Come ormai appariva scontato già da diverse ore se non da giorni, la Toscana torna nell’area arancione, quella che corrisponde al rischio elevato. Sciolto anche l’ultimo dubbio rimasto: il cambio di colore avverrà alla mezzanotte tra sabato 13 e domenica 14, come temevano i titolari di bar e ristoranti che si vedono così costretti e chiudere in occasione di San Valentino. O meglio, a ritornare al regime di solo asporto (fino alle 18 per i bar, fino alle 22 per i ristoranti) e consegna a domicilio (senza limiti di orario). Restano aperti i negozi, sia di beni necessari che non. L’altra significativa novità rispetto alle precedenti cinque settimane di zona gialla sarà il divieto di uscita dal comune di residenza, salvo motivi di lavoro, studio, salute o necessità, per i quali sarà necessario esibire l’apposita autocertificazione. Di conseguenza la libertà di movimento non sarà più in tutto il territorio regionale ma solo dentro il proprio comune, sempre dalle 5 alle 22 (poi scatta il coprifuoco). Una deroga vale per i comuni con meno di 5.000 abitanti (nella Valtiberina toscana sono tutti tranne Sansepolcro e Anghiari), dai quali ci si potrà spostare per un massimo di 30 chilometri, restando in Toscana e senza recarsi nel capoluogo di provincia. Bisogna inoltre tenere conto che per le visite a domicilio ai parenti, esclusivamente nel territorio comunale, è permesso un solo spostamento al giorno per massimo due persone, più figli minori di 14 anni e conviventi non autosufficienti. Tornano a chiudere i musei, che avevano avuto modo di riaprire solo da pochi giorni: è infatti possibile solo in zona gialla.
Lunedì tornano le zone gialle, toccherà anche alla Toscana?
La nostra regione non è nella fascia di rischio moderato da metà febbraio. Le ipotesi in attesa della decisione di domani.