La vicenda Kilowatt tiene banco in consiglio comunale

Lungo dibattito tra le forze politiche dopo la relazione del sindaco sui fatti della scorsa settimana. Cornioli: “Procedura mai seguita da nessuno ma la legge è questa”

La seduta del 27 luglio

Si è riunito ieri sera a Palazzo delle Laudi il consiglio comunale di Sansepolcro. La maggior parte della seduta è stata dedicata al dibattito legato agli annullamenti di alcuni eventi in programma nei giorni scorsi, tra cui il Dopofestival di Kilowatt (il nostro giornale aveva raccontato la vicenda qui e qui). Il tema non era presente all’ordine del giorno, ma è stato affrontato poiché il primo cittadino Mauro Cornioli ha inserito tra le proprie comunicazioni al consiglio una relazione su quanto accaduto.

Cornioli: “Non c’era modo di arrivare a un permesso in tempi rapidi”

Riguardo a Kilowatt, il sindaco ha ricordato che la problematica principale, “di cui l’amministrazione è stata messa al corrente dagli organizzatori”, riguardava “l’articolo 20 del codice dei beni culturali che obbliga ad ottenere l’autorizzazione della Sovrintendenza per ogni opera realizzata all’interno di beni vincolati, come è il nostro centro storico. Per manifestazioni temporanee – ha aggiunto Cornioli – questa procedura per consuetudine non viene mai seguita nel nostro comune né in nessun altro, però la legge è questa. Gli uffici hanno avuto confronti con la Sovrintendenza, ma non c’era modo di arrivare a un permesso in tempi rapidi e l’organizzazione ha deciso di smontare. Da parte dell’amministrazione comunale e degli uffici non c’è responsabilità”, ha affermato Cornioli, che poi ha commentato anche le voci di altre problematiche burocratiche eventualmente riscontrate: “Non so se ci siano state omissioni da parte dell’ufficio Suap o degli uffici comunali perché altre problematiche non le conosciamo e non sono state affrontate, e comunque sarebbero state risolvibili”. In prospettiva futura, il sindaco ha parlato di “un percorso di condivisione con la Sovrintendenza che mi auguro si possa fare in tempi brevissimi per poter continuare a svolgere all’interno del centro storico tutte le nostre manifestazioni”. Cornioli ha poi aggiunto che “in merito all’ispezione qualcuno ha lamentato il mancato intervento da parte dell’amministrazione comunale: finché lo fa qualche cittadino posso anche comprenderlo – ha detto – ma i membri delle istituzioni o le persone che frequentano l’ambiente sanno benissimo che in un’operazione di questo tipo ognuno deve stare al proprio posto”.

Nessun ruolo nello stop alla manifestazione di domenica”

Per quanto riguarda la camminata indetta per domenica a seguito degli episodi dei giorni precedenti, Mauro Cornioli ha riferito di aver contattato il promotore Lorenzo Meazzini “per informarlo su quello che era successo e per raccomandare un’attenzione su quello che poteva fare”. Dettagliando le dinamiche di alcune telefonate con il dirigente del commissariato di pubblica sicurezza, ha anche precisato che “il sindaco, anche perché non ne ha il potere, non ha interrotto nessuna manifestazione. Chi ha scritto cose diverse sa che non ha scritto il vero”, ha dichiarato.

Tensione tra il sindaco e Insieme Possiamo, Antonelli: “Sulla camminata si poteva mediare”

Il riferimento di Cornioli era diretto a un comunicato stampa del gruppo di maggioranza Insieme Possiamo che, esprimendo solidarietà ai promotori dell’iniziativa di domenica, sottolineava come “le attenzioni del Sindaco di Sansepolcro e del Commissariato di pubblica sicurezza” avessero “portato i proponenti ad annullare l’evento”. Nel corso del suo successivo intervento il capogruppo di Insieme Possiamo Alessio Antonelli ha replicato che il comunicato non era “squilibrato o pesante, visto che sappiamo da fonti dirette che delle attenzioni ci sono state da parte del commissario, con cui ho parlato telefonicamente, e dell’amministrazione comunale, come riferisce lo stesso Meazzini. La cosa che poteva fare il sindaco era mediare e proporre di fare lo stesso la camminata, a cui poteva presenziare tutta l’amministrazione”. Controreplicando, Cornioli ha dapprima precisato che “la responsabilità della pubblica sicurezza laddove esistono commissariato o questura, come a Sansepolcro, Montevarchi e Arezzo, non è del sindaco” e ha poi stigmatizzato “il consigliere Antonelli che con Insieme Possiamo ha fatto un comunicato stampa senza chiamarmi e ha fatto illazioni sul sindaco prendendo per buono quello che girava su Facebook”.

