadini di Sansepolcro che hanno portato avanti l’idea in occasione del proprio sessantesimo compleanno. Uno dei promotori, Marco Rondoni, ha spiegato a TeverePost che l’iniziativa è nata “per non dimenticare il sacrificio di tre ragazze che in questa giornata vengono ricordate insieme a tutte le donne che hanno sofferto violenza in questo mondo. Crediamo che mettere nelle nostre strade del centro delle panchine rosse sia un gesto semplice ma concreto e tangibile per diffondere un messaggio davvero importante e contribuire a fermare questo odioso fenomeno. I dati – ricorda Rondoni – dicono che ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza. Quindi invito chi dovesse passare accanto a una di queste panchine a fermarsi, a riflettere, a non dimenticare e a mantenere alta l’attenzione. È un invito che facciamo a tutti, nel ricordo di tre ragazze che vogliamo sentire ancora presenti in mezzo a noi”.

Una delle panchine di Piazza Torre di Berta. Foto “Sessanta dei ’60”

Le inaugurazioni si sono svolte in assenza di pubblico per le note restrizioni legate alla pandemia. Vi ha preso parte l’assessore alle pari opportunità Catia Del Furia, che ha commentato che “nonostante il periodo difficile, in cui poco ci è consentito di fare, questa mattina ha un valore importantissimo. Vorrei ringraziare – ha detto – tutti coloro che si sono spesi per queste iniziative e, sinceramente, grazie anche alla donna che ha donato le quattro rose”. Il riferimento è a una persona che ha fatto consegnare una rosa per ciascuna delle panchine installate stamani. “Questo per noi è stato un gesto che non ha eguali perché anonimo, inaspettato e venuto dal cuore. Purtroppo la pandemia sta provocando gravi conseguenze anche sul fronte della violenza sulle donne – ha aggiunto Del Furia – Dobbiamo lavorare sull’educazione e la cultura delle persone, dobbiamo garantire alle donne gli strumenti e l’opportunità di denunciare. È un cammino lungo e difficile ma è necessario portarlo avanti, anche grazie alla sinergia tra enti ed associazioni. E proprio con loro, in tutti questi anni, abbiamo lavorato”.

“Il mio ultimo ringraziamento – ha detto infine l’assessore – va alle associazioni che trovano rappresentanza in seno alla commissione pari opportunità: la Fidapa, l’Inner Wheel e il Soroptimist”. Del Furia ha a questo proposito ricordato l’iniziativa “Clementine antiviolenza”, supportata dal Soroptimist Club di Sansepolcro, e la campagna di Fidapa per la distribuzione di volantini informativi sull’operatività del centro territoriale antiviolenza. Il Comune di Sansepolcro questa mattina ha inoltre partecipato al flash mob lanciato dall’artista carrarese Emma Castè con la proiezione di un video nella pagina Facebook del Comune.

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