Andrea Uccellini è un astro nascente del motocross mondiale ed è soprattutto un giovanissimo ragazzo che vive con amore e con straordinaria umiltà questa meravigliosa avventura. Accompagnato sempre dal babbo Luca e sostenuto da tutta la famiglia, sta ottenendo importanti risultati nelle gare di tutta Europa ed è stato protagonista di numerose vittorie conquistate anche in terra statunitense, in California per la precisione. Il giovanissimo pilota biturgense, nato l’11 maggio 2010, ha contribuito con il 3° posto conquistato nella gara individuale al titolo iridato vinto dalla nazionale italiana in Grecia, comanda la graduatoria continentale ed è uno dei nomi evidenziati nei taccuini di tutti gli addetti ai lavori. In tanti ipotizzano per lui un futuro radioso, ma da parte sua c’è “soltanto” tanta voglia di gustarsi il presente e di fare quello che più gli piace: praticare motocross e farlo nel modo migliore, perché ama la velocità e perché ha questo sport nel dna.
La sua è una passione di famiglia ed è una storia che da Sansepolcro lo sta portando in giro per il mondo. Sempre con il sorriso, con dedizione e con quella sana voglia di divertirsi, caratteristica che non può mancare mai, soprattutto in un ragazzo di 11 anni. Il calendario degli impegni in programma da qui al 19 settembre è decisamente intenso e deciderà l’esito dell’attuale stagione: in Francia domenica prossima e in Slovenia il 5 settembre dove si disputeranno due prove del Campionato Europeo, a Ottobiano (in provincia di Pavia) nel weekend successivo (12 settembre) per la finale del Campionato Italiano e poi il momento più atteso che si terrà a Riola Sardo il 19 settembre, giorno della finale del Campionato Europeo (classifiche azzerate dopo le gare intermedie e titolo continentale per il migliore di giornata). Dove Andrea riuscirà ad arrivare lo stabilirà il tempo, intanto andiamo a conoscerlo meglio augurandoci che possa conservare questo genuino modo di essere.
Di Andrea abbiamo parlato con il babbo Luca, ex pilota che ha trasmesso ai figli la sua grande passione per i motori e che lo segue in ogni avventura:
“Andrea ha grandi doti e sta ottenendo risultati impensabili per un ragazzo della sua età. Va in moto fin da quando era piccolissimo e fin da subito ha fatto vedere di possedere un talento naturale centrando ottimi risultati. Ha vinto quasi tutte le gare a cui ha preso parte finora ed è in testa alla classifica del Campionato Europeo, ma più dei successi vorrei sottolineare la sua umiltà e la voglia di impegnarsi sempre al massimo. Io sono stato pilota, anche se non ho mai conquistato risultati superlativi, suo fratello Simone che è di 5 anni più grande andava in moto e questo è stato uno stimolo per Andrea che, possiamo dire, è praticamente cresciuto sulle due ruote. È forte, determinato, è un professionista, anche se di giovanissima età, che sente le gare e che vuole migliorare ogni giorno di più. Il suo livello cresce di anno in anno e questo lo porta a competere in giro per tutta l’Europa. Non è facile, ma seguirlo è una gioia per me e i sacrifici sono compensati dalle emozioni che mi regala. Non per le vittorie, ma per il suo modo di essere, per la felicità che trasmette e per le esperienze, a volte delle vere e proprie avventure, che viviamo insieme. Il mese in California ad esempio, ma anche il Mondiale in Grecia con il titolo iridato a squadre e quel pizzico di delusione, sua ovviamente e non certo mia, per il 3° posto ottenuto nella gara individuale, nonostante le due cadute e i due fuori pista. Quando è in gara vivo sensazioni contrastanti: la soddisfazione nel vederlo andare forte, ma anche quel senso di apprensione perché da genitore spero soprattutto che non si faccia male. Siamo orgogliosi di quanto sta facendo a prescindere dai risultati e devo dire che stando accanto a lui imparo moltissimo ogni volta. È un bambino umile che con la sua semplicità e il suo talento si sta mettendo in luce e sta vivendo esperienze meravigliose. Non ci sono pressioni, ma solo la voglia di divertirsi in moto, per ora in sella alla sua 65 cc”.
Le parole di Luca trovano assoluto riscontro nella conversazione con Andrea, nella spontaneità, nell’umiltà e nella determinazione delle sue risposte, a partire da quella sulla gara iridata che si è svolta in Grecia. “Ho vissuto una bella esperienza e vincere il titolo mondiale a squadre mi ha reso molto felice – ha raccontato – ma nella prova individuale sono caduto due volte e ho fatto due fuori pista. Mi è dispiaciuto perché potevo fare meglio”.
Andrea, sei in testa al Campionato Europeo. Punti alla vittoria finale a questo punto?
Ci proverò certamente. Fin qui le cose sono andate molto bene e ho vinto tutte le prove disputate tranne in Croazia. Cercherò di confermare il primo posto in classifica e di fare del mio meglio in tutte le prossime gare a partire da quella in programma domenica in Francia. Però per aggiudicarmi il Campionato Europeo dovrò vincere l’ultima competizione in Sardegna perché per l’assegnazione del titolo conterà solo quella. Le prove corse fin qui sono una qualificazione, ma a Riola Sardo si ripartirà tutti alla pari e cercherò di farmi trovare pronto!
Qual è la cosa che ti piace di più del motocross?
Sono due: la velocità e l’adrenalina. Mi sento bene quando sono in moto e ci starei tutto il giorno! È una grande passione che mi è stata tramandata dal mio babbo e da mio fratello Simone, che ha 5 anni più di me. Il motocross mi è sempre piaciuto e mi impegno al massimo per farlo bene. Imparo ogni giorno qualcosa ed è uno stimolo costante.
Qual è stata la vittoria più bella che hai conquistato finora?
Le vittorie sono tutte belle. Non mi piace perdere, anche se a volte può accadere. I successi che mi hanno regalato maggiori soddisfazioni sono quelli ottenuti negli Stati Uniti e il Mondiale a squadre. Emozioni che mi resteranno dentro per sempre.
Come riesci a conciliare gli impegni nel motocross con quelli scolastici?
Gare a parte mi alleno 2-3 volte a settimana e quindi non mi pesa più di tanto. La scuola mi piace e ci vado molto volentieri. Ho un bel rapporto con i miei amici che quando possono seguono le mie gare su internet. Sono miei tifosi e sono contenti se riesco a ottenere vittorie. È bello quando torno a scuola dopo un successo condividere con loro la mia gioia. Li ringrazio, come ringrazio chi mi segue e chi mi sostiene, in particolare la mia famiglia!
Qual è il circuito che ti piace di più?
Tutti quelli in cui ho vinto, ma più di tutti il circuito di Ponte a Egola in Toscana. Mi piace un sacco.
Il tuo sogno nel cassetto?
A livello sportivo sogno da adulto di partecipare al Mondiale di Motocross, ma il mio desiderio più grande è stare bene nella vita!