Piazza Dotti, Cornioli: “In questi anni musica fatta sotto la mia responsabilità anche se non si poteva”

Nel corso dei suoi interventi il sindaco ha parlato anche del diniego al concerto di venerdì scorso in piazza Dotti: “Nel 2016 un’ordinanza del sindaco Frullani sulla base di un rapporto Arpat aveva vietato la musica in quella zona”, ha ricordato, precisando che “questo è stato parzialmente superato da successive valutazioni per cui nel 2018 l’attività è stata autorizzata a fare musica all’interno con porte e finestre chiuse. Pertanto – ha detto il primo cittadino – tutta la musica che è stata fatta in questi anni è stata fatta sotto la mia responsabilità quando non ce ne sarebbe stata la possibilità. Nel momento poi in cui ci sono state alcune segnalazioni gli uffici hanno ritenuto di rispondere che non poteva essere data l’autorizzazione”. Il sindaco ha poi aggiunto che “è fondamentale che i gestori instaurino rapporti di buon vicinato: c’è chi lo fa e in questi anni abbiamo provato a favorirlo. Durante il Covid abbiamo lasciato più libertà, dopodiché sono avvenute ulteriori proteste. Chi organizza ha ragione, ma solo fino a prova contraria”, ha concluso Cornioli.

Laurenzi: “In questa città una cappa che rende sempre più pesante organizzare iniziative”

Gli interventi dei gruppi consiliari sono stati aperti da Andrea Laurenzi (PD-InComune): “All’inaugurazione di Kilowatt – ha detto – c’era la soddisfazione di poter celebrare la diciannovesima edizione di un festival che in anni complicati come questi riesce a essere sempre più connesso alla città, cercando spazi alternativi e nuove modalità. Mercoledì ci siamo trovati a dover interrompere bruscamente il percorso anche con la reazione stupita di tante persone che erano qua, visitavano la città e vivevano il nostro centro. Non sto a dare colpe però dico che dovremmo fare una riflessione sul clima che vive questa città, su una cappa che sentiamo e che rende sempre più faticoso e pesante organizzare cose per lavoro o per passione”. Sull’episodio di domenica Laurenzi si è detto “amareggiato” perché “l’intento era positivo e serviva a riflettere su come la nostra città venga soffocata da trappole disseminate”. In merito alle denunce che avrebbero potuto raggiungere i promotori della camminata si è chiesto “se sia possibile fermare espressioni come questa” e ha aggiunto di aver chiamato il sindaco per proporre “che andassero tutti i consiglieri mettendoci la faccia e facendosi segnalare” a loro volta.

Giorni: “Garanzie a chi lavora per la vitalità della città. Insieme Possiamo passi all’opposizione”

Anche la consigliera del Movimento 5 Stelle Catia Giorni ha sottolineato che “è abbastanza evidente che a Sansepolcro ormai da tempo qualcosa non avviene secondo binari normali, è giusto che la città sia rimasta scossa da quanto accaduto e si deve fare il possibile per garantire che chi lavora per creare vitalità sia nelle condizioni di farlo. Le dichiarazioni degli organizzatori che dicono che stanno pensando di portare via il festival dispiacciono a qualsiasi persona, perché sarebbe una perdita per la nostra città. Ringrazio il sindaco che ha dato spiegazioni molto esaustive e molto chiare”, ha detto ancora Giorni, per poi criticare il comunicato di Insieme Possiamo: “Finché si tratta di cittadini che possono ignorare gli adempimenti burocratici va bene, ma quando si tratta di una forza che è anche in maggioranza e che magari per anni ha giustificato con impedimenti burocratici cose che non sono state fatte un po’ dispiace. Penso che una forza politica abbia il diritto e il dovere di esprimere le proprie opinioni anche se sta in maggioranza, ma se lo fa in maniera costante – ha concluso – dovrebbe avere il coraggio di passare all’opposizione”.

Torrisi: “Problema non del comune ma della legge. No a collisioni tra istituzioni”

Per i Democratici per Cambiare è intervenuto Giuseppe Torrisi, che ha sostenuto che “agli amministratori competono mansioni che sono normate dalla legge e impediscono qualunque forma di collisione con altri enti e istituzioni. Il problema non è del comune, che non aveva nessuna competenza, il problema è della legge, del groviglio legislativo che abbiamo in questo paese. Se ci riusciamo – ha esortato – facciamo qualcosa per cambiare questa norma e impedire che in futuro un eccesso di zelo possa provocare di nuovo qualcosa del genere”. Anche sul tema dell’iniziativa indetta per domenica scorsa, Torrisi ha affermato che “nessun consigliere si può arrogare il diritto di dire che non c’erano problemi di pubblica sicurezza, lo deve dire il commissario di polizia e nessuno può invadere il suo campo”.

