La seconda giovinezza del libro “Eurasia”

Da resoconto di viaggio a guida turistica. La storia del racconto di oltre 40.000 chilometri percorsi a metano e biometano dall’Atlantico al Pacifico con in mezzo due continenti, 26 nazioni, 44 confini e la nascita di una figlia

Corea del Nord, Siberia, Mongolia, Altai, Pamir, lago d’Aral, Buriazia, Baschiria, Karakalpakstan e Tatartstan sono solo alcune delle mete non destinate al turismo di massa raccontate nel libro Eurasia – Dall’Atlantico al Pacifico con il gas naturale, scritto da Guido Guerrini assieme agli altri componenti della spedizione che nell’estate e autunno 2018 attraversò in auto per due volte l’intero continente euroasiatico, in concomitanza con lo svolgimento dei mondiali di calcio russi orfani della nazionale italiana.

Il libro nacque come supporto al messaggio ecologico che il viaggio voleva trasmettere. Risparmio, riduzione delle emissioni ed affidabilità di un vecchio veicolo trasformato da diesel a diesel-metano, una tecnologia forse non tra le più note ma utile per non rottamare fin da subito veicoli a gasolio non più in linea con le normative. Oggi, due anni dopo la prima uscita, Eurasia sta vivendo una seconda giovinezza in una veste non prevista al momento della sua redazione: per molti è infatti diventato una sorta di guida turistica e un manuale di riferimento per esplorare luoghi complicati. “Nell’ultimo anno sono stati molti i lettori che ci hanno raccontato di avere usato il libro proprio come fonte di informazioni per organizzare viaggi, non per forza in auto e non sempre via terra – spiega l’autore – In particolare il racconto dedicato alla Corea del Nord ha suscitato molta attenzione, ma anche l’Asia centrale, la Mongolia e le parti più orientali della Russia”. A favorire questa nuova vita di Eurasia anche il passaggio da una distribuzione fai da te gestita in economia per un anno e mezzo dall’associazione culturale Torino-Pechino, editrice del libro,alla presenza in tutte le librerie d’Italia e nelle piattaforme di vendita online.

Insabbiamento sul fondale del lago d’Aral (foto Torino-Pechino)

“C’è massima soddisfazione per questo nuovo ed imprevisto piccolo boom di vendite – commenta Guerrini – arrivato anche grazie a presentazioni e incontri online avvenuti durante il difficile periodo della pandemia di Covid-19. Se il 2021 porterà l’auspicata normalizzazione della vita di ognuno sarà probabile un piccolo rimbalzo economico e dentro ci sarà sicuramente posto anche per la voglia di viaggiare e scoprire nuove parti di mondo, come la speranza che molti dall’estero tornino a popolare la nostra penisola. In questo contesto assume più importanza Eurasia, che finora ha contribuito a trasformare in realtà dei sogni di viaggio!”, dice l’autore, che nel libro racconta anche una parte molto importante della propria vita. Proprio nel bel mezzo degli oltre quarantamila chilometri percorsi è infatti arrivata la nascita della figlia Alisa, narrata nel volume con tutte le avventure burocratiche che l’hanno accompagnata e le peripezie che sono state necessarie a padre, madre e figlia di riuscire ad incontrarsi.

L’associazione Torino-Pechino aveva molti progetti in merito a possibili viaggi da fare e raccontare nell’anno che si avvia alla conclusione. Alcuni di questi saranno senz’altro recuperabili nel 2021, altri sono sfumati: “C’era la speranza di poter proporre per il Natale 2020 un nuovo libro dedicato ad una nuova avventura – spiega Guido Guerrini – invece siamo a ripresentare di nuovo Eurasia, ma stavolta in un ottica diversa rispetto a quella dello scorso anno”. Nel frattempo la pagina Facebook dedicata al libro e quella di Torino-Pechino sono state arricchite di ulteriori foto e video relativi allo storico viaggio, mentre molti dettagli dell’originale avventura si possono trovare nell’apposita sezione del sito internet dell’associazione.

A Nukus, nel Karakalpakstan (foto Torino-Pechino)
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