La scuola inizierà senza insegnanti: annullate quasi tutte le convocazioni dei precari in provincia

Caos al Provveditorato. Dall'infanzia alle superiori, la prossima settimana mancheranno tantissimi docenti in aula e quelli di sostegno saranno chiamati a fare i tappabuchi. Il comitato docenti: "Episodio gravissimo"

Alla vigilia del suono della prima campanella, per le scuole dell’Aretino si prospetta un inizio di anno scolastico tutto in salita. Al netto delle già note difficoltà legate ai protocolli Covid, gli istituti di tutto il territorio provinciale, Valtiberina inclusa, dovranno far fronte ad un’altra emergenza che in questo caso riguarda il corpo insegnanti.

È di ieri la notizia che l’Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo ha annullato tutte le graduatorie ad eccezione di quella del sostegno e poche altre classi di concorso. In sostanza, significa che la quasi totalità delle convocazioni che hanno interessato gli insegnanti precari – circa il 70-80% delle cattedre, visti i crescenti pensionamenti – sono ufficialmente decadute.

In attesa delle nuove convocazioni, che si svolgeranno in presenza nel corso della settimana, molte scuole (dall’infanzia alle superiori) si ritroveranno a corto di docenti curricolari e dovranno pertanto sopperire alle defezioni con il personale del sostegno, che invece sarà regolarmente operativo. Il Comitato Docenti Precari Arezzo, in una nota, ha espresso tutta la sua amarezza per una vicenda che calpesta ancora una volta i diritti dei docenti: “Quello che si è verificato ieri è gravissimo – si legge – Ci sono colleghi che hanno dovuto scegliere le scuole senza che gli organici siano stati pubblicati.”

Particolarmente delicata la situazione dei docenti di sostegno, per i quali il Comitato denuncia che “In qualità di docenti di classe, laddove mancheranno i colleghi, verranno utilizzati come tappabuchi per sorvegliare gli alunni sottraendo fin dal primo giorno di scuola ore al ragazzo/ragazza con il quale dovrebbero costruire un percorso. Ciò contribuisce ad alimentare quel divario fra docenti curricolari e docenti di sostegno che nessuno formalizza a parole ma che di fatto si concretizza nelle scuole.”

I rappresentanti dei precari aretini aggiungono infine che “A coloro ai quali è stata conferita una supplenza sulla materia non è stata data la possibilità di scegliere uno spezzone orario anziché una cattedra intera. Con la minaccia di depennamento siamo stati costretti ad accettare la prima opzione proposta senza alcuna possibilità di valutare altre possibilità o, nonostante il fabbisogno di cattedre di sostegno, a scegliere cattedre curricolari altrimenti, causa depennamento, non avremmo avuto accesso alle GPS incrociate per il sostegno.”

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