Giunti: “Centro storico, serve equilibrio”

L’esponente di Forza Italia Tonino Giunti ha parlato del gran numero di autorizzazioni che servono per organizzare differenti tipi di iniziative, ricordando che “anche tanti organizzatori di sagre hanno smesso perché non riuscivano a gestire tutto quello che veniva richiesto. Siamo pieni di burocrazia”, ha sintetizzato, spiegando poi che “la politica dovrebbe avere un po’ di senso pratico, ma oggi ci sono delle leggi che vanno rispettate e ci sono persone che sono pagate per farle rispettare”. In merito all’episodio di piazza Dotti, Giunti ha detto che “questo solleva il grande problema del centro storico: vediamo i negozi chiusi, ma alzando la testa vediamo una situazione ancora più drammatica, perché se nel centro non ci vive più nessuno non servono più a niente neanche i negozi. È giusto fare le manifestazioni – ha aggiunto – ma ci deve essere equilibrio, e la prossima amministrazione avrà l’incombenza di trovarlo”.

Goretti: “Problema che esiste da anni, bene che Kilowatt abbia avuto il coraggio di parlarne”

Il consigliere del Nostro Borgo Andrea Goretti ha detto che “è assurdo che una persona si ritrovi nei guai per aver organizzato un evento”. Citando anche un caso analogo vissuto in prima persona ha sottolineato che “affronti una gran quantità di burocrazia, che è giusta perché c’è una questione di responsabilità, ma poi a un certo punto ti ritrovi, tu persona onesta, ad avere violato la legge. Questo magari incide solo in parte su un evento, ma per te che ci hai creduto, hai invitato ospiti, ci hai messo la faccia con le istituzioni, lo staff, i volontari diventa devastante, e prima di rifare qualcosa ci pensi due o tre volte. Stiamo parlando – ha proseguito – di un problema che c’è da anni, quindi mi viene quasi da dire che quello che è successo è un bene perché almeno tutti ne hanno parlato. C’è chi prende il verbale e sta zitto perché vuole che si parli solo degli aspetti positivi del suo evento, invece Kilowatt ha avuto il coraggio di raccontare l’accaduto. Ora si potrà parlare di questo argomento e verrà fuori tutto quello che è successo. La manifestazione che doveva esserci domenica – ha detto ancora Goretti – è una cosa che va fatta, dobbiamo incoraggiarla: si chiede l’autorizzazione, si discute, si mettono le persone d’accordo e si creano regole condivise, altrimenti il Borgo non vive. C’è una quantità di persone giovani che a Sansepolcro vogliono viverci – ha aggiunto – e non vogliono stare in silenzio nella loro piccola città-dormitorio. Questo non vuol dire che bisogna fare casino tutta la notte, ma vuol dire che nella mia città, dove vivo, lavoro, pago le tasse, un giorno posso fare un evento con tutte le autorizzazioni possibili, la gente ci viene, è un successo, e alla fine non vengo multato. Vorrei avere questa garanzia, e per questo servono delle regole chiare”, ha detto infine.

Andrea Goretti durante il proprio intervento

Rivi: “Serve punto d’incontro per conciliare diverse esigenze”

Per il consigliere della Lega Alessandro Rivi “abbiamo una città in cui il mondo dei giovani ha bisogno di vivere, rispettando le norme, e ci dev’essere un punto d’incontro difficilissimo per conciliare le diverse esigenze. È onesto riconoscere – ha aggiunto – che un sindaco, un assessore, un consigliere rischiano sempre una procedura penale e che al giorno d’oggi si cammina in un confine molto labile. L’unica cosa che può fare un’amministrazione è dare degli indirizzi, che possono anche lasciare il tempo che trovano, per permettere agli uffici di evitare nel miglior modo possibile i lacci della burocrazia”. Sull’iniziativa di domenica: “Manifestare è giusto e porta con sé le istanze delle persone, ma le manifestazioni devono essere autorizzate”, ha detto, sottolineando poi di credere che “nessuno volesse quello che è successo, indipendentemente dalle simpatie per Kilowatt. Un insieme di cose – ha concluso – ha portato a tanta dialettica che deve essere un punto di inizio”.

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