L’appello della dottoressa Vannini: “Chi ha superato la malattia doni il plasma”

Il vicesindaco di Sansepolcro a Errevutì: “Per i malati più gravi è importantissimo. Donatori più preziosi gli uomini fino a 60 anni”

Il vicesindaco di Sansepolcro Paola Vannini, in precedenza responsabile del Centro trasfusionale dell’ospedale della Valtiberina, è intervenuto questa mattina in diretta su Errevutì per parlare del tema del plasma iperimmune. Intervistata dalla conduttrice Michela Mirabucci, la dottoressa ha ricordato che “il plasma iperimmune è quello che tutti noi abbiamo una volta che abbiamo superato un’infezione, nello specifico l’infezione da coronavirus. Gli anticorpi che abbiamo formato quando il tampone dimostra che non si è più portatori del virus sono importantissimi per curare la malattia”.

L’assessore alla sanità aveva raccontato nelle scorse settimane la propria esperienza di positività al Covid (qui l’articolo). “Appena superato lo stato infettivo – ha detto stamani – mi sono subito informata per la donazione ma non ho potuto farla sia per l’età, perché è possibile solo fino ai 60 anni, sia perché non possono donare le donne che hanno avuto gravidanze. I donatori più preziosi – ha precisato – sono quindi gli uomini fino a 60 anni che hanno avuto la malattia, che attraverso il loro plasma possono donare anticorpi indispensabili per la terapia dei malati più gravi”. A tal proposito Vannini ha anche riportato le testimonianze del dottor Tacconi, direttore del reparto di malattie infettive del San Donato, e del dottor Pantone, responsabile dell’unità di immunoematologia, sugli ottimi risultati ottenuti con il plasma iper-immune.

“La donazione si può effettuare in qualsiasi centro trasfusionale – ha spiegato il vicesindaco – quindi anche nel nostro di Sansepolcro, all’ospedale della Valtiberina. Chiunque volesse farla può andare in totale tranquillità, sia per il tipo di assistenza che riceverà (e chi è donatore sa di cosa parlo), sia perché oltre a fare un’opera meritoria sarà possibile effettuare anche tutte le analisi ed essere tenuti sotto controllo”.

La dottoressa Vannini ha concluso ribadendo l’appello a donare il plasma: “Penso che chi ha avuto la malattia e l’ha superata bene deve essere grato di come sono andate le cose. Io per lo meno la vivo così, perché vedo tante persone che purtroppo la prendono in maniera veramente pesante, e non è semplice quando diventa un problema di quel tipo. Chi l’ha superata e sta bene, se si sente di farlo lo faccia, perché è veramente una svolta per i malati più gravi. Sono sicura che troveremo tante persone disponibili a seguirci in questo percorso perché la nostra zona è caratterizzata da grande sensibilità e generosità su questo tema”.

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