Una ferita profonda che ogni anno puntualmente si riapre anche tra coloro che per forza di cose non possono ricordare uno degli episodi più tristi della guerra a Sansepolcro. Questa mattina, all’alba, si è tenuta l’ormai tradizionale commemorazione dell’abbattimento della Torre di Berta, avvenuto il 31 luglio 1944 per mano dell’esercito tedesco in ritirata.
L’evento è stato aperto come sempre dai campanari del Borgo. Alle 5, ora esatta in cui le cariche esplosive fecero saltare in aria l’edificio posto al centro dell’allora Piazza Vittorio Emanuele, le campane del duomo hanno suonato 76 rintocchi suscitando forte emozione tra il nutrito gruppo di cittadini che hanno voluto aderire a questa speciale cerimonia condita da un’atmosfera suggestiva grazie al gioco di luci e fumo realizzato da Lorenzo D’Anna.
Subito dopo c’è stato il contributo di Effetto K, altra associazione che da alcuni anni viene coinvolta attraverso letture e performance di carattere storico-culturale, al quale è seguito il saluto dell’amministrazione comunale nella persona di Gabriele Marconcini. L’esibizione, curata da Michele Corgnoli, Michele Mandrelli con testi di Donatella Zanchi, ha ripercorso le ultime ore di vita della torre assieme ad alcune leggende legate alla torre e all’alone di mistero che porta con sé dalla data di realizzazione al nome stesso ‘Berta’, oltra alla mostra che Burri avrebbe organizzato al termine della prigionia di fronte alla torre.
Assieme alle istituzioni locali, quest’anno, c’era anche l’assessore Mauro Previdi in rappresentanza del Comune di Rovereto, Città della Pace, col quale Sansepolcro ha allacciato uno stretto rapporto di collaborazione tramite l’Associazione Cultura della Pace. Presenti in piazza anche i rappresentanti dell’Anpi biturgense che ogni anno supportano l’evento.
Terminata l’iniziativa in piazza, i partecipanti hanno aderito ad una sorta di visita guidata per scoprire tutte le opere di street art recentemente realizzate in questi giorni in alcune strade del centro storico biturgense: dall’alba sulla volta che collega Via Agio Vecchio e Via Piero della Francesca (Exit Enter), all’Ercole di Via Luca Pacioli (Ache77), chiudendo infine con il robot sul retro dell’autostazione (Cento e Deno). Oltre alle opere vere e proprie sono state installate anche una serie di vetrofanie sui negozi sfitti del centro, con 15 disegni e pitture realizzate da artisti locali appartenenti a diverse generazioni e stili. Il progetto complessivo si intitola “L’arte in strada – Cultura della pace” e presto sarà corredato da un’apposita mappa dove saranno indicati tutti gli interventi di street art presenti in città.
Tutte le immagini sono tratte dalla pagina Facebook del Comune di Sansepolcro