Da domani, 1 maggio, nei comuni della Toscana si potrà tornare a passeggiare. A deciderlo, attraverso un’ordinanza che anticipa le nuove disposizioni governative, è stato il presidente della Regione Enrico Rossi.
Nell’atto firmato dal governatore, viene stabilito che «sarà consentito svolgere attività motoria all’aria aperta, a piedi o in bicicletta, nell’ambito del proprio Comune di residenza in modo individuale o da parte di genitori e figli minori, o da parte di accompagnatori di persone non completamente autosufficienti, o da parte di residenti nella stessa abitazione. Tutte le attività dovranno iniziare da casa propria e concludersi presso la stessa. In nessun caso sarà consentito l’uso di mezzi pubblici o privati per gli spostamenti.»
Dunque non più da soli e per distanze anche superiori agli attuali 200 metri in prossimità della propria casa. Ad ogni modo, ovviamente, non vi è ancora alcuna possibilità di assembramento con altre persone che non vivano nella stessa abitazione. La decisione di Rossi, voluta principalmente “per aiutare tutti noi a preparare, per gradi e con cautela, una nuova normalità”, ha tuttavia creato dubbi e perplessità da parte di diversi sindaci ed amministratori della regione.
“I primi passi verso il ritorno alla normalità sono forse la fase più delicata di questa epidemia – ha commentato a TeverePost la dottoressa Paola Vannini, assessore alla sanità del Comune di Sansepolcro – Dopo mesi trascorsi in quarantena, c’è il rischio che le persone possano essere preda di facili entusiasmi o peggio ancora possano considerare conclusa l’emergenza ignorando le varie disposizioni ancora in corso come il distanziamento sociale e l’uso dei dpi. Serve buon senso da parte di tutti, per questo invito i nostri concittadini a continuare a prestare la massima attenzione.”
“Come abbiamo avuto modo di vedere, non c’è chiarezza scientifica sul virus e da mesi il governo e le amministrazioni vanno avanti per tentativi – ha aggiunto Vannini – Un’ordinanza della regione non significa assolutamente che le cose siano tornate alla normalità. Almeno per i prossimi 15 giorni, continuiamo ad uscire con la massima cautela, senza prenderci eccessive libertà. Il calo che si è registrato nelle ultime settimane è il frutto dei sacrifici che abbiamo fatto in questi mesi restando a casa. Evitiamo di buttare al vento quello che siamo riusciti a fare fin qui, in attesa che il caldo e la bella stagione ci vengano in aiuto.”