Mentre l’umanità intera è ancora fortemente scossa dalle drammatiche vicende legate alla pandemia, nei boschi, lontano dalle attività dell’uomo, la vita degli animali prosegue in modo lineare un giorno dopo l’altro: si va a caccia, si scappa dai predatori, si gioca, si sta in branco. Momenti bellissimi e preziosi che alcuni amici appassionati di natura del nostro territorio hanno scelto di immortalare e condividere attraverso le moderne tecnologie oggi a nostra disposizione.
Si chiama “Fototrappolatori Valtiberina” il progetto messo in piedi da un gruppo di ragazzi per raccontare i segreti del patrimonio faunistico locale attraverso immagini e filmati catturati in modo del tutto naturale, ovvero senza che l’uomo possa creare alcun tipo di interferenza.
Il metodo che consente di osservare gli animali selvatici nel loro habitat senza troppe interferenze si chiama fototrappolaggio. Inizialmente usata dai tecnici a scopi di monitoraggio, questa pratica ha preso sempre più campo fra gli appassionati di natura e fotografia naturalistica, ma anche tra coloro che desiderano far conoscere alle nuove generazioni tutti gli aspetti più curiosi della fauna del territorio, nel rispetto delle sue abitudini.
La tecnica si basa su dispositivi dotati di fotocamera che, tramite un apposito sensore che intercetta il movimento, si azionano e realizzano foto o video. Questa disciplina rende possibili una serie di studi non invasivi che possono determinare lo stato di una popolazione, la presenza di una specie, le abitudini individuali e l’utilizzo dello spazio. Solitamente, le varie strumentazioni vengono posizionate nel bosco e recuperate dopo qualche settimana. Il tutto, nel massimo rispetto di Madre Natura e senza creare alcun tipo di incompatibilità con l’ambiente.
I Fototrappolatori della Valtiberina, presenti su Instagram da ormai un anno con il proprio canale, hanno proposto in questi mesi ai propri followers tante belle immagini che testimoniano comportamenti più o meno curiosi di tutti i principali tipi di animali presenti nel nostro Appennino: è possibile osservare ed ascoltare lupi, cinghiali, volpi, cervi, picchi e molto altro. In certi casi l’attività di documentazione ha assunto toni quasi artistici, come nel caso di questa bellissima immagine che cattura un cinghiale con lo sguardo rivolto verso la camera da vero poser.
A seguire, altre immagini condivise da Fototrappolatori Valtiberina.