La ristrutturazione della scuola media “Buonarroti” di Sansepolcro oggetto di dibattito in consiglio comunale. La tematica è stata sollevata nel corso dell’ultima assise dal gruppo Pd-InComune attraverso un’interrogazione nella quale si chiedeva conto dei lavori in programma presso la struttura. Un progetto di riqualificazione di notevole rilevanza – il valore complessivo supera i 2 milioni di euro tra messa in sicurezza, efficientamento energetico ed altre migliorie – che rappresenta il più grande investimento in edilizia scolastica degli ultimi trent’anni in città.
Destinatario dell’interpellanza, l’assessore Riccardo Marzi, al quale è stata confermata la delega ai lavori pubblici in continuità con la precedente esperienza amministrativa. “Il finanziamento e il relativo progetto sono pronti dal 2017 – ha spiegato Andreini ribadendo i concetti divulgati poche ore prima in una nota – In più occasioni l’assessore Marzi ha dichiarato una data di avvio dei lavori diversa, spostandola inspiegabilmente di anno in anno”. Nell’atto dei democratici si chiedevano inoltre delucidazioni in merito allo spostamento di alcune classi presso altre strutture scolastiche del comune: “A settembre tre classi della secondaria sono andate ad occupare gli spazi della primaria “Collodi” e nell’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione Cornioli si è proceduto all’ennesimo ‘ritocco’ con una variazione di bilancio di 350mila euro per l’installazione di una struttura modulare che dovrebbe ospitare sei classi più un blocco bagni. Dopo un anno, non solo un gruppo di alunni sono già spostati all’interno di un’altra scuola, ma verranno spese risorse per l’allestimento di strutture temporanee per ospitare altre classi. Quando si è manifestata questa nuova necessità e per quale ragione?”
Nel suo intervento in sala consiliare l’assessore Marzi ha esordito rivolgendo una critica neanche troppo velata alle amministrazioni del passato: “Questo edificio, che ospita l’unica scuola media rimasta a Sansepolcro, è stato inaugurato nel 1974. Da allora e fino al 2017 non vi è stato fatto un intervento di manutenzione straordinaria. Faccio inoltre presente che la Buonarroti è caratterizzata da una struttura modulare composta per l’appunto da diversi moduli. Lo studio di ingegneria che ha progettato l’intervento ci ha detto abbastanza candidamente che un progetto così difficile non lo avevano mai affrontato. Oltre all’adeguamento sismico abbiamo aggiunto una serie di nuovi interventi che porteranno ad una ristrutturazione totale: su tutti l’efficientamento energetico, la sostituzione totale degli infissi, del rifacimento dei bagni e di tutti gli impianti.”
Entrando nel merito dell’interrogazione, l’assessore ha fornito una serie di aggiornamenti sull’avvio dei lavori: “Le opere sono partite il 28 maggio scorso e hanno visto l’installazione dell’area cantiere, lavoro complesso in virtù della contiguità con gli studenti, oltre alla realizzazione di tutto il nuovo impianto termico e idrico, quindi lo smantellamento di tutta la centrale termica e il rifacimento di tutte le componenti, mentre sono rimaste indietro le opere di adeguamento sismico. Ciò è dovuto al fatto che, rispetto al progetto originale, si è presentata anche l’opportunità di rifare totalmente le pavimentazioni del plesso. Ed è proprio questo aspetto che ci ha portato a valutare lo spostamento delle tre classi, scelta condivisa fin dal primo momento con la dirigenza scolastica. Un provvedimento non previsto ma che, a fronte di un nuovo intervento così importante, abbiamo scelto di adottare con tutti i disagi che ne possono conseguire e per i quali siamo ovviamente dispiaciuti. Attualmente è stato presentato uno specifico piano all’Asl che peraltro dovrebbe essere approvato entro il mese, e partiremo quindi a breve con i lavori sul primo blocco.”
Marzi ha infine ripercorso le procedure che hanno portato all’approvazione di nuovi interventi inizialmente non previsti dal progetto di ristrutturazione e per i quali si sono rese necessarie le strutture modulari provvisorie e il quasi certo spostamento di ulteriori classi: “Durante il periodo Covid si è inoltre aperto un bando statale, non correlato all’adeguamento sismico ma che ha certamente rappresentato un’ulteriore miglioria al progetto, legato alle risorse per l’adeguamento degli spazi scolastici al fine favorire il rispetto dei protocolli Covid. Abbiamo presentato domanda per due interventi aggiuntivi, del valore di 200mila euro senza compartecipazione comunale, legati all’abbattimento delle barriere architettoniche con l’installazione di due rampe e di un nuovo ascensore. L’altro investimento è quello relativo alle strutture modulari ed è frutto di un progetto presentato in estate che ci ha permesso di ottenere altri 350mila euro, il massimo che potevamo richiedere. Nei progetti condivisi con la dirigenza c’è l’intenzione di riscattarli per creare una sorta di ala laboratoriale, ma nel frattempo vista questa opportunità stiamo valutando l’eventuale spostamento di altre classi. Sta di fatto che in un’occasione sola abbiamo ottenuto 550mila euro a fondo perduto che vanno ad aggiungersi alle risorse già stanziate.”
“Se è vero che nessuno si era mai fatto carico della Buonarroti, allora è il caso che facciamo tutti un mea culpa, compreso lei che amministra Sansepolcro da tanti anni” ha replicato Andreini facendo un chiaro riferimento all’esperienza di Marzi con l’amministrazione di Franco Polcri, della quale peraltro facevano parte anche Fabrizio Innocenti e Mario Menichella, presa ulteriormente di mira il giorno seguente in un nuovo comunicato stampa a firma dem: “Sappiamo bene quale era la situazione di grave emergenza in cui versavano le scuole durante il mandato Polcri: si pagavano cospicui affitti al centro commerciale valtiberino e i bambini della Collodi erano ospitati nei locali della Buonarroti. Sinceramente, vista la situazione di grave disagio, per l’amministrazione Frullani non era possibile, in quegli anni, intervenire anche sulla scuola Buonarroti.”
“Dal 2017, anno in cui è stato concesso dalla Regione Toscana, il finanziamento per l’adeguamento sismico, poco o niente è stato fatto – aggiunge la nota del Pd – Abbiamo dovuto aspettare ben quattro anni per l’allestimento del cantiere e scopriamo, consiglio dopo consiglio, nuovi lavori, nuove necessità e spostamenti di alunni non previsti. A nostro avviso manca una progettazione complessiva, una chiara identificazione dei lavori con tempistica adeguata e una visione d’insieme. Abbiamo chiesto che nella prossima commissione urbanistica e lavori pubblici, fresca di nomina, venga affrontata questa importante questione